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11 novembre 2009

I quotidiani e la riforma golpista della Giustizia

Berlusconi e l'avvo-deputato Ghedini (purtroppo il Parlamento è strapieno di avvocati. Chissà se legiferano per il bene nostro e del Paese o dei loro clienti, molte volte anch'essi parlamentari?) avevano ideato pochi giorni fa la prescrizione dei processi (link mio blog), per liberare il primo dalle sue beghe giudiziarie, dopo il fallimento della Legge Alfano, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale (legge peraltro condivisa da ben 6 giudici).

Come se non bastasse già la Legge Ex-Cirielli (ex perchè Cirielli alla fine se ne dissociò), l'invenzione arcoriana dei processi con una durata massima di 6 anni, farebbe piazza pulita di tantissimi processi (infatti la durata media è di 7 anni e mezzo) riguardanti casi con pena massima di 10 anni, quindi reati come la corruzione, la rapina, il sequestro di persona, la violenza sessuale e l'associazione mafiosa.

Si rischierebbe così di rilasciare a piede libero tantissimi criminali (o presunti tali), alla faccia della tanto conclamata "questione sicurezza", grazie alla quale il PDL e la Lega hanno vinto le scorse elezioni.
Liberare persone come politici ed imprenditori collusi con la mafia significa fare un passo indietro, un pauroso passo indietro, se non 10.

Ecco perchè io, seguendo i timori di Marco Travaglio (link video), parlo di Colpo di Stato.

Ora sembra che Berlusconi e Fini (quest'ultimo non in sintonia con le nuove idee del premier) abbiano trovato un accordo (link UltimeNotizie.tv), ma sinceramente non capisco perchè si dica sì ai processi con una durata massima di 6 anni (solo per gli incensurati e guarda caso Silvio lo è, grazie alle amnistie e prescrizioni varie) e allo stesso tempo si dica no alla prescrizione.
I titoli del momento della stampa sono:
"Intesa fra Berlusconi e Fini. Sì a processi brevi, no a prescrizione"
.
Ma per fare i processi brevi non sarà necessario ricorrere alla
prescrizione processuale, la cui "bozza prevede una durata massima di 6 anni dei processi, due anni per grado"?

Torniamo al discorso principale, ovvero golpismo e giornalismo.
Il "colpo di Stato" non sembra essere stato recepito da tutti igiornalisti.
Basta infatti vedere le prime pagine dei principali quotidiani di questi giornali per vedere come la questione sia passata sotto gamba.

Corriere della Sera:
Giustizia. Le condizioni del patto (Lunedi 9 novembre 2009).

Patto, come se in ballo ci fosse solo la solidità della maggioranza e non gravi conseguenze per tutti.
Richiesta d'arresto per Cosentino (Martedi 10 novembre 2009).
Non si parla più di riforme della giustizia e patti vari.
Accordo sul processo breve. Esclusi interventi sulla prescrizione. (Mercoledi 11 novembre 2009).
Ma la prescrizione processuale che vuole processi lunghi massimo 6 anni e poi tutti a casa?

La Repubblica:
Fini: Il Pdl non va. C'è aria di caserma (lunedi 9 novembre 2009).
Sembra che il problema, anche su questo giornale, sia interno e basta.
Processi veloci. Ultimo trucco (martedi 10 novembre 2009).

Trafiletto.
Processi veloci. Via libera da Fini. Il Presidente della Camera: No alla prescrizione breve. (mercoledi 11 novembre 2009).
E i 6 anni?

La Stampa
Giustizia non firmo nulla. Rosy Bindi: no alle leggi che servono al Cavaliere (lunedi 9 novembre 2009).
Solo a lui? Sicura?
Fini e Berlusconi restano lontani sulla Giustizia (martedi 10 novembre 2009).
Giustizia. Compromesso nel PDL. Fini: Una legge sul processo breve (mercoledi 11 novembre 2009).

Il Sole 24 Ore
Accordo sul processo breve. Vertice teso Berlusconi-Fini. Si prepara un Ddl
(mercoledi 11 novembre 2009).

Il Giornale
Il nodo Giustizia. Prime aperture di Fini a Berlusconi (lunedi 9 novembre 2009).
Fini vuole affossare Berlusconi. Alla fine il premier strappa al recalcitante alleato soltanto un disegno di legge che pone un limite di sei anni alla durata dei processi (mercoledi 11 novembre 2009).
Soltanto? La gente muore di fame, muore tra l'altro pure in carcere, e Berlusconi vuole processi brevi e prescrizioni per farla franca (assieme a tanti altri "furbetti" tra cui i malavitosi) e dite soltanto?

L'Unità
Berlusconi dà l'ultimatum: o mercoledì gli alleati firma la prescrizione o sono fuori (lunedi 9 novembre 2009).
Fini: Non siamo una caserma
(lunedi 9 novembre 2009).
Giustizia. Accordicchio tra Fini e premier (mercoledi 11 novembre 2009).
Titolo in basso a sinistra.

Nessuno ha intravisto il pericolo di una legge che ci costringerà a vedere liberi da processi, e da probabili condanne, una miriade di criminali, cosa che comunque accadrà in futuro grazie alla prescrizione processuale (6 anni)? Possibile per i giornalisti tutti si riduca ad una "lite condominiale"?
Possibile che i giornalisti debbano fermarsi solo alla frase del giorno, senza analizzare, se non nelle pagine interne? Le copertine sono importanti, sono viste da tutti, anche da chi in edicola compra altro e sono viste anche dai giornalisti stranieri e dagli internauti di tutto il mondo.

2 commenti:

Odio Mediaset ha detto...

Un italiano saggio dovrebbe chiedersi perchè i politicanti sono così impegnati a riformare la Giustizia? Le priorità dovrebbe essere altre... PS: Riguardo al video della Santanchè, stavo per scriverci qualcosa ma poi ho desistito...

Danx ha detto...

La Santanchè ha ragione, il problema è che prima dovrebbe guardare in casa sua :)