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29 maggio 2010

Che ne sarà..

Pacatamente, rivolgendomi al mondo del web, pongo alcune domande le cui risposte sono assolutamente da trovare:

Che ne sarà delle Province e Regioni virtuose?
Se si taglia a tutti in modo uguale, il federalismo è morto.

Che ne sarà dei blogger, ovvero giornalisti-opinionisti non professionisti?
Se le intercettazioni (nel caso si riescano ancora a fare) vengano raccontate in Parlamento dai politici dell'IDV, i blogger cosa potranno fare, la gente comune potrà diffonderle in giro?
Magari tramite piattaforme stranieri. Non so.

Ma soprattutto, che ne sarà del ruolo dominante della Protezione Civile negli appalti?
Tremonti stava per semi-troncarla, invece sembra che non se ne sia fatto nulla..

27 maggio 2010

Silvio senza poteri, e anche il Duce ne soffriva

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Silvio Berlusconi continua a lamentarsi del fatto non avrebbe potere o forse pochi potere e a causa di ciò risulta sia ridicolo che insopportabile come un bambino. I bambini vogliono tutto, tutto e di più, tutto tutto e più di tutti, lui è uguale.

Lui vive per il potere da quando ha misteriosamente potuto iniziare la sua carriera da palazzinaro (origine misteriosa dei miliardi che han dato il via alla sua attività) per poi cambiare totalmente ed entrare nel magico mondo della tv (oltreché dello sport, delle banche, assicurazioni, cinema, etc.), in modo perverso: per andare contro il monopolio della Rai statalista, diffondeva di città in città lo stesso programma pre-registrato, pratica vietata, inutile dirlo, ma serve per svegliare le "anime candide". La sua iniziativa è da plaudire, perchè non tutto ciò che è illegale è ingiusto, però.. Però dal monopolio passiamo semplicemente al duopolio e ci abbiamo rimesso considerando che la Rai da educativa e interessante (non lo posso affermare con sicurezza siccome non c'ero, ma da quel che ho visto sembrava migliore di quella odierna) è diventata sempre più grezza e commerciale. Ma non è la Tv il soggetto di questo articolo, ma appunto il potere. Oggi han destato scalpore alcune sue frasi:

"Come primo ministro non ho mai avuto la sensazione di essere al potere, quando ero imprenditore e avevo 56.000 collaboratori avevo la sensazione di avere del potere. In una vera democrazia sono al servizio di tutti, tutti mi possono criticare e magari anche insultare. Chi è in questa posizione non ha veramente potere"

Ahhh, la fantastica sensazione del potere, suona come le pubblicità delle automobili con le fantomatiche ed inebrianti sensazioni che solo la guida al volante sà dare. Chi è al potere in un'azienda non viene insultato (perlomeno in faccia) e lui sperava che divenendo primo ministro avrebbe ricevuto solo applausi come un monarca o come un duce.
Addirittura sembra voler additare la critica di essere delittuosa, crimonosa.
Ma forse era già amico di Gheddafi venticinque anni fa ai tempi della Fininvest.

Prosegue citando Mussolini, mica bruscoletti, cioè mica Voltaire:


"Dicono che ho potere, ma io non ho nessun potere, forse ce l'hanno i gerarchi, ma non io."

Io, io, io. Cioè, lui, lui, lui. Noi italiani siamo costretti a sorbirci ogni suo stupido lamenta. Forse lo fà apposta: se si lamenta lui che è il capo, gli operai e i disoccupati non devono lamentarsi più di tanto, perchè la vita è dura per tutti.
Comunque, dicevamo dei gerarchi: avere dei ministri, senatori, deputati che ti votano leggi vergogna (qui in un mio recente post, ne ho elencate 7 per me principali, sulle 38 contate da Travaglio) a colpi di fiducia non è una brutta cosa, anzi, è invidiabile! Se difendono te, i tuoi familiari, le tue aziende e il tuo potere, evidentemente potente lo sei.
Tranquillizzati Silvio, siamo tutti con te affinchè tu possa continuare ad essere primo ministro, in modo tale che tu possa andare in escandescenza pensando a quanto poco potere tu abbia. Sarebbe divertente.
Tu, sempre più pazzo e sempre più potente. Tu, sempre più potente e sempre più pazzo perchè ti ci abitui troppo in fretta al tuo potere e ne vuoi ancora di più, sempre di più.

