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5 giugno 2010

Sgarbi è Padano

Vittorio Sgarbi negli scorsi giorni in Tv (oh merda, per tutti i telespettatori che si informano solo dal piccolo schermo è un critico d'arte, forse l'unico in Italia, quindi lo prendono sul serio) ha insultato un pò tutti. Tra l'altro dalla Rai, la Televisione di Stato, quindi mi aspetto una piccata denuncia da parte di Berlusconi, in quanto premier, per l'aggressione verbale.

Chi ha insultato sta volta?
Purtroppo non la Mussolini, perchè sarebbe un deja-vù trito e ritrito, e neanche D'Agostino, perchè purtroppo per lui, pur ricomparendo in Tv dopo anni, s'è fatto vivo da Vespa e non da Paragone.
Ha insultato dei grandissimi nomi famosi in tutto il mondo (a differenza sua): Hadid, soprannominata "troia irakena", Fuksas, "da prendere a calci in culo e sbattere in galera" e Warhol detto "il cacatore".

Tralasciando l'esempio negativo che di sè regala sempre ai giovani telespettatori, e tralasciando il fatto che ha insultato Fuksas per difendere, arrampicandosi tragicamente sui vetri appena lucidati quindi scivolosissimi, Guido Bertolaso perchè il primo prende milioni per costruzioni bruttissime, mentre il secondo no (ovvio, infatti li prende lucrando sulle emergenze), e tenendo da parte il fatto che ha cercato di discolparsi dall'infamante insulto all'archistar irakena, affermando che "Troia irakena" è il titolo di un dipinto contemporaneo (e che quindi chi voleva linciare Sgarbi era solo un povero cretino ignorante come una capra), ha insultato, se ci fate caso, tutta gente straniera, ma non tedeschi, francesi, canadesi, no-no, ma gente proveniente o originaria da Paesi considerati, da noi puri e duri Padani che abbiamo tutto (tutto e pure duro), inferiori:

Zaha Hadid è dell'Iraq;
Massimiliano Fuksas è originario della Lituana;
Warhol originiario della Romania.

Perchè non insulta pure qualche mafioso, oltre a questi innocenti geni, anzichè costruire un museo dedicato alla Mafia come fosse un'organizzazione del passato in cui organizza mostre di dipinti raffiguranti i volti dei mafiosi?

PS: per Padano non intendo chi vive nel Nord Italia, ma il leghista medio.

Dopo l'incendio delle Tv si torna alla vita

Su Leggo si parla dell'azione di idealisti che dalle parole contro le Tv son passati ai fatti e me ne rallegro, anche se purtroppo si sono scagliati solo contro i ripetitori dei canali di Berlusconi, cercando di incendiare dei cavi, perchè ce l'hanno a morte con lui.

Berlusconi non è il problema: ha semplicemente sfruttato questo mezzo che la gente senza alcun problema ha accolto in ogni abitazione.
Si dovrebbe quindi lanciare una campagna di distruzione di ogni televisore nelle nostre case, perchè ogni canale disinforma ed intrattiene, ovvero censura e modifica le notizie oppure abbonda di casi privati senza alcuna importanza regionale, figurarsi nazionale o internazionale, oppure fa piangere tutti per la morte di un 90enne che ha fatto la bella vita (alla faccia nostra), mentre passa con la delicatezza di un carroarmato sulle vere tragedie che colpiscono giovani innocenti?
Le Tv sfornano zombie, sforna una massa di persone senza alcuna identità se non quella del consumatore. Ogni programma è studiato per intrattenere, per far sentire meno solo il telespettatore. Ma il tele-spettatore: colui che guarda da distante. Oltre a non partecipare è pure tenuto lontano e quindi sarà lo stesso solo.

Colpendo le Tv brianzole cosa si risolve? Nulla, infatti tutti gli altri canali considerati importanti appartengono a grandi corporations, non sono mica del vicino di casa, noi non prendiamo assolutamente parte alle loro scelte.
Noi subiamo e basta.

Il fatto è avvenuto in provicina di Pesaro-Urbino. Chissà se i telespettatori, notando i disturbi sui canali Mediaset, han lanciato bestemmie impronunciabili o se invece son scesi in piazza per ritrovarsi coi vicini e prende assieme decisioni importanti per il loro Paese (o magari per fare cose più piacevoli)?
Si dice che si delega ai politici l'amministrazione delle città, perchè sarebbe impossibile prendere accordi fra tutti. Ma nei piccoli paesi si può fare e il tempo non manca. Quanto tempo perdiamo nel traffico e davanti al televisore?

4 giugno 2010

Professionisti delle news

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C'è chi ha una necessità impellente, ma in realtà costruita dalle proprie manie di grandezza, e c'è chi pur indirettamente gli deve fornire i mezzi di sussistenza.

I primi sono i signori del
Fatto Quotidiano che oggi han stabilito che per la libertà d'informazione è necessaria la costruzione di un sito (attualmente utilizzano un blog, l'Antefatto) e, per consentirgli di scrivere, di informare raccontandoci fatti che nessun altro giornale ha il coraggio di scrivere, noi blogger dovremo inserire nelle nostre pagine dei loro banner, affinchè tanta gente entri nel loro sito. Ci invitano a fare ciò come fosse a rischio il diritto di parola.

