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12 novembre 2010

Chiudiamo i Tg

Non voglio fare una desamina accurata sullo stato disgraziato di nostri molti telegiornali, semplicemente voglio sfogarmi in modo semplice e chiaro sul perché non li sopporti.



Innanzitutto i Tg sono un'abitudine e se la segui ti fanno diventare abitudinario, ti fanno credere che sia giusto mangiare con la Tv accesa.
Sbagliato: quando é spenta io (e penso tutti) mangio con più calma godendomi ciò che addento, questo perché se la Tv é accesa (accesa non da me) e non c'é niente che mi interessi o peggio se qualcosa mi infastidisce, mangio il più veloce possibile per scappare
.

I giornali non informano, distraggono e lo fanno col teatrino della politica.
Lasciamoli litigare, piuttosto fateci sapere come indire referendum, come creare un partito e farsi conoscere oppure diteci (ma ditelo!) che i partiti son questi e chiunque altro voglia farsi avanti lo faccia pure, ma sarà deriso da tutti perché non ha canali tv, politici, finanzieri, imprenditori, giornalisti a sostenerlo.
Ci distraggono/intrattengono inoltre con tutta una serie infinita di omicidi, di fatti privati e, quando capitano in famiglia, non se ne parla mai male, la famiglia é sempre sacra, anche se per me é la culla del male.

Dopo che ascoltiamo notizie di politica, cronaca nera e rosa in cosa possiamo migliorare? In niente, anzi, diventiamo molto probabilmente ancora più avidi consumatori di Tv, ma il problema dell'informazione tocca anche Internet, in cui molti blog sono monotematici, che non é un male in sé, ma lo diventa quando si prende di mira un soggetto ben preciso (é capitato anche a me) senza considerare come gira il mondo a 360 gradi.
Ogni tanto ne parlo e sono i soldi, infatti se al posto di Berlusconi ci fosse un qualsiasi altro politico famoso cosa potrà mai cambiare?
Niente, infatti saremmo sempre tutti quanti degli onesti (sinonimo in questo caso, ma forse in tutti, di fessi e schiavi) lavoratori dediti alla "lotta contro la recessione", coi nostri muscoli alzeremo sempre di più il fantomatico Pil, mentre la nostra vita-non vita va a rotoli, stritolati e annientati dal solito tran-tran fatto di traffico, puzza, spesucce, supermercati, famigghia, quartiere scelto non per la bellezza o i servizi ma da noi subito causa stipendio/prezzo e causa vicinanza dal posto di lavoro..insomma delle vere formichine dell'economia, unica cosa che ci fa alzare la mattina. Non é l'amore, no, neanche l'amicizia, sono i soldi che ci fanno alzare dal letto. Buttate pure nel cesso il "dolce stil novo" e Moccia.

Tutte queste notizie anche culturalmente parlando non ci arricchiscono, non fanno crescere in me una fiamma aizzata solo da certi artisti che mi fanno vedere il mondo con altri occhi, che mi mostrano ciò che non vediamo, e quando ci intrattengono (ho una repulsione verso barzellette e canzonette che vogliono farti stare allegro) ci deprimono in modo tale da pensare che il bello della vita sia alla fine vedere quello che succede in Tv, perché tanto fuori non c'é niente da fare e vedere, solo scippi-omicidi-rapine (e puttane bambine, tanto per citare i Prophilax).
In parte é vero, molti di noi vivono in città che a confronto delle megalopoli americane e asiatiche sono piccolissime, ma pur sempre costituite da strade, palazzoni, parcheggi, lamiere, ciminiere e cartelloni pubblicitari.
Bisogna impegnarsi a fondo per trovare qualcosa di bello. Guardate i giardinetti, sono tutti recintati, piccola arma di difesa contro lo sviluppo economico di cui portiamo il peso sulle nostre spalle se non si evolve.
Ma evolve dove-cosa-come-quando? E' come per la famiglia: prima si parla di un omicidio in famiglia e poi del Family day: prima si parla di morti, feriti gravi, ustionati sul lavoro, poi del Pil che non cresce. Controsenso, no? No, niente affatto: siccome i Tg e i quotidiani più famosi sono finanziati da grandi imprenditori, industriali e finanzieri non potranno fare altro che parlare dei loro problemi, cioé dei numeri che quando calano é un dramma per questi uomini/automi abituati a ragionare in modo informatizzato, gente che però si dice cristiana, religiosa, con un'anima.