Secondo me sta troppo a stretto contatto con Tremonti che frequenta i finanzieri del gruppo Bilderberg ed è conscio di essere un pupazzo.

Potere dettato, tra l'altro, solo dai soldi, dal capitale.
Siccome la nostra vita è al soldo dei soldi, chi vuole avere potere cerca di accapparrarsene in gran quantità, in modo che la gente vada strisciando e implorando da loro. In realtà, senza Berlusconi e tutti gli altri magnati si riuscirebbe a vivere ugualmente
, basterebbe organizzazione egualitaria fra simili, purtroppo però la nostra società (e non solo questa) è patriarcale, quindi ognuno di noi ha bisogno di un forte punto di riferimento a cui (è obbligato a) portare rispetto, sperando, da grande, di riceverne altrettanto.
Il patriarcato si moltiplica con tutti i suoi difetti ed è destinato a non vedere mai la fine, se non con quella della civiltà intera. Non c'è ritorno.


Potere? Tzè, una volta parlava di amore.
Amore in senso lato, generale, non amore per il potere.
Ascoltate questo filmato del 1994: "L'Italia è il Paese che amo.."

"L'orgoglio dei piccoli consiste nel parlare sempre di sé,
quello dei grandi nel non parlarne mai."
(Voltaire)

Ben 16 anni di carriera politica, tra l'altro sempre trascorsa ai vertici e osa lamentarsi, forse non ha mai compreso appieno che il suo ruolo è quello di dirigere, amministrare, non comandare a bacchetta.
Ma se non gli garba il suo lavoro, perchè non diventa operativo come uno dei suoi gerarministri? Lascia il posto agli altri, a chi vorrebbe stare dove stai tu ma non può. Per concludere, pongo una domanda pruriginosa, gli ex presidenti del Consiglio si son mai lamentati? Prima di Re Silvio ne abbiamo avuti 23 senza contare lui: De Gasperi, Pella, Fanfani, Scelba, Segni, Zoni, Tambroni, Leone, Moro, Rumor, Colombo, Andreotti, Cossiga, Forlani, Spadolini, Craxi, Goria, De Mita, Amato, Ciampi, Dini, Prodi, D'Alema.

Silvio piange come il primo dei calciatori esclusi dal Mondiale?

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Bondi contro tutti. Solo lui va bene?

Umberto Eco è incivile perchè non dà la mano
(anzi sì, ma malvolentieri)

Vittorio Sgarbi non va bene perchè gli fà complimenti mascherati da satira
(o il contrario)

Glob e Bertolino non vanno bene

Antonio Di Pietro deve vergognarsi

Luigi De Magistris? Non ne parliamo, istiga violenza

Dario Franceschini non è un moderato e gli dà del tu

Massimo Donadi si meriterebbe uno schiaffo
(anzi, un numero indefinito di schiaffi)

Sabina Guzzanti  e il suo docufilm Draquila parlano male dell'Italia

Elio Germano non va bene
Il cinema italiano non va bene, deve imparare da quello americano (fantastica idea, sigh, sob! No, non sono commosso, sto proprio piangendo)

Caro Sandro Bondi, ma tu andresti (sempre) bene?
Sì? E perchè mai? Perchè sei stato unto dall'unto dal Signore, o perchè dai lavori alla "cricca" e ti senti realizzato per aver dato da mangiare ai soliti noti?
Cavoli, verrai ricordato nei secoli dei secoli.
Mostraci qualche buon motivo che possa giustificare la tua superiorità etico-morale da uomo saccente e al di sopra di ogni sospetto; sì-sì, va bene anche per via scritta, come fece Bertolaso con l'sms della sua amica massaggiatrice del Salaria Village.