"Chiunque tiene alla libertà di parola, chiunque pensa che l'informazione nel nostro Paese sia messa in ginocchio non solo dalle leggi bavaglio, ma anche da giornali e tv al servizio del potente di turno, può darci una grossa mano. Vogliamo che tutti, ma proprio tutti, sappiano che il nuovo sito de il Fatto Quotidiano sta venendo alla luce. Per questo chiediamo ai blogger e a chi gestisce un sito di aiutarci mettendo a disposizione i loro spazi sul web per la nostra campagna di lancio. Stiamo lavorando a dei banner davvero poco convenzionali."

Anche senza sito possono informare come han fatto sino ad ora, e non si capisce cosa centrino gli altri giornali. Lo sappiamo che molti sono penosi e faziosi e al soldo dei poteri forti, così come sappiamo che loro del Fatto sono nettamente migliori.

"Perché l'informazione libera è un bene di tutti e solo tutti assieme possiamo difenderla. E farla crescere."

Questa frase
, l'ultima dell'articolo che annuncia il loro ingresso nel web (ma non ci sono già dentro col blog, spazio Twitter, Facebook e Youtube?), fa spavento, perchè denota uno sfrenato egocentrismo da divi "Siamo i migliori", "Ci siamo solo noi per voi". Si reputano i soli veramente liberi, quando invece sono schiavi dei soldi come tutti i professionisti che fanno un ben determinato lavoro soprattuto o anche per ingrossare il portafoglio.


Con questa frase dimostrano di voler catalizzare l'attenzione di tutti gli internauti ribelli solo verso il loro sito.
E' triste quando si pensa solo al proprio tornaconto, perchè di questo siamo parlando, ma è il segreto inconfessabile
per poter sopravvivere in questo sistema. Libertà significa stimolare, nel caso di Internet, la visita a tanti altri siti e blog, a tante altre letture, non ad uno solo. Gomez e Travaglio in questo articolo, col quale cercano, da veri blogger, di elemosinare visite per futuri introiti pubblicitari, sembrano nutrire disprezzo verso il grande web fornito di milioni di voci.
Invece no, dicono di andare solo da loro.


Non c'è in ballo la libertà di informazione, siccome nessuno gli sta puntando una pistola alle tempie, ma la loro libertà di fare ciò che gli piace perchè pagati. La vera libertà è ben altra cosa. Senza soldi continuerebbero ad informarci? Secondo me cambierebbero lavoro e non scriverebbero più. Non ci sono ideali che tengono se non ci sono i soldi. Per quasi tutti è così, a maggior ragione se si è professionisti. Altro che "Legge Bavaglio", a tappargli la bocca ci pensa la "Legge della panza".

Devo ammettere che questo mio scritto è influenzato dai miei recenti pensieri sull'inutilità delle news. Ai ladri ci pensano i magistrati, i giudici. Noi siamo già abbastanza svegli per sapere che l'umanità possiede il virus del possesso, dal quale nasce ogni tipo di reato. Da millenni viviamo in patriarcato e sarà così fino alla fine. Se Tizio o Caio han rubato, ora, mi interessa veramente poco.
Molto meglio cercare di capire il perchè l'han fatto, da chi e come veniamo educati, cioè, perchè questo sistema invoglia a rubare o perchè siamo egoisti
Molto meglio cercare vie d'uscita per noi che vogliamo distanziarci da politici, bancari e industriali, per non incappare nelle loro materialistiche bassezze e per volare alti.
Che restino i ladri nella melma.

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Solidarietà dagli opulenti egoisti

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In Tv tornano i programmi di solidarietà (mi sono già espresso qui sulla s.), non chiedetemi verso chi o cosa, ma tanto basta alla mia sopportazione perchè c'è troppa ipocrisia e supponenza.

Solidarietà deriva da
solido, che era un'antica moneta dei Romani.
Dentro questo termine, che ha un significato buono per la quasi totalità delle persone, si nasconde il nostro sentirci migliori, superiori e soprattutto fortunati perchè ricchi di monete che causano la distorsione della realtà a nostro favore. Chi è sprovvisto di denaro, infatti, viene da noi visto come uno senza nulla e quindi egli stesso nulla, se non un semplice esserino senza dignità che dev'essere guarito da noi portatori di moneta sonante.

La nostra solidarietà/beneficenza giustifica la nostra materialistica ed egoistica bramosia di denaro e possesso, perchè senza ricchezza potremo fare ben poche donazioni.

In questi programmi la parola "cuore" è la padrona di casa, assieme al meglio della nostra cultura quotidiana fatta di canzonette d'amore; peccato che facciano rima non con parole o carezze o aiuti concreti, ma con soldi (destinati magari alla scolarizzazione, ovvero a scuole che in realtà sono fabbriche di disoccupati incapaci di vivere autonomamente, istituti che creano caste fra chi ha potuto studiare ciò che è stato impartito dall'alto - Stato - e chi no perchè lontano da scuola, malato o perchè impegnato a lavorare nei campi e, per questo, deriso dagli alunni intelligentoni).