Alla fine siamo informatissimi, ma rimaniamo sempre nella stessa me..lma.

Ancora coi valori della destra

Ieri sera ho seguito un pò Annozero e ne sono stato in parte contento siccome si é parlato degli extracomunitari bresciani che, pur lavorando in Italia da anni, e in nero per imprenditori italiani (contro questi la Lega che dice?), stanno protestando su una gru perché un bel foglio di via li attende.
Contento perché a parte tutto questa vicenda l'avevo seguita poco o nulla e i vari filmati più la discussione in studio ha attirato la mia attenzione.

Il mio punto di vista é che son stati truffati, quindi come dice Belpietro i sindacati devono denunciare quegli imprenditori, ma gli extracomunitari non possono pretendere nulla, come dice Casini non si può pensare che lo Stato si faccia ricattare e che li accontenti grazie a questa forma di protesta, altrimenti nascerebbero tante altre proteste simili.

Spero che tutti i lavoratori stranieri non in regola col permesso di soggiorno, clandestini, ma onesti lavoratori e per di più sfruttati da italiani, possano rimanere qui, siccome non capisco per quale crimine debbano essere cacciati (se han lavorato in nome del nostro dio Pil tanto venerato dai politici..).
I Radicali a giugno avevano proposto una
nuova regolarizzazione, chi mi sa dire che fine ha fatto?

A parte ciò, ospite in studio c'era Bocchino (Fli) che ha voluto renderci edotti sulle qualità, sui valori che la destra storicamente possiede:
una forte identità nazionale
(
"infatti all'inizio di ogni congresso cantiamo l'Inno di Mameli", beh, gran gusto musicale, non c'é che dire), orgoglio nell' essere italiani (per la frittatona di cipolle? per come non curiamo il patrimonio artistico e architettonico? per le mafie? per come urliamo e ci scanniamo per le strade? Secondo me se fosse nato nel Liechtestein direbbe la stessa cosa, ma la cosa grave é che tutti gli altri super italiani farebbero così) e legalitarismo
(che vuol dire tutto e niente, anzi, una cosa ben precisa: rispetto delle leggi vigenti, anche se ingiuste, anche se ideate da menti corrotte e criminali, e la vicenda della Legge Alfano ne é testimone).

Una giornalista de LA7 (non ricordo il nome, é bionda e lavora in coppia con Telese) replicava prontamente: "La sinistra italiana é meno italiana?", "La sinistra é illegale, é per l'illegalità?"

Mi fossi ritrovato nei panni di Bocchino sarei diventato rosso per la vergogna, siccome le sue frasi sui valori sono di una pochezza inenarrabile, o meglio, narrabile un secolo fa, oggi francamente stufano, sanno di ripetizione a memoria, sembrano valori imparati a scuola: siamo nati in Italia, W l'Italia così com'é. Che bello lo Stato, quante belle leggi, W le leggi (ma a noi quando ci interpellano per decidere qualcosa? Un referendum ogni morto di Papa? Ebbé, che democrazia..).

Altri valori: l'ambiente.
Ah ah ah, detto da chi ha varato condoni edilizi a gogò é bello, detto da chi viaggia sempre in auto blu di grossa cilindrata é fantastico, detto da chi non sa vivere se non nel lusso sfrenato, che magari ha la seconda e terza casa é magnifico, detto da gente per per natura magari intende il bel rapporto che ha col proprio cane o la campagna dove vige la monocoltura intensiva e dove trattori fumanti la fanno da padrone, é splendido.
Dicevo, l'ambiente: qualità dell'aria, acqua pubblica..awwwn, poi non lo so mi sono addormentato.