Chi ti ha scelto Sandro? Il popolo all'unanimità?
No, il solo Silvio
che sì ha la maggioranza, ma relativa, ricordatelo.
Non piace, non piaci e non piacete a tutti. Niente sold-out..
Quelli menzionati sopra, invece, li sceglie il pubblico, la gente. Chi vuole li guarda, li ascolta, chi no spegne la tv, non va al cinema, non legge i loro libri e così via.
Che problema danno?
Rovinano l'immagine del Paese? E io che pensavo che fossero le mafie e la corruzione, l'inquinamento, i precari e i licenziati, o anche solo questa copertina del Financial Times:

Perchè un membro dello Stato deve, in un certo senso, comportarsi da censore non solo verso le opere d'arte, ma anche contro il pensiero del prossimo (fatto ancora più grave)?
Solo Dio che decide chi mandare all'Inferno è più autoritario (o stronzo, vedi te) di te e della gente come te. Che tipo di gente è inutile dirlo.. Essendo ministro della Cultura (una sola) esigo una lunga lettera ricca di spiegazioni e con alcuna edulcorazione, grazie.


AH AH AH
Scusate, vorrei contenermi, ma Bondi, dopo aver criticato il programma di Bertolino (Glob), si chiese se alla Rai non dovesse essere "restituita la sua funzione di strumento di informazione e di elevazione civica e spirituale dell'intera comunità nazionale".

RagaSSI, ma siam paSSi?
Alla Rai, durante le ore del giorno, compaiono ballerine mezze nude (ben vengano, viva le belleSSa), giornaliste scosciate e pettorute che propagandano notizie di regime (mal vengano) e trasmissioni che non parlano mai nè di scienza nè di ateismo o altri credi, ma spesso di cattolicesimo e miracoli, quando cercano di uscire dal vortice di gossip.

Vi lascio con un aforismo bondiano del maggio 2010:

"..Lasciamo stare ciò che la stragrande maggioranza del popolo italiano pensa del terremoto dell’Aquila.."
Appunto, lasciamo stare.
Ma "stragrande maggioranza" che cosa vuol dire?
Forse che una minoranza di giusti non può avere maggiormente ragione di una maggioranza senza pregi?
La differenza dunque sta fra chi usa la mente e chi ha la ranza, che è una vela lunga, molto lunga, così lunga che farebbe comodo al nostro ducepremier per i suoi incontri coccolosi.

Espresso e Repubblica con spot fastidiosi

Nel mio blog ho attivato da qualche mese Google AdSense, ovvero pubblicità dentro dei piccoli quadrati, il cui contenuto però non posso controllare e da cui quindi non mi posso far influenzare. Inoltre non stanno all'interno dell'articolo, mentre nei siti di Repubblica e L'Espresso la pubblicità abbonda: ciò può infastidire il lettore e portarlo verso altri lidi.

La pubblicità, nei siti di questi giornali, compare in banner sopra e di fianco all'articolo, in mezzo ai paragrafi e, addirittura, sopra l'intero articolo. In questo caso bisogna aspettare che finisca il video, oppure si "refresha" la pagina.

Su entrambi i siti la fanno da padroni le diseducative automobili che hanno reso insopportabili ed invivibili le nostre città a causa di pubblicità che fanno sognare spostamenti veloci (ma quando mai?) e ora puliti (ceeerto, infatti la produzione di auto, e anche lo smaltimento, è notoramiente ecologico).
Nel secondo, oltre a berline sportive, vi sono spot di acque minerali in bottiglia che parlano non si sa perchè di ambiente (eppure la produzione di plastica per le loro bottiglie e confezioni avviene tramite il petrolio e il trasporto pure) e di tessere magnetiche per superare in velocità e comodità i caselli autostradali, eppure secondo me il costante viaggio su lunghe distanze, per di più attraverso le alienanti autostrade, non è un segno di comodità e intelligenza: se ci si deve spostare ogni giorno per lavoro è perchè si è scelto una residenza sbagliata (o un lavoro sbagliato) e perchè delegare la nostra mobilità ad un mezzo chiuso come l'autovettura che ci stanca è insicuro.

Se potessi scegliere, pubblicità di auto, di tessere per queste e di bottiglie di plastica (soprattutto se contenenti acqua) non comparirebbero mai nel mio blog.

L'editoriale di Belpietro

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Maurizio Belpietro
è l'attuale direttore di Libero ed ex de Il Giornale ed oggi, 27 Maggio 2010, stimola le nostre menti atrofizzate da anni di giustizialismo con questo editoriale (visibile "purtroppo" in parte), dal titolo.."L'editoriale".