Nella vita, nel tuo lavoro sei un ladrone che sfrutta ogni buco legislativo per evadere giusto per mangiare di più, o prendi finanziamenti dall'Unione Europea senza utilizzarli per il loro scopo originario, o affermi di creare occupazione, ma i tuoi giovani impiegati son tutti stagisti sotto minaccia?
Bene, ora puoi pulirti la coscienza con la solidarietà televisiva!

Domani tutti i benefattori diranno "Che bello, che bello, io sono ricco e posso sgasare in auto allegramente...mmm...Ora però basta, mi sento senza dignità, devo dare 2 euri al primo povero affinchè anche lui un giorno possa divenire stronzo come me".

E pensare che basterebbe così poco per fare del bene al mondo: diventare vegetariani.
Sì, infatti buona parte dei campi coltivati servono per far mangiare gli animali degli allevamenti. Se tutti i cereali raccolti per questo uso, fossero usati per l'alimentazione umana, non ci sarebbero più morti di fame, ma come dicevo prima la beneficenza è una scusa per continuare ad abusare il mondo secondo il nostro stile di vita impartitoci da false credenze e dalle industrie che ci plagiano con gli spot. Spot Tv soprattutto.

Ma la maggioranza è ignava, non è capace, non vuole compiere scelte nate dal propri ragionamenti, perchè sfrutta lo stato delle cose che gli garantisce una certa immagine che lo fà ben volere dalla società.
Si adegua a ciò che gli è stato impartito fin dalla più tenera età.
Anche se una cosa è dannosa, siccome la fanno tutti, la compie per non essere malvisto e perchè le credenze/certezze dei propri simili, sono da sempre reputate migliori di quelle degli stranieri o delle minoranze interne.

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Tarantini ha ragione

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Se volete ottenere lavori da Silvio, meglio mostrargli il vostro C.V. o qualcos'altro?

Vai in Africa, Celestino. Ma da hippy.

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E' da un pò che dico che non bisogna aiutare i poveri del mondo, anche perchè ad aiutarli, nella Storia, "scesero in campo" tanti preti cattolici i cui frutti non sono marciti, ma sono ancora miracolosamente maturi: il reato dell'omosessualità è uno di questi.


Tutt'oggi in Africa, anche in quelle nazioni dove c'è una sorta di borghesia e grande richiesta di energia elettrica (purtroppo, non è sinonimo di progresso e tutti quelli che si lamentano dell'inquinamento luminoso lo sanno di per certo), dove il traffico automobilistico ha soffocato anche lì la vita, vige questo odioso crimine contro i diritti umani.

Certo, se non ci fossero i nostri preti così bravi a farsi vacanze all'estero, ci avrebbero pensato i musulmani come ovviamente han fatto, d'altronde le due religioni nascono nella stessa zona ed osservano le stesse leggi molto umane e poco divine e poi, per dirla con Ratzinger, si è fratelli. Sì, ma se fossero tutti atei lo sarebbero ancora di più e non ci sarebbero queste leggi malvage. Ma forse anche lì c'è lo zampino di Satana.

Ricordiamoci che il Vaticano, recentemente, disse NO alla depenalizzazione di questo "reato".

Sono reato due persone che si amano. E' assurdo: la società non è colpita da questo loro rapporto, poichè per prima cosa sono affari loro e come seconda cosa non invogliano il prossimo a divenire come loro e quindi non si pone il problema della decrescita demografica che, comunque, è necessaria se non vogliamo continuare a sprecare incessantamente risorse naturali.


Ma se la religione dice che è vietato, lo dev'essere per tutti quelli che risiedono in uno Stato..teocratico quale evidentemente è il Malawi. Secondo il giornalista de La StampaMatteo Fagotto, lì vigono leggi esportate dagli inglesi nel passato (epoca vittoriana?).

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3 giugno 2010

In ogni dove si bada a sè stessi

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A volte mi chiedo cosa spinga certe persone a prendere posizioni nette e pericolose senza il minimo dubbio anzichè essere un minimo moderate.

Me lo chiedo pensando al recente caso degli attivisti, volontari, giornalisti, etc., partiti dalla Turchia per Gaza al fianco di islamici fondamentalisti.
Amo il loro idealismo, sale della vita, però è anche vero che dietro viaggi di questo tipo, quindi avventurosi, c'è voglia di emozioni nuove e questo desiderio può essere mascherato da supporto agli aiuti.
Non sto accusando nessuno, è una riflessione generale.

Ma non credo si possa così generosamente aiutare degli sconosciuti
, non perchè sia stronzo, forse perchè sono stato influenzato dalla reazione avuta dai miei connazionali italiani nei miei confronti quando da bambino caddi a terra e mi rialzai insanguinato. Quale reazione? Nessuna.