"Legalità significa obbedire alla legge. Ma obbedire alla legge non significa necessariamente essere onesto, probo o integro. Si può seguire la legge ed essere dei criminali.
c'è qualcuno che avrebbe tutto l'interesse a fare diventare gli uomini dei perfetti legalitari, ossia degli obbedienti, dei passivi."
(Massimiliano Viviano)

11 novembre 2010

Pezze? Pazze

Bertolaso va in pensione e dice di lasciare la per lui molto remunerativa Protezione Civile "a testa alta e con le pezze al culo".
Ma cosa dice? Ma come parla? Forse voleva dire le "pazze" del Salaria Village..

Non finisce qua: continua dicendo che da ora in avanti viaggerà molto (ma se é sempre in giro per l'Italia a fare danni, si pensi a La Maddalena, all'Aquila dal suo ente militarizzata o perché no a Pompei, in cui le opere decise dalla Prot. Civ. non son state sempre giudicate bene dagli esperti, fonte: Corriere della Sera 9 novembre 2010, Corriere del Mezzogiorno o come scritto su La Stampa in cui si menziona il fatto che la Protezione Civile non interviene solo durante le emergenze e se ce ne sono di durature, svolge il suo compito fino a quando non finiscono i soldi, dopodiché semplicemente si dice: "emergenza finita", peccato che Pompei poi continui a crollare per il semplice fatto che la Prot.Civ. prende il posto dell'amministrazione ordinaria che se ne frega e i cui soldi son stati appunto dirottati alla Prot. Civ.) e la prima tappa sarà Calcutta sulle orme di Madre Teresa.
Bene, speriamo torni con un bel reportage sui lager di quella vecchia pazza.


Ecco Guido mentre si torce per il famoso dolore alla schiena

PS: e Bondi + Pompei? Sono giusti gli attacchi?
Beh, considerando che.. "Bondi ha, di fatto, ceduto chiavi in mano l'intera gestione di Pompei a un commissario che, peraltro, non e' un tecnico della tutela", direi proprio sì, se a ciò aggiungiamo che.. "il discutibile restauro del Complesso dei Teatri costato oltre 6 milioni di euro, laddove il progetto preparato dalla Soprintendenza, meno monumentale ma piu' corretto sul piano delle regole internazionali e aggiudicato con bando di gara, prevedeva una spesa di 730mila euro". Ha parlato Orfini del PD (fonte: Libero-news)

9 novembre 2010

La Russa. Dov'é la carita cristiana?

Ve lo ricordate il furente La Russa di un anno fa (o meno, non ricordo) che mise verbalmente al rogo i laici che non vogliono simboli religiosi (in questo caso la croce) nelle aule scolastiche?

Bene, quindi si direbbe che sia cattolico, o perlomeno cristiano, ma siccome da sempre é favorevole al rimpatrio forzato di tutti i migranti africani si può invece ipotizzare che in lui non risieda alcuna "carità cristiana" e che se ne frega delle necessità, dei problemi e della vita di tanti poveri cristi, oltreché della convenzione ONU del 1954 (clap clap!)

"Noi - insiste La Russa - siamo per i respingimenti".
La cosa triste non é la loro opinione, ma che questa merdata sia realtà da un bel pezzo!

Meglio bamboccioni che distruttori

Ringrazio Il Giornale per questa "chicca", ovvero un carabiniere con l'adesivo dei Deception (i cattivi nel cartone "Transformers") incollato sul casco:

D'altronde uno che deve solo dare mazzate su ordine, e non tanto per difendere i più deboli (ma quando mai?), non può che aver subito il fascino dei cattivi, violenti fin dalla nascita senza alcuna spiegazione.
Bleah, che schifo.
Certo che bisogna e
ssere proprio disperati per fare sto lavoro, braccia rubate all'agricoltura come si suol dire! Califano, fatti assumere da carambigneri!

8 novembre 2010

Sei povero? Vendi la villa

Stamattina credevo fosse una bufala, invece il passare delle ore ha mostrato la veridicità della notizia che vuole Califfano richiedente un vitalizio statale tramite la famosa legge Bacchelli, perché in povertà (?)