Inizia subito con un clamoroso errore d'ortografia, risalta infatti una doppia e', ma la cosa peggiore è il suo proseguire con Marco Travaglio.
Può non piacere il suo tipo di giornalismo basato sulla denuncia di vizi e vizi (avrei voluto scrivere virtù, ma mi ha colpito l'autocensura) dei politici, può non piacere la sua voce da moralista, la sua risatina isterica da casalinga che ha appena scoperto di non soffrire di frigidità, ma essendo un grande archivista il suo lavoro lo svolge bene e, in giorni in cui si discutono leggi, manovre e riforme, non riesco a capacitarmi dell'attenzione rivolta verso un giornalista, uno solo, quando queste leggi possono colpire tutti.

Travaglio ha la fobia di Berlusconi? Belpietro e Feltri hanno la fobia di Travaglio.

Perchè questa attenzione odierna verso il giornalista torinese?
Perchè se il DDL Intercettazioni colpirà il lavoro investigativo (e l'informazione, ma di questo non c'è problema, non c 'è sentore di regime, poichè Libero si occupa notoriamente di fumetti), ciò darà, secondo Belpietro, una bella mazzata alle entrate dei giornalisti che lavorano sui "giornali delle procure" come
Il Fatto Quotidiano.

Gli elettori di Sinistra sono invidiosi della ricchezza di Berlusconi? Il direttore di Libero lo è di quella di Travaglio.
Infatti il bresciano scrive: "..la sua carriera giornalistica e le sue fortune di arruffapopolo sarebbero praticamente finite."

Travaglio viene accusato di usare stralci di intercettazioni, comprese quelle che ledono completametne la privacy altrui, per vendere libri e fare la bella vita, alla faccia di chi fa inchieste serie.
Sarà, ma nel 2005 Il Giornale da chi era guidato (come proprietario risulta Paolo Berlusconi)? Piccola ricerca in Rete e...ecco che salta fuori il nome di Maurizio Belpietro che il 31 dicembre di quell'anno titolò (o comunque diede il consenso) sul Giornale "Fassino a Consorte: Siamo padroni di Bnl?".
Embè, direte voi? E' un fatto di una gravità inaudita. Vero, anzi, verissimo, peccato che questa frase provenisse da un'intercettazione trafugata come file audio (non venne infatti trascritta e neanche riassunta da pm e carabinieri) e finita nelle mani di due imprenditori di una società che compie intercettazioni per conto dei pm, Favato e Raffaelli, che ne fecero dono al Cavaliere probabilmente come regalo di Natale o come richiesta di favori.
Quanti anni di carcere per gli amichetti di Silvio? Ah già, non sono giornalisti e per fortuna non c'è retroattività.

Travaglio usa i verbali delle intercettazioni? Sì, gli capita, ma non fà gossip.
Infatti, i suoi articoli e i suoi libri vertono soprattutto sugli inciuci, tresche affaristiche e sulle leggi vergogna promulgate sia a destra che a sinistra e il suo ultimo libro ne è un esempio lampante.

Tornando a Belpietro, vorrei soffermarmi su alcune parole e frasi da lui utilizzate in questo editoriale:

E' è;
arruffapopolo;
impiccare le persone;
brogliacci investigativi;
il Robespierre de'noantri tiene famiglia;
l'aedo (mica è Apicella, ndb) dei pm racconta un sacco di balle;
la legge è bruttarella;
ma non preceduto da una virgola.

La parte visibile a tutti dell'articolo (il resto sembra a pagamento) si conclude con "
Però che serva un colpo di freno a un sistema che non garantisce giustizia ma soltanto notorietà ai magistrati..".
Un vero piduista. Cafone, ma con una sobria eleganza piduista che critica in piccola parte il sistema, per poi attuare il suo progetto liberticida e antidemocratico, scagliandosi in prima battuta sui cacciatori di criminali che, per direttori e giornalisti di questo tipo, sono sempre innocenti.


Link:
Editoriale di Belpietro. Libero
"Due indagati per la telefonata Fassino-Consorte" L'Unità
"Fassino intercettato con Consorte, scatta l'inchiesta" Il Corriere della Sera

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Belen e il Mourinho coraggioso

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Belen Rodriguez
è famosa per...e anche per...e ora lo sarà ancor di più grazie a questa sua uscita (fuori di pista) che all'incirca recita così:
"Mourinho è figo, è sicuro di sè, sicuramente sa come usare il corpo".