Chi aiuta il prossimo lo fa perchè gli si stringe il cuore, perchè vuole essere glorificato (se aiuti un bimbo italiano non ti fila nessuno, se già aiuti un rom ti santificano) o perchè vuole divenire un professionista degli aiuti?
In questi ultimi due casi ci sarebbe egoismo, lo stesso presente ad esempio in ogni impiegato che zompa da un ufficio all'altro in cerca di due euri per potersi poi godere le partite di calcio su un megaschermo a casa.

Ognuno cerca un mezzo per campare e l'istruzione e la solidarietà sono ottime scelte per vivere bene facendo credere a tutti che si stia facendo del bene.
Penso che solo i ricchi di famiglia possano immollarsi ad una causa, anche perchè garantiti dai mass-media che li porteranno in giro come esempio mondiale di generosità, senza mai intrufolarsi nelle loro umane ipocrisie.

Vedo dunque giornalisti e documentaristi che, pur essendo vero che svolgono un importante lavoro, cercano l'avventura per mostrarsi superiori ai loro compatrioti rimasti a casa, anche se poi magari questi generosi aiutanti del Terzo Mondo se ne fregano della discarica abusiva che giace dietro la loro casa d'origine.
Vedo gente che, solo perchè considerata da noi povera, ha un'aurea di santità, laicamente intesa come purezza e perfezione, che invece sfrutta i propri familiari tramite l'immutabile religione, vedo quindi vittime della società che devono andare da un Paese all'altro perchè..il padre ha combinato loro un matrimonio.
Vedo fra la Striscia di Gaza e l'Egitto soldati che aprono varchi per far passare palestinesi, cercando di aiutare prima i malati, ma solo perchè son pagati per farlo, altrimenti andrebbero in giro in moto.
Vedo signore e signori che si lamentano perchè non riescono a passare subito, fregandosene del prossimo, dei malati di cui sopra.

Nati per magnare
Ph: Martin Parr


L'ignobiltà umana, che consta nel badare a sè accettando cinicamente i vari status quo presenti nelle varie parti del mondo per trovare un piccolo pezzo di terra dove mangiare senza combattere le astrusità e leggi inique, risiede sia dove regna la ricchezza che la povertà.

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Bum bum festeggiamo

Bravo Andrea, ottimo articolo che con una foto ed un dato ben preciso mostra cos'è la "Festa della Repubblica" (clicca qui).

Anche io mi sono espresso su questa festa ed ho generalizzato alla grande, in modo negativo, perchè più ci si informa e più si prende coscienza da chi siamo comandati.

Questa festa è una parata militare. Quando ci son da fare applausi ci son sempre e solo i soldati. Perchè? Se li devono ingraziare forse. Han paura di qualcosa i nostri governanti? Beh, certo, chi ha le armi va sempre trattato bene..


Riflettiamo in silenzio e poi chiediamo ai governanti:

"Cosa centra l'esercito italiano con la nascita della Repubblica Italiana se questa è nata grazie a forze straniere e combattenti ribelli italiani come comunisti, anarchici
, cattolici ed ex soldati fascisti che han dato la vita, senza alcun esercito regolare, per liberarci dal regime nazifascista?"

La Festa dev'essere del popolo, anche dei militari certo, ma io direi di tutti quanti gli italia che scedono in piazza in abiti borghesi, compresi gli impiegati fannulloni e le infermiere da 1.000 euro (che non arrivano) al mese che non riescono a pagare il mutuo, non solo chi impugna armi (che messaggio è? Che la "democrazia" è un fatto di sangue e non di civiltà? Certo, ma dovrebbe valere solo quando c'è da annientare un regime che ci..annienta) che a volte fa il soldato solo perchè è l'unico lavoro disponibile e sicuro al Sud Italia. Ciò ricorda un pò l'arruolamento dei poveri neri, e non solo, negli USA per la guerra in Iraq e Afghanistan; ecco spiegato il motivo perchè non si vuole combattere la povertà, casomai qualche aiutino, ma tutto torna presto come prima.

La Festa dell'esercito già c'è!

Oggi tutti i perbenisti cattocomunisti a lamentarsi dell'assenza dei leghisti. Non fate i fascisti (o i comunisti): ognuno ha le proprie idee e dovete rispettarle!

2 giugno 2010

Divagazione sulla pausa pranzo e i trasporti

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Sembra che nelle pause pranzo gli impiegati non riescano a staccare mentalmente dal lavoro e, talvolta, neanche fisicamente siccome vanno a mangiare al fianco dei colleghi e allora ecco che c'è chi, forse a causa del taglio degli stipendi e dell'inflazione, coltiva orticelli e chi preferisce recarsi a messa.


Ottimo, ma nessuno si cura del tempo passato in balia dei mezzi di trasporto.
Per tutti, i mezzi pubblici sono un'ottima cosa, sono un vanto quando funzionano bene, però è sempre tempo della propria vita buttato al vento!
Certo, si può leggere, ascoltare musica o se si è fortunati ammirare il panorama (attenti all'alta velocità: sarà tutto deformato), ma non sono certo luoghi preposti a queste sane attività.