Questa legge é del 1985 e servì per aiutare economicamente un grande letterato del nostro paese, ovvero Riccardo Bacchelli, socio, tra le altre, dell'Accademia della Crusca e ricercatore della cultura ferrarese, insomma una persona onesta e retta che solo nei suoi ultimi mesi di vita é stato aiutato dallo Stato, cioé da tutti noi, e penso che all'epoca nessuno avesse osato dire qualcosa contro.
Non l'ho ancora letto, ma il suo libro storico-fantastico "Il figlio di Stalin" sembra molto interessante perché parla del rapporto padre-figlio, più specificatamente del peso che quest'ultimo porta sulle sue spalle a causa del nome del padre.
Un altro personaggio famoso che ha dovuto chiedere assistenza allo Stato fu la famosa poetesse Alda Merini.

Califfano, il cantore della bella vita e che si professa liberale, chiede di essere mantenuto dallo Stato perché per un problema alle vertebre non potrà più cantare per diversi mesi, ma i se e i ma sorgono spontanei: se uno é liberale e anticomunista non chiede aiuto allo Stato, se uno ha avuto successo facendo il cantante (e non lo scrittore o il poeta che da quando ci sono i film e le canzoni sono divenuti più hobby che mestieri, a meno che non si sia di famiglia ricca e con buone conoscenze) dovrebbe aver avuto l'accortezza anche di saper gestire il copioso flusso di denaro e non, per questa sua mancanza, chiedere aiuto a tutti i suoi concittadini che già lo aiutarono comprando i suoi dischi; se uno però non ha la dignità di vivere come può, ma deve sempre mostrarsi per quello che vorrebbe essere per quello che era, forse é giusto così, forse é un vero italiano dell'era berlusconiana.
Ah, non dimentichiamo che Califfano possiede una villa e se non gli bastano i 10.000 euri che incassa semestralmente dalla Siae, la potrebbe vendere o affittare, no? Considerando che gli operai cassaintegrati son sempre di più e che lo Stato fatica a stare dietro a questo dramma economico, Califfano potrebbe applicare questa mia "ideona", o no?

Vi lascio con la classe di Alda Merini:
"Lui ha percorso mari e monti per conquistarmi
ma io sono un tronco di puro silenzio
e non gli farò vedere il fogliame."

I francesi e i tedeschi non esultano per il nucleare

Ma come, Berlusconi ha sempre detto che all'estero i vari comuni fanno la guerra per avere nel loro territorio una bella centrale nucleare, e poi leggo di proteste, di gente che si corica sui binari per non far passare il treno più radioattivo della storia mondiale?

"Si prevede che saranno decine di migliaia i manifestanti anti-nucleari che protesteranno contro il passaggio del treno domani vicino alla discarica temporanea di Gorleben, nel nord della Germania."

"Uno studio governativo tedesco sui 16 impianti nucleari della Germania afferma che i bambini che abitano a meno di 5 chilometri dai reattori hanno un incremento del 76 per cento del rischio di contrarre una leucemia, mentre un’altra ricerca mostra come la superpotenza atomica Francia abbia un tasso di tumori tiroidei doppio rispetto al resto d’Europa."

Altri link:
Proteste bloccano treno;
L'implosione atomica;

Che ridere, siamo una società così progredita che oltre a produrre rifiuti quando mangiamo, ne produciamo anche quando produciamo energia che ci porta a lavorare per produrre altri rifiuti.
La società dei rifiuti.

7 novembre 2010

Futurismo, no grazie

Uhhh che novità i finiani.

Bellissimo il discorso di oggi sulla legalità, che però vuol dir tutto e niente, infatti a loro la legge Alfano piace e poi se seguiamo la legge gli spinelli son droga, mentre le sigarette, l'alcool, il gioco d'azzardo, la tv, etc., no, mah.I
Un pò meno bella la risposta di un finiano ad un giornalista in cui il primo ha fatto cenno soltanto della produttività.
Cioè, il problema dell'Italia sta nella sua bassa crescita economica, qualcosa non mi torna, siccome se il problema é anche morale tornare agli anni ruggenti (che poi, se guardiamo gli articoli di giornale di anni fa, si é sempre parlato di crisi, perché agli industriali guadagnare 2000 miliardi mentre l'anno prima questi erano 100 in più non va bene, ma poverini bisogna compatirli, sono cresciuti in mezzo ai numeri e non potranno che essere per sempre loro schiavi) non risolve nulla: anni '80 cosa vi dice? A me trash a manetta.