Ecco, prima fa la pissicologa e poi scende animalescamente sul sesso, perchè quando parla dei movimenti del corpo non si riferisce sicuramente a una rovesciata, siccome Mourinho è l'(ex) allenatore dell'Inter e non un attaccante.

Mourinho sicuro di sè, uno che quindi ha il coraggio di compiere scelte, in questo caso tecnico-tattiche, per molti assurde, perchè rischiose.
Certamente, in certi frangenti ha ampiamente dimostrato questa sua qualità, questa sua spavalderia da oltreuomo che se ne frega del giudizio altrui, ma ora si può dire lo stesso?
Mi spiego, Mourinho passerà al Real Madrid e si vocifera che porterà con se Maicon, Snejider e addirittura il bomber Milito.

Già la scelta di lasciare l'Inter, forse per la paura (o per la certezza) di non riuscire a replicare i successi di questa stagione, mostrano che il suo coraggio s'è fatto leggermente da parte, e se a ciò aggiungiamo che per vincere in Spagna e nuovamente in Europa si porterà dietro i più grandi campioni dell'Inter (i veri artefici delle vittorie), l'equazione Mourinho=coraggio crolla definitivamente.

Fra qualche anno, se non mese, Belen avrà un altro idolo.

A proposito di Mourinho, Maurizio Crozza in una sua recente imitazione dice che porterà a Madrid anche Balotelli, il quale avrà un ruolo centrale, sì, ma nel giardino della sua villa fra i nani: Mammolo, Pisolo, Gongolo..Balutelolo. Ah ah ah

Link:
"Mou, il traditore speciale" Corriere della Sera

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25 maggio 2010

Amicizia con Putin = Soldi al Milan

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Ennesimo vantaggio personale da parte di Berlusconi grazie al suo ruolo di primo ministro.

Se anche tu hai una squadra di calcio piena di problemi, se il futuro non è roseo, se hai amicizie di dubbio gusto...beh, falle fruttare e fai entrare anche tu un colosso degli idrocarburi nella tua squadra, squadretta o squadraccia che sia, fai come Silvio:


L'accordo è avvenuto (o avverrà) grazie all'amicizia fra il premier italiano e presidente del Milan Silvio Berlusconi e il presidente russo Vladimir Putin.

Se ad un cittadino raziocinante sorge spontanea la domanda "Ma Silvio, quando incontra i leader stranieri, farà gli interessi solo del nostro Paese o anche, se non solo, i suoi?", a nessun lettore della Gazzetta dello Sport, da cui arriva la notizia, menziona l'evidente conflitto d'interessi: Silvio sfrutta il ruolo di premier per incontrare potenti nell'Est e nel Sud del mondo, per stringere accordi per le sue aziende, che siano società sportive o emittenti televisive.
Dicevano che Cairo, l'ex presidente del Toro, fosse un piccolo Berlusconi, ma non è neanche assessore alle aiuole di un paesello in provincia di Novara e infatti all'estero vedo sempre e solo Silvio, quindi sarà dura per tutti gli altri presidenti stare al suo passo.
Dopo le tv africane, ora il gas russo per la sua squadra rosso e nera, giusto per "soffocare" le rivolte dei tifosi milanisti contro un presidente poco presente e col braccino sempre più corto.

Non sono contro nè le sponsorizzazioni stranieri nè l'ingresso di società stranieri in quelle italiane, ma ci dobbiamo porre le giuste questioni riguardo a questa operazione.
Tutti gli altri presidenti di squadre di calcio e sportive, oltrechè i tifosi e cittadini comuni, devono chiedere chiarimenti sui vantaggi che Berlusconi ottiene per sè e per le sue aziende facendo il premier.

Dobbiamo scandalizzarci?
Ma và, alla fine si tratta di "fatti personali che rientrano nelle statistiche che dimostrano come su 100 persone possono esserci 1, 2, 3, 4 o 5 individui che possono essere dei birbantelli o dei birbanti che approfittano della loro posizione per interesse personale", parole di Silvio Berlusconi di metà febbraio 2010

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Direttori uniti contro il regime dei furbetti

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DDL (anti) intercettazioni ormai alle porte, pronto a bussare sul portafoglio dei giornali e sui vocabolari da cui sottrarrà migliaia di parole dalla nostra quotidiana informazione su indagini di cui, dai prossimi giorni in avanti, sapremo pienamente solo con la loro conclusione.