Io propongo, tanto per socializzare, dei bei trombodromi: per non incorrere nel rischio ceffone o nella impossibile promessa "se ci stai ti faccio ministra", ci dovrà essere uno spazio ben determinato e ben distinguibile dagli altri: magari due per bus o treno, in modo tale che se un vagone è pieno di cesse, pardon, di gente a noi non affine, si può zompare nell'altro carico di sper..anza, ma solo se muniti di apposito braccialetto rosso per gli etero e viola per gli omo, blu per i bisex.

Chi ne sarà sprovvisto, considerato un guardone, verrà mandato al Ministero per la Cultura e Beni culturi presieduto da Bondi, per aiutare quest'ultimo nella visione di film scollacciati per scegliere quali dovranno subire l'onta della porn-tax.

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Festa dell'X

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Oggi si festeggia il compleanno della Repubblica.


Grazieaddioquicèlademocrazia

Io direi festa dei panzoni che hanno costruito il sogno della democrazia per farci subire, senza che ce ne accorgessimo appieno, questo sistema che probabilmente non avrà mai fine in cui pochi che, a causa dell'ignoranza dei tanti che li votano abdicando ad un loro diritto universale di autodeterminazione e di confronto, consentono a loro stessi e ad altre ristrette elite di mettere le loro mani unte sulla cosa pubblica di tutti (per la serie "si stava meglio quando si stava peggio").

A parte qualche referendum, che non ci sarebbe mai stato senza le battaglie di pochi esseri umani facenti parte del movimento dei Radicali, ogni cosa ci viene calata dall'alto e molto spesso sono dei macigni, perchè i politici non chiedono a noi, popolo, cosa vogliamo, ma cercano di intuirlo o, molto peggio, creano ad arte dei bisogni che in realtà non abbiamo, il tutto a stretto contatto con banchieri ed industriali. Noi "viviamo" ehm, lavoriamo per questi tre gruppi, non sono nè loro nè la fantomatica Repubblica a vivere e lavorare per noi.

Comunque auguri e buona evasione e debito pubblico, buon abusivismo e condono edilizio, buon licenziamento o stage, buoni tetti d'amianto, buone pinze nella panza, buoni trasporti ultrasuperiperveloci, buone logge massoniche sovvertrici, buone bombe, buone stragi, buoni vicini cattivi, buone dormite dinnanzi allo schermo, buone code, buoni inceneritori mafiosi, buon petrolio-uranio-carbone, buona scuola per disoccupati, buona chiesa per futuri pornodivi.

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Ratzinger e la violenza

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"La violenza non risolve le controversie ma ne accresce le drammatiche conseguenze e genera altra violenza"

Ratzinger si riferisce ai recenti drammatici fatti avvenuti al largo di Gaza, ma se a violenza aggiungiamo "sessuale" e pensiamo ai preti pedofili, il ragionamento continua a non fare un grinza. Il sesso crea dipendenza.

Sicuramente questa violenza nasce per volere divino, infatti la Madonna apparsa a Fatima nel 1917 previde già tutto come ha recentemente affermato Ratzinger, e di ciò saranno sicuramente contenti i bambini che, oltre ad essere costretti ad andare in chiesa, sono costretti pure a subire violenza.
Ma se previde un atto planetario criminale così grave, perchè anzichè dirlo a dei poveri bambinelli contadinelli, non lo disse alle alte sfere?
Forse perchè era a conoscenza anche della loro impunità
, quindi sarebbe stata fatica sprecata.

Recentemente, finalmente, qualche prete va in carcere con le diocesi costrette a versare risarcimenti milionari, ma il governo Berlusconi col ddl intercettazioni ha pensato bene di salvare dal carcere chi compie "violenza sessuale di lieve entità su minori". Potevo capire "rapporti sessuali" fra due persone consenzienti di cui una minorenne (ma di almeno 15 anni), ma violenza proprio no. La cosa buffa è che pochi giorni fa Napolitano si recò da Telefono Azzurro.
C'è il pidiellino Caliendo che però difende l'emendamento perchè si deve evitare il carcere per i casi meno gravi,
"ad esempio quando un diciassettenne e una tredicenne sono colti ad avere un rapporto. Al momento, per loro, è previsto il carcere."
Il carcere per loro un corno, per il più grande e basta che se fa "l'amore" con una 13enne è perchè probabilmente l'ha plagiata, non essendo a quell'età ancora maturi nè per scegliere se farlo, nè per farlo e basta, considerando anche l'ottima educazione sessuale (inesistente) impartita da insegnanti e preti..


Usare la Madonna, da parte di chi ci crede e la venera, come giustificazione per vecchi e futuri abusi è scandaloso e questa donna con poteri magici dovrebbe schifarsi due volte della Chiesa: per l'uso che fanno di lei e ovviamente per la pedofilia (più per tutte le altre cose anche storiche).
Purtroppo questo segreto (ovviamente non ha senso la segretezza in certe questioni che coinvolgono milioni di persone) viene usato dai cattolici come dimostrazione che la Chiesa è destinata alla sofferenza. Puntano su ciò, anzichè sulla vera sofferenza subita da milioni di innocenti. Loro, i cattolici adulti, non sono mai colpevoli, ma sempre vittime del demonio.
Ovviamente uno sveglio e critico come Socci non poteva che cascarci (azz, mi rimangio le parole), asserendo addirittura che si sapeva già da tempo di questo "terzo segreto" riguardante un complotto demoniaco per screditare la Chiesa, ma che venne tappata la bocca a Wojtyla.
La Madonna non è onnipotente, quindi se avesse avuto a cuore le sorti della Chiesa, non avrebbe potuto rivolgersi al suo vero marito?