Non c'é scampo alcuno, dobbiamo produrre come forsennati per paura di stare con le mani in mano, perché se ci feriamo non faremo altro che pensare alla nostra inferiorità rispetto agli animali che per vivere devono solo cacciare, siccome loro non sono coscienti di dover morire. Il lavoro alla fine é un qualcosa atto a distrarci da questo evento incombente.
Ma produttività cosa vuol dire? Essenzialmente produrre sempre di più.
E se si deve produrre alla grande, per partito preso, produzione come fine e non come mezzo, quali conseguenze ci saranno? Quelle che già ora conosciamo e cioè la "negazione dell'Eden" oserei dire, infatti tutti quanti noi abitanti del mondo occidentale (l'etico di Occidente é "decadenza") siamo tristi o stressati da mattina a sera e imprigionati nel solito tran-tran, inscatolati ed ingabbiati per essere sempre vicini, o per raggiugnere alla svelta, il posto di lavoro.
Vite dedicate al dio denaro che però rende felici (forse) solo poche persone già ricche.
Poi, per qualche giorno all'anno, tutti a sdraiarsi su una bella spiaggia quando per la maggior parte del loro tempo il loro posto prestabilito da questa società sarà una banale seggiola d'ufficio quando va bene, se non una panchina al parco o perché no, un appartamentinto dentro un box auto!
E' veramente incredibile come non si badi all'inquinamento prodotto da questa società che per fortuna del mondo esiste da circa 200 anni (l'era industriale) e ai tumori da questa generata (ma ciò non viene mai detto, sembra che il cancro sia un qualcosa lanciatoci contro dagli alieni).

Un giovane di Futuro e Libertà, un innocente e speranzoso 20enne, e per questo molto pericoloso perché si illude e ci illude, ha parlato di futurismo inteso come voglia di pensare al futuro. Beh, non é stato un discorso molto originale siccome prende ispirazione dal nome del movimento ora partito e anche perché la parola "futuro" é nella bocca di tutti i politici che cercano voti e prebende, nel presente però, per un futuro luminoso, anzi ricco, come il loro presente.
Mi preme ricordarvi che la corrente artistica del Futurismo era strettamente legata all'industria, e quindi questa frase del giovine futurista ben si lega al politico di cui prima, di cui mi dispiace ma non so il nome e neanche mi interessa, siccome in genere le persone sono tutte uguali e replicano le cose pensate, dette, fatte da altri della generazione precedente e così via all'infinito.

Il maltempo è da comunisti

Come ha giustamente scritto il mio amico Inneres Auge in suo commento nel mio ultimo post, il maltempo é da comunisti. Meglio infatti andare in Campania a godersi la calura, tipo a Pompei dov'é crollata da Casa dei Gladiatori.

Come lessi nel febbraio 2009 dalle pagine del National Geographic, il problema é che c'é una continua lotta contro il naturale disfacimento e purtroppo i fondi sono sempre di meno, quindi quando si restaura una parte, tutte le altre sono lasciate preda degli agenti climatici.
Bondi o non Bondi la questione riguarda tutti i vari governi!

Anche a Roma é tutta una voragine, leggete sul Corriere della Sera, clicca qui

Mica siamo inglesi

Ieri sera ho dovuto ascoltare i titoli del TG1 e come al solito mi son venuti i brividi dallo schifo e dalla vergogna che mi prende al posto di quei "giornalisti".

Perché questo?
Perché come prima notizia han dato, con grande enfasi, le clamorose news sul "caso sarascazzi" (e qua urlo a squarciagola: "Rivogliamo il Caso Scafrogliaaa!"), a seguire l'arrivo del papocchio a Barcelona (tour mondiale, neverending tour!) e solo queste importantissime notizie senza le quali il Paese non va avanti, pure gli alieni si fermano ad ascoltare inginocchiati, s'é parlato del maltempo che ha fatto disastri nel Nord-Est ed in Calabria.

Massì, é giusto così, non trovate che sia banale parlare degli allagamenti e frane? Sempre lì a parlare del tempo..mica siamo inglesi!