Se personaggi così diversi
(moderati, progressisti, conservatori) affermano preoccupati la stessa cosa, vuol dire che il Governo Berlusconi l'ha fatta veramente grossa, anche se c'è da considerare che la loro unione d'intenti è dettata anche dalle maxi-multe che editori e giornalisti rischiano di farsi recapitare (quando si trattava ti leggi ad personam/ad aziendam o contro immigrati innocenti tutto questo sdegno non s'è mai visto, d'altronde ogni legge vergognosa può essere comoda per ogni gruppo finanziario e di potere).

Mario Calabresi (direttore de La Stampa)

Ezio Mauro (direttore de La Repubblica)

Vittorio Feltri (direttore de Il Giornale)

Ferruccio De Bortoli (direttore de Il Corriere della Sera)

Gianni Riotta (direttore de Il Sole 24 Ore)

Concita De Gregorio (direttore de L'Unità)

Luigi Contu (Ansa): "Non vinceremo questa battaglia, perchè non ho fiducia nella classe politica, infatti questo è un provvedimento che viene dal passato e che riguarda anche i governi precedenti."

Emilio Carelli (SkyTG24): "C'è grande preoccupazione per questo DDL. Non ricordo un evento a cui han preso parte tutti i direttori delle principali testate italiane. Questo dovrebbe far pensare il legislatore."

Sapete, vero, che il ministro della (d)istruzione Maria Stella Gelmini vuole che la Bibbia sia un libro di testo per gli scolari? E che il governo attuale favorisce gli insegnanti di religione e gli alunni che seguono codesta materia, vero? E che finanzia, alla faccia della crisi e dei tagli, le scuole private cattoliche, vero?
Bene (?), questo è nulla in confronto a ciò che prevede questo disegno di legge sulle intercettazioni: infatti, sarà impossibile intercettare un sacerdote senza avvertire l’autorità ecclesiale

Povera Sinistra che s'è lascia sfuggire il suo programma di 15 anni, se son vere le parole di Berlusconi gridate in piazza nel 1994:
"Se
la sinistra andra' al governo, riprendendo il vecchio spartito, controllera' la carta stampata, la tv e l'economia, attraverso i mezzi dei processi, delle prigioni e dell'esilio. Questi signori non hanno ancora tagliato i legami di sangue con i processi di Stalin, con lo sterminio degli anarchici in Spagna e con il genocidio di Pol Pot."
Articolo de La Stampa a firma di..Augusto Minzolini


Link:

"DDL intercettazioni, cosa cambierà" La Stampa
"Berlusconi e lo show in piazza Navora" La Stampa (1994)

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24 maggio 2010

Sacrifici? Impensabili un anno fa

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"Sacrifici, ma senza mettere le mani nelle tasche degli italiani. Niente nuove tasse" (Paolo Bonaiuti, 24 maggio 2010).

"Sacrifici duri per salvare il Paese dal rischio Grecia" (Gianni Letta, 24 maggio 2010).

Sacrifici? Duri o leggeri? Non sono il solo ad accorgermi della discrepanza fra le due versioni, infatti sono in compagnia di Massimo Donadi (IDV) che si dice stufo dei balletti sulle cifre e di quanto sia chiaro che uno dei due non dice il vero (fonte:
ASCA)

Ma avranno fumato pesante i due simpatici amici di Silvio, dai. Ascoltando il nostro amato premier, mai mi sarei sognato di sentire queste frasi atroci.
Infatti il lungimirante Berlusconi, un anno fa, affermava che la crisi era pesante, non tragica (fonte: Corriere della Sera).
"La crisi è pesante ma non tragica, è dannoso per l'interesse di tutti noi se i media rappresentano questa crisi come tragica"
L'importante immagine famosa. E intanto sulle nostre spalle grava un macigno che ha superato i 30.000 euro procapite a causa del debito pubblico.

In un anno che s'è fatto, a parte tagliare brutalmente l'Istruzione e la Cultura?
Il debito pubblico ha continuato a crescere così com'è sempre avvenuto per la sua percentuale sul PIL coi governi Berlusconi e, se vi ringraziavamo per non aver creato nuove tasse e per non averle alzate in passato
(il miracolo italiano), ora non lo facciamo più perchè ne paghiamo le conseguenze composte da pesanti tagli.