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1 giugno 2010

Dove sta la verità?

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La Repubblica, 1 giugno 2010

Il Giornale, 1 giugno 2010

Non sarebbe stato più sensato e giusto verso i lettori, parlare semplicemente di attacco militare in acque internazionale su navi turche che volevano entrare illegalmente a Gaza?
Pacifisti o terroristi, secondo questi due famosi quotidiani. Ma forse non sarebbe stato più giusto parlare di pacifisti e terroristi, o non specificare non sapendo la verità?


Non è possibile che dei giornalisti professionisti, quindi pagati e pure bene per informare, siano così faziosi. Possono esserlo quanto lo vogliono, se ai loro lettori va bene, ma se non dicono o almeno non cercano la verità, si compiono danni in questo caso sia verso i militari israeliani, sia verso gli imbarcati della nave turca dove c'è stato lo scontro (nelle altre sembra sia filato tutto liscio).

Noi italiani, sempre così focosi, dovremmo prendere esempio dai giornali USA come il N.Y. Times e il Washington Post che han semplicemente riferito la notizia parlando di "attivisti" (dunque non pacifisti e terroristi), senza esprimere, almeno nei titoli che sono letti da milioni di persone nel mondo a differenza degli articoli, opinioni di parte e non verificate.

New York Times, 1 giugno 2010

Washington Post, 1 giugno 2010

"Nove attisti morti"; "Israele è criticata".
Sì, criticata, ma dai politici mondiali, dagli intellettuali e dalle varie comunità ebraiche sparse nel mondo, non da chi realizza i titoli.

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Se fosse accaduto il contrario?

Se fosse stata qualche altra nazione, poniamo la non ancora ufficialmente esistente Palestina, ad attaccare una nave israeliana, esportatrice radicale di sionismo e carica di aiuti umanitari per una parte di popolo segregata in una specie di confino in cui vige l'embargo e ogni tanto cadono bombe al fosforo come regalo di Natale per gli infedeli, cosa sarebbe successo?

Probabilmente ci sarebbe stata una reminiscenza di Pearl Harbor e successiva guerra distruttiva.

Invece sono tanti i difensori, giustificatori dell'insana rappresaglia militare israeliana, solo perchè le navi appartengono ad una OGN islamica radicale.
Amica di Hamas, certo, ma non aveva fatto assolutamente nulla prima dell'aggressione.

Ma il problema non sono le navi dei fondamentalisti islamici amici dei terroristi islamici, infatti Israele ha affermato che continuerà a compiere azioni simili perchè nessun aiuto deve giungere a Gaza.

Terribile.

E Silvio è amico di dittatori

L'esercito israeliano ha attaccato navi battenti bandiere turche che volevano entrare a Gaza dove vige l'embargo (i beni devono essere lasciati agli israeliani che consegneranno tutto ai palestinesi, sicuro al centopecciento), ma, secondo un rappresentante del governo israeliano all'Onu, senza finalità umanitarie ed evidentemente cariche di armi di distruzioni di massa come "materiali per l'edilizia, giocattoli, riso, pane e medicinali".
Pensate che quando l'esercito ha attaccato, i filo-terroristi hanno osato rispondere brandendo pericolosissimi coltelli e bastoni.

Ma chi c'era in queste navi? Amici di terroristi. Ma che vuol dire?
C'erano volontari di ONG, non servi di partito, e giornalisti di svariate nazionalità, fra cui una torinese, Angela Lano, non neo-nazisti, bolscevichi o che ne so io.
Pensate, c'era pure uno scrittore giallo svedese, tale Henning
Mankell, sicuramente in veste di 007 e pronto a trasformare la nave in un UFO che dall'alto, con un raggio accecante, avrebbe bruciato Israele.
Non ci credete? Certo che è così, altrimenti l'innocente Israele che a dimostrazione di questa sua qualità non ha mai invaso alcun territorio straniero, non avrebbe mai attaccato.

Forte è però la replica alle accuse giunte loro da tutto il mondo:

"Secondo il Centro israeliano di Intelligence e Terrorismo, però, l’Ihh - uno dei principali organizzatori della flottiglia di aiuti a Gaza - sarebbe una organizzazione radicale islamica anti-occidentale ed il suo fondatore e leader, Bulent Yildirim, avrebbe stretti legami con il leader di Hamas a Damasco Khaled Mashal e con la Fratellanza musulmana in Egitto."


Grazie all'amico Wil e al suo "coraggio" di cercare la prima pagina de Il Giornale di Feltri di notte, ecco il titolone del 1° giugno 2010.

