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5 novembre 2010

Distratti da Silvio non vediamo la nostra miseria

Mi lascia stupefatto come la gente riesca a vedere benissimo, tutta quanta assieme, i reati di qualche pezzo grosso, alla fine solo perché la stampa ne parla, mentre nessuno riesce a vedere, sarà che sono abituati a vedere il mondo così dalla nascita, il fatto che tutti quanti noi viviamo nel produttivismo assoluto, siamo tutti vittime di obblighi che ci impongono di rispettare orari, capi, tecniche, impegni improrogabili, test, ma soprattutto orari e moli di lavoro che annullano il nostro io, un io che rischia così di esplodere compiendo atti brutali.

Con o senza Silvio, nel capitalismo o nel comunismo, siamo e saremo degli homini faber, che fanno perché vedete benissimo i risultati della disoccupazione e licenziamenti: omicidi, suicidi, avvelenamenti, intimidazioni, minacce, disperazione, fame, eccetera, eccetera.
La fame in realtà non sarebbe un problema, se solo non abitassimo affogati nel cemento, ma i capi del mondo hanno pensato bene, per controllarci e soprattutto per averci al loro servizio, di pianificare le città come le conosciamo oggi, cioé una sfilza di case senza arte né parte completamente distaccate dalla campagna e dalla natura, in cui il cibo arriva tramite i tir.
E la tristezza?
Quella purtropo c'é sempre stata e mi pare proprio che la gente voglia lavorare il più possibile proprio come fosse uan distrazione dai problemi esistenziali che colpiscono probabilmente la maggioranza delle persone, questo probabilmente perché non sono state educate al bello, se così vogliamo chiamare la pace, la beatitudine che recepiamo quando, senza auto, cellulari, computer, orologi e altri congegni, ammiriamo il mondo..

Assicurami i Maroni

Uno straniero, anche se comunitario senza reddito e residenza in Italia verrà rimpatriato nel suo Paese d'origine, idem per le prostitute di strada che non si attengono alle direttive dei vari sindaci.

Grande Maroni che si gasa pensando di stare facendo grandi cose per la "sicurezza".
Eh sì, peccato che finché verremo bombardati da culi, tette e miliardi di soldi dalle tv, dalle varie pubblicità, la gente vorrà sempre andare a puttane (e soprattutto chi é sposato, costretto a dover stare sempre e solo con una mogliettina che diventa sempre più acida e brutta - idem il marito sia chiaro - e a non desidere la donna d'altri, tutte di proprietà di altri maritini che però vorranno sempre trovarne di nuove e allora si ripiega sulle puttane, vera conseguenza della famiglia monogamica patriarcale) e i ladri vorranno sempre rubare per accumulare robe e sentirsi vivi in questo mondo di accumulatori.

E comunque il tutto mentre si parla di conti off shore e puttane anche minorenni alla corte di Puzzolo Silvio.

I ladri, le puttane, gli sfruttatori e gli "utilizzatori finali" son sempre gli altri, i politici non si condannano mai.
Questi hanno la stessa mente dei razzisti, infatti se ad esempio condannano le violenze di una parte degli stranieri, generalizzano senza badare alla loro violenza. Ed essendo cattolici, questi politici vogliono nascondere il sudiciume dell'umanità, come se tutto dovesse essere in apparenza una sorta di ordinato paradiso (sì, ma della produzione sterminata, infinita), peccato che poi essendo umani non riescano a trattenersi..

W le scimmie

Vi invito a firmare questa petizione contro il drilling in Alaska ad opera delle compagnie petrolifere (che già lavorano lì alacremente).

Quando leggo queste notizie sulla nostra necessità di devastare il mondo che tanto diciamo di amare quando andiamo in giro a fare i turisti spendaccioni e inquinatori, e quando leggo che le grandi industrie che ci fanno comprare ciò che vogliono loro, che ci fanno sentire necessarie tutte le varie cose che usiamo ogni giorno a partire dall'automobile e dalla Tv e che soprattutto finanziano i politici (in questo caso i Repubblicani, ma questo é sempre avvenuto) mi viene da chiedermi cosa sia la democrazia se non una parola che campeggia illuminata nel decadente "Occidente" solo per gli allocchi.

Mi chiedo anche come sia possibile che degli esseri viventi come noi umani che dobbiamo modificare l'ambiente e vivere in un altro artificiale, possiamo reputarci figli di qualche divinità creatrice del mondo naturale, quando noi non siamo altro che un cancro per il pianeta e per tutti i vari pianeti in cui riusciremo ad andare.
Il fatto é che siamo presuntuosi, egocentrici ed impauriti.
Era meglio rimanere scimmie.

2 novembre 2010

La religione serve a niente

(Erroneamente si dice "non serve a niente", ma c'è come una doppia negazione , non + niente, quindi non travisate il significato del mio titolo che è contro la religione)

Brevemente: oggi un collega di mio padre parlava di un prete del suo paesino di origine che è molto bravo, intelligente (tre lauree), con tante amicizie importanti e un sacco di impegni e lui come tutti gli altri paesani si chiedono come faccia e vorrebbero che campasse altri cent'anni (altrimenti il paese si sfalda, crolla, brucia?).