Dovevamo aspettare la Grecia?
Sembra di assistere alla costruzione di dossi o semafori lungo una strada, ma solo dopo che c'è scappato il morto..

Le nostre tasche saranno salve, come dice Bonaiuti, ma intanto impiegati, pensionati e in generale il 10% dei lavoratori rischia la povertà e sapete quanti sono/siamo? Ben 14,4 milioni di italiani, non marziani.
Questo secondo il "
Rapporto sui Diritti Globali 2010" dell'Associazione Società Informazione (fonte: ADNKronos).
Tutti questi poveri o futuri poveri (o che comunque non saranno di certo in carne) rischiano di non trovare più posto negli ospedali pubblici a causa dei tagli.
D'altronde perchè lasciar soffrire il povero malato in corsia come a volte avviene? Meglio lasciarlo ad esalare l'ultimo respiro a casa, grande comodità che lo esula dalla fatica e dallo stress del trasporto dal proprio letto a quello ospedaliero.

In realtà non si sa ancora con certezza dove si taglierà e chi ne subirà le conseguenze. Certo, è un'operazione delicata, ma le voci che compongono il governo a volte sono discortanti fra loro e col loro passato.


Combattere l'evasione fiscale.
Fino all'altro giorno Berlusconi l'ha sempre giustificata e pure la scorsa settimana Italo Bocchino a Ballarò (Rai3) fece lo stesso mentre, nel frattempo, non mi risulta che le aliquote di imposta si siano abbassate.
Con lo scudo fiscale, poi, si poteva ottenere ben di più come avviene negli USA, invece ci siamo accontentati di un misero 5%.

Taglio della spesa pubblica.
Senza, ad esempio, cambiare gli uomini e abolire le province?
Proprio così: queste ultime non verranno abolite perchè Berlusconi non oserebbe darne la notizia ai politici che vi lavorano e gli uomini come Bertolaso, che con i suoi intrallazzi fanno incrementare la spesa pubblica (le emergenze decretate dalla Protezione Civile annullano gli applati che servono anche per contenere le spese, per scegliere la ditta più conveniente), rimangono saldi alla loro ricca poltrona (per ogni emergenza Bertolaso prende infatti un sostanzioso gettone).

Torniamo alla Sanità.
Berlusconi dice che non verrà toccata
(assieme a Scuola ed Università; anche perchè di tagli ne han già subiti e non mi risulta col metodo della meritocrazia), ma io leggo della soppressione di centinaia di posti letto in tutto il Paese, mentre le forniture vengono acquistate da certi ospedali a prezzi rincarati del 30%.
Silvio potrà anche dire la verità, ma secondo una bozza letta dall'agenzia
Reuters, nella Sanità ci sarà una sforbiciata da 418 milioni il prossimo anno e da 1,132 miliardi nel 2012
. -4.500 posti letto nel solo Lazio (fonte: Repubblica).

E i famosi emolumenti (o stipendi) dei parlamentari da tagliare?
Della loro riduzione del 5% non se ne parla più, perchè Silvio ne è contrario.
E il taglio del 10%
degli stipendi dei manager pubblici che eccedono i 75mila euro?
Sono in bilico, come scritto sul sito
BlitzQuotidiano. Solo tagli del 5 e del 10% su stipendi superiori ai 90 e 120 mila euro.
Vengono colpiti i più ricchi e può essere giusto, ma bisogna vedere in che numero sono, altrimenti è mero populismo di stampo bolscevico. A proposito: dopo gli interventi di Bonaiuti e Letta senior, è intervenuto il presidente della Repubblica Napolitano consigliando che "I sacrifici siano distribuiti con equità tra i cittadini". Equità da Equo, cioè uguale. Tutti dovranno rimetterci: il supermanager e il pensionato allo stesso modo?


Ci sarà mai un momento, di crisi o non, in cui i più poveri verranno trattati meglio dai governanti, senza dover sempre tremare?
Oltre al rapporto sui 14 milioni e mezzo di presunti poveri in Italia, c'è questa notizia di marzo 2010 riguardante la sola città di Milano e i rincari di tutti i servizi: "Rincari per Sanità, Scuola e Trasporti" La Repubblica.