E questa è la vera prima pagina:

Scusa del pacifismo?
Erano giornalisti e membri di ONG, magari islamico-radicali, ma nelle navi c'erano anche tante persone innocenti.

Violare la sovranità dello stato ebraico?
Ma se è Israele che viola il territorio dei palestinesi da tempi biblici e
soprattutto le navi erano in acque internazionali.
Fermata per controlli? Soldati aggrediti?
Peccato si parli di azione militari pianificata, a cui è pure stato dato un nome ben preciso. Pensare che si son pure calati dagli elicotteri.
Ha fatto bene a sparare?
Ma da quando in qua si salpa su una nave e si spara contro gente stesa a terra che non ha alcun mitra, bazooka o bombe a mano?

"10 morti, han fatto bene" Il Giornale;
"C’è un filmato dove si vedono chiaramente i soldati mirare e sparare a civili che dormivano"
Free Gaza Movement
.

Link:
"La notte di Gaza" La Stampa
"Onu: scioccati dalla violenza" La Stampa
"Proteste in tutta Italia" La Stampa
"La Ong turca bandita da Israele" Il Giornale

31 maggio 2010

Silvio e Angelino, vera coppia comica

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Sfoglio un giornale qualsiasi e leggo le seguenti dichiarazioni del presidente del Consiglio e del Guardasigilli:


"Le toghe politicizzate nelle recenti elezioni regionali hanno dettato i tempi e perfino i contenuti della campagna elettorale"

Che fa la rima con questa di marzo 2010:

"Andremo in piazza, anche se non lo facciamo mai. Lo faremo per reclamare il nostro diritto di voto e la nostra libertà di parlare e di non essere spiati."

Non so chi sia stato, di certo non le toghe, ma qualcuno dettò i tempi, anzi bloccò proprio, i talk-show politici della Rai prima di queste elezioni, tutto a vantaggio di Mediaset tra l'altro.
Diritto di voto..mmm..forse si riferiva, il caro Silvio, all'esclusione della lista PDL nel Lazio, quella che non venne presentata in tempo per il famoso panino conficcato per intero nella gola di un suo uomo di fiducia da una toga rossa aiutata da un radicale?

Intercettazioni, un vero atto vile contro innocenti cittadini.
Sentite
cosa dice Maria Cordova, magistrato, sugli arresti dei pedofili di cui sopra:
"Le intercettazioni sono durate almeno 6 mesi. A poco a poco è emersa una catena, con pedofili che venivano a Roma anche da altre regioni. I 60 giorni previsti dal ddl non sarebbero assolutamente bastati, perché le conversazioni telefoniche non sono mai chiare. Ci possono essere quattro, cinque intercettazioni che non sono univoche. Poi, a un certo punto, arriva quella che dà un senso anche alle precedenti".

Bene, ora è il turno di Alfano che parla alle toghe:

"Se non avete scoperto qualcosa nei 75 giorni disponibili (60+15, ndb), usate altri strumenti, le perquisizioni o altro."

A parte che reputo le perquisizioni ancora più invadenti e fastidiose delle intercettazioni, non capisco come le perquisizioni siano interscambiabili, sovrapponibili alle intercettazioni. E' inutile dilungarsi, talmente è ovvia la cosa.
Probabilmente questa idea geniale gli sarà stata suggerita dal suo essere conscio del fatto che i parlamentari, le perquisizioni, non le possono subire e allora questi nostri dipendenti si scagliano contro le sole intercettazioni telefoniche, siccome tramite la cornetta parlano di tangenti, appalti e umidi triangolini pelosi.
La cosa più divertente è "l'altro". Ma che vuol dire? Il bello è che questa frase l'ha detta in Tv a Porta a Porta, non mentre usciva di fretta dalla bouvette.

Purtroppo continua:
"Se intercettassimo tutti 24 ore su 24 non scopriremmo solo reati, ma anche peccati."
I peccati, ecco il tasto dolente.
E' vero, siamo in un Paese di cattolici bacchettoni sessuofobici: se un politico intasca la mazzetta non ci scandalizziamo più (perchè anche noi ogni tanto trassiamo), mentre se questo ha l'amante o, peggio, fa sesso in cambio di promesse ci rode e lo vogliamo cacciare (perchè vorremmo essere al suo posto).

Possibile che nessun pm e carabiniere gli abbia fatto notare come a volte siano necessari anche anni di intercettazioni per incastrare definitivamente un criminale?
Ho trovato io, sul web, le affermazioni di una donna importante per la Giustizia italiana, e Alfano no?

La cosa comica è che hanno vinto le elezioni politiche al grido di "Al lupo, al lupo!" e questa che regolamenta le intercettazioni è solo una delle varie leggi porcata o vergogna. Avete presente la manovrina finanziariuccia di Tremonti che ci serve per non finire come la Grecia? Qui la comicità sta nelle dichiarazioni ottimiste di Silvio fino all'altro ieri di cui ovviamente ho già scritto, e sta anche nel fatto che ancora una volta i criminali non faranno altro che brindare dinnanzi al volto di Silvio sullo schermo o dinnanzi ad un suo poster, poichè ci sarà un bel condono edilizio!