Io mi chiedo invece cosa ce ne facciamo dei preti.
Molti adulti, che si credono maturi e responsabili, mi diranno che servono ad educare i figli (e voi? e la scuola? e loro da soli non riescono a far nulla, li reputate così dementi o forse pretendete che i bambini siano dei vasi da riempire a vostro piacimento?), ma si parla di un religioso, di uno che come tanti altri dice di parlare con un certo dio, che vuole sapere i tuoi peccati, che ti perdona o ti manda all'Inferno per l'eternità (o in Paradiso che da quel che si dice non pare essere proprio una figata, ma un posto un pò più vuoto degli altri dove si celebra l'egocentrismo sfrenato del patriarcato capo).

Mi si potrà dire che i clericali servono per alleviare le nostre angosce esistenziali, che riguardano tutti quanti noi, riguardante la morte principalmente, ma anche il senso della vita.
Questa per me è la dimostrazione che non siamo superiori agli animali, siccome questi vivono senza problemi simili, mentre noi che dovremmo essere i figli di un certo dio (devo ancora dirmi il suo nome) ci sentiamo da lui abbandonati.

E' da millenni che siamo monoteisti, che abbiamo smesso di venerare la Terra, la Natura perché per noi non è più un mistero, non è più pericolosa come un tempo, ma la paura della morte ci attanaglia continuamente, nonostante si creda in questa entità superiore così buona a tal punto da farci vivere eternamente (non si capisce mica che è una nostra invenzione dettata dal nostro egoismo..).
Secoli, secoli e ancora secoli di ostentata religiosità eppure siamo ancora tutti così impauriti della morte da nasconderla nelle case di cura per anziani, nelle bare e nei cimiteri siti alle estremità delle città.

Si può ben dire che questa "nostra" religione sia stata completamente inutile siccome non ha risolto i nostri problemi più umani, e portarla avanti è soltanto controproducente perché continua a farci vivere come in un limbo dove in certi momenti siamo felici di essere figli di un mega padre-padrone, mentre in altri siamo tristi per il nostro futuro mortale.

Forse vivere più da umani e meno da lavoratori capitalisti sarebbe meglio, no?

Tutti ricchi e tutti etero

Berlusconi ha ragione, c'è poco da fare:

se volete diventare ricchi dovete mettere su un'azienda, diventare degli imprenditori come lui, poco importa il non aver menzionato il fatto che lui fosse pieno di debiti che lo avrebbero portato a vivere senza testa a causa della vendetta dei creditori, o al fatto che alcuni imprenditori anche del ricco Nord-Est si siano su-i-ci-da-ti.
Cosa vuole dirci il mago Silvion? Conferma ciò che pensiamo e quasi mai diciamo: cioè che se "noi" impiegati tiriamo la cinghia, mentre l'imprenditore fa la bella vita, è perché il sistema si regge su questo rapporto di sfruttamento seppur legalizzato e salariato. Diventiamo imprenditori, così potremmo vendicarsi della nostra passata condizione di subalterni, sfruttando nostri vecchi simili.
L'imprenditoria è mero egoismo.

E che dire dei gay?
Lui che non è gay guarda una bella ragazza e gode, un gay non può gioire di questo dono della natura e soffre, questo secondo lui (tra l'altro la battuta l'ha detto malissimo impappinandosi peggio di Luttazzi).
Non ha forse ragione Re Silvio? No, perché a un gay non gliene importa nulla di una ragazza, perlomeno dal punto di vista sessuale, mentre può anche lui gioire ma guardando un uomo.
Secondo me Schilvio con le battute a sfondo sessuale vuole dare prova del suo stentato machismo.

Ma qual è il messaggio lanciato agli italioti? Un preconcetto trito e ritrito, cioè che se hai i capelli corti, ti vesti bene, sei ricco ed etero, sei un bravo ragazzo, altrimenti sei pericoloso.
Aiutooo i comunisti finocchi ci impaleranno tutti!!!

Disinformazione spicciola

Ma quindi dopo Sarah Scazzi ora è il turno di Karima/Ruby, per la serie basta che sia giovane e bella?

1 novembre 2010

Per una volta difendo Silvio

Mio pensiero controinformativo:

Repubblica è foraggiata dai poteri forti di Wall Street che vogliono far ribaltare il risultato elettorale, forse perché Tremonti cerca di tenere in vita l'Euro contro il dollaro ad esempio.
Sanno benissimo che la gente si indigna di più per fatti privati che per le ruberie, infatti lo stesso sistema venne usato contro Clinton (caso Lewinsky).
Levati i viziosi che provocano invidia, il popolo torna sereno, ma i ladri, quelli ancora più grossi dei bertoladri, continueranno ad esistere e magari a sguazzare ancora più facilmente.

Nei Paesi poveri (quelli delle Banane, tanto per intenderci) un Paese a caso da sempre organizza colpi di Stato, in quelli più sviluppati invece destabilizza i governanti amici ma allo stesso tempo scomodi forse perché poco attivi o perché con ministri che almeno a parole attaccano il NWO. Probabilmente a quel Paese a caso fa più comodo un Prodi amico dei poteri forti come i petrolieri della BP per cui ha lavorato, oltreché alla Goldman Sachs.

Stiamo attenti al gossip..
Alla fine Berlusconi che ha fatto? Ha difeso una ragazza che conosceva, non le ha fatto nulla di male e lei gli è riconoscente. Come ho giustamente letto in un altro blog, se si prendono le parti di un minorenne mica si è pedofili per forza.