Link:
"Debito pubblico, confronti tra poli" Policity
"Ritorno alla guerra" La Stampa

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I giornali si sono svegliati

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Vi sono giornali moderati che solo ora criticano, e solo in certi giorni in prima pagina, il premier per la sua legge sulle intercettazioni e relativa pubblicabilità.

Vi sono giornali progressisti che lo dicono con toni più forti, ma che fino a poco tempo fa gli facevano domande non molto ficcanti, relative più alla sua vita privata che alle sue leggi vergogna, ad personam, ad aziendam, etc.

Vi sono giornali "giustizialisti" (io sono contro questo termine, per questo uso le virgolette) e di Sinistra che da sempre han composto titoloni reputati scandalosi dai governanti e moderati oppositori e certa buona borghesia, ma che ora trovano una giustificazione, nel caso ne avessero mai avuto bisogno (si spera di no, in una libera democrazia).

Ora, questi ultimi, ritrovano dignità mediatica, perchè dicevano ciò che gli altri osano appena dire ora.

E perchè ora tutti i giornali, compresi editori e giornalisti di Destra, criticano e si schierano contro il DDL intercettazioni?
Semplice, perchè sono previste multe salatissime per editori e giornalisti (e i direttori?).
Com'è facile comprendere come va il mondo..

Massimo mimetizzato da metalmeccanico

E se D'Alema (PD) può contare ancora su molti sostenitori (?), da oggi in avanti, grazie all'uscita della sua fondazione "Left Wing", i suoi elettori ovranno ricredersi e guardarlo finalmente con altri occhi, nel caso non l'abbiano già fatto da tempo dopo Affittopoli (ma i favori in fatto di affitti e compravendite avvengono tutt'ora e sono bipartisan), la bella barca e la scalata alla banca BNL con Consorte di Unipol. Infatti se per Berlusconi e i suoi colleghi l'immagine è tutto e la fuoriuscita di frasi sconvenienti è un dramma insormontabile, così non è per D'Alema e il suo team (think tank?), secondo cui un politico o un imprenditore non deve essere considerato male dall'opinione pubblica per l'avidità e il cinismo riscontrabili in certe intercettazioni, poichè non si incorre, con queste due disqualità, in alcun reato.

Si può cadere così in basso e reputare l'opinione pubblica una macchinetta sputa sentenze solo quando una persona infrange la Legge?
Non per fare il moralista, ma quando una persona gioisce di drammi altrui (D'Alema si riferiva ai costruttori, beccati tramite le intercettazioni, che esultavano e ridevano per il terremoto dell'Aquila di un anno fa), dovrebbe essere, se non punita, tenuta lontana dalla comunità, dal Paese, dagli affari.

Ora a voi non resta che firmare l'appello contro la "Legge Bavaglio", cliccate qui.

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23 maggio 2010

18 anni di terrore

18 anni fa morì il più famoso magistrato antimafia che l'Italia abbia mai avuto: Giovanni Falcone. Un attentato ammazzò, oltre a lui, tre uomini della sua scorta e putroppo anche la più innocente delle figure, la moglie Francesca Morvillo.

Terrore in quel breve istante, terrore che da Capaci s'è propagato in tutta Italia e in buona parte del mondo attraverso le immagini delle conseguenze di quel boato, e terrore che regnerà probabilmente per sempre pensando al mistero legato a probabili connivenze fra parte dello Stato e Mafia.
Tutto forse iniziò con lo scioglimento del pool antimafia verso la fine degli anni '80, per finire con chi informò i criminali dei trasferimenti in auto del giudice.

Mi turbano le commemorazioni (a volte sanno di banali automatismi) dei politici: dovrebbero ricordarlo ogni giorno in silenzio lavorando con onestà, e ciò non avviene, e lavorando contro i criminali, ciò avviene più per merito della magistratura e poliziotti che per le loro leggi.


Oggi non ascoltate i telegiornali, non acquistate quotidiani, perchè non è possibile leggere le dichiarazioni di esponenti del PDL che hanno avuto, essi o loro colleghi, rapporti con i mafiosi. Il futuro, però, sarà diverso: oggi a Palermo tantissimi giovani hanno ricordato Giovanni Falcone.

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