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Elicotteri in soccorso delle intercettazioni

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Qualche giorno fa dalle prime pagine dei giornali, e ovviamente nelle news delle agenzie come Ansa e Reuters, son comparsi i malumori sul ddl Intercettazioni del governo Berlusconi da parte di investigatori a stelle e strisce e del viceministro della giustizia Breuer (in Italia per ricordare i giudici Falcone e Borsellino).

Questa notizia fa piacere perchè dovrebbe mostrare a tutti gli italiani quanto siano ridicole certe (tutte?) leggi volute, fatte, approvate da Berlusconi e i suoi e apprezzate da tanti simil-imprenditori criminali, tranne che dai Paesi alleati (intendo gli USA, non la Libia), ma allo stesso tempo potremmo chiederci se davvero gli americani reputino essenziali le intercettazioni perchè hanno a cuore la nostra sicurezza.

Infatti, dopo pochi giorno scoppia lo scandalo Finmeccanica con i pm di tre procure che indagano su fondi neri e appalti truccati.
Il filone più interessante, legato al riciclaggio per 8 milioni di Euro, vede come protagonista indiscusso
l'ormai famoso Mokbel, scoperto grazie alle telefonate intercettate in cui parlava di questa cifra, che ideava sistemi per entrare in questa grande società italiana tramite l'acquisizione di finanziarie e controllate nelle quali far sparire quel malloppo.

La Finmeccanica è una grande rivale di imprese americane nel settore della Difesa
e nella fornitura, ad esempio, di elicotteri, come quello presidenziale per la cui costruzione vinse una gara nel 2005 ai tempi di Bush, poi annullata e che si rifarà a breve.
Usa contro Italia quindi, magari per scovare criminali e furbetti italiani che vogliono arricchire le imprese italiane.

L'intento (condannare l'ennesima legge vergogna) è giusto, però le due notizie così ravvicinate possono portare a questo mio ragionamento.

Unisco le due notizie come idea generale, poichè è meglio dubitare criticamente, che fidarsi ciecamente.


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La pizza è come l'amore

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"La pizza è come l'amore,
va bene a tutte le ore"


Così recita un cartello in una strada provinciale letto giusto ieri.
E subito immagino flotte di cameriere con camicette sbottonate che ti fanno bere la birra da boccali siti nei reggiseni. Se invece ci fossero solo uomini o donne trasandate, beh, faccio presto a denunciare per pubblicità ingannevole, per truffa, per abuso della credulità popolare, eheh

M'è venuto in mente questo slogan dalla insopportabile rima baciata, a seguito della lettura dell'articolo di Michele Serra (noto denunciatore dei costumi italici già nel volume "Attraverso l'Italia del Novecento" del 1999 edito dal Touring Club Italiano) in cui denuncia una lezione, infarcita di botte, impartita da quattro ..non mi viene un termine adatto.. di una pizzeria che sabato sera a Rimini hanno appunto menato un ragazzino neo-maggiorenne reo di aver tentato la fuga prima di aver saldato il conto.

E' sconvolgente che lo abbiano menato sequestrandolo, infatti la gente che timidamente era intervenuta per cercare di interrompere il pestaggio è stata invitata da quei quattro palestrati ad allontanarsi, a non impicciarsi.
Ma se si vuole fare una bravata è meglio (ma anche no) compierla in una libreria anzichè in una pizzeria dove solitamente gli addetti non vengono assunti per il loro intelletto, dove questi, sono certo, non conoscono il termine "mediazione". Generalmente i proprietari di pizzerie, come di altre attività commerciali molto diffuse, sono uomini attaccati al vil denaro a tal punto (
che se fosse legale ti venderebbero anche la merda inviperendosi se la reputi troppo puzzolente, perchè è il loro punto forte) da non emettere quasi mai lo scontrino, striscetta di carta bianca con caratteri neri negata a chi poi ha saldato il conto per..conto del ragazzo pestato.

Molti lettori di Repubblica si dicono scandalizzati, affermano che viviamo in un Far West.
Ma se davvero viviamo dentro ad un film western, perchè scandalizzarci ancora? Gli uomini devono sfogare le proprie energie represse dallo "stato di diritto" che è una costrizione culturale e non naturale, quindi non mi stupisco, anche perchè ogni giorno per strada (e per molti purtroppo in famigghia) c'è il rischio di subire angherie enfatizzate dall'uso delle dannose e incivili automobili, ma è anche vero che ci sono tante brave persone e tutti questi commenti sdegnati lo dimostrano.
Quindi non dobbiamo mai smettere di avere fiducia nel prossimo se quattro stronzi (oooh, finalmente m'è venuto il termine adatto) menano uno stronzetto, anzichè chiamare il padre di questo per farsi pagare il dovuto.

Ci dobbiamo solo scandalizzare quando chi subisce violenza non denuncia il fatto. Mi dispiace che il signor Serra non abbia evidenziato ciò, siccome senza una denuncia di violenza ed evasione fiscale questi saranno liberi di svolgere la loro attività senza impedimenti e controlli, che infatti sabato non si vedevano neanche col binocolo.


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