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20 novembre 2010

Cartoni su Facebook - Io non ci casco

Nello scorso post ho criticato i pecoroni, ovvero quelli che si adeguano alla massa, e in questo parlo brevemente di una mania scoppiata in questi giorni su Facebook (noto sito dove si sperimentano tecniche di lobotomizzazione di massa), cioè quella di cambiare avatar rimuovendo la foto del proprio volto a favore di un personaggio dei fumetti o cartoni animati.

Questa cosa l'ho brevemente menzionata due giorni fa, ma non ho spiegato bene il motivo.
E' un'iniziativa che serve, così dicono, per sensibilizzarci sui problemi dei bambini nel mondo, perchè grazie ai nostri personaggi preferiti dei cartoni torniamo bambini e dunque..E dunque? Dunque (aridaje) la maggioranza degli utenti di Facebook si è semplicemente adeguata causa "buonismo" alla massa senza realizzare nulla, semplicemente negando il proprio sano individualismo, questo sì che potrebbe portare a scelte sensate e veramente sentite e non fatte per mostrarsi "esseri sociali".
Chi si registra in questi giorni su Facebook, non potendo vedere il volto dei propri contatti, si sentirà preso in giro e non comprenderà l'iniziativa, siccome non campeggia in una nessuna pagina ufficiale del sito, ma era un semplice link, uno dei mille che circolano in poche ore.
Molti sono i contatti che uno si crea su FB senza conoscere realmente le persone, quindi un modo per creare empatia è sicuramente quello di abbinare al nome una foto reale, come quando si è a scuola, quando nei primi giorni dell'a.s. riusciamo a ricordarci i nomi e i cognomi grazie alla memoria visiva.

Antonio Di Pietro non poteva esimersi dal prendere parte a questa simpatica pagliacciata e lo ha fatto col personaggio di Robin Hood, perchè se il governo Berlusconi prende ai poveri per dare ai ricchi, lui vorrebbe fare il contrario. Ha ragione, sono d'accordo con lui, ma travisa il senso di questa "iniziativa benefica" buttandola in politica, infatti oltre a ciò parla dei giovani italiani accomunati a ai disgraziati del Secondo e Terzo Mondo (secondo me i più disperati sono quelli del Secondo Mondo per via del fatto che vivono in posti dove l'industria sta prendendo il sopravvento sull'agricoltura, dove le città si mangiano i villaggi, e dove quindi il PIL cresce portandoli verso il Primo Mondo, ma a discapito della vita) per via del fatto che il nostro governo taglia la spesa pubblica, taglia asili nido, posti letto negli ospedali, finanziamenti alla ricerca, etc.

Secondo voi ciò accade solo in Italia?
Non mi pare, infatti anche i giovani di altre nazioni europee protestano e scendono in piazza contro i tagli decisi dai loro governi, quindi il problema non è Berlusconi, ma la gestione sul lungo periodo della cosa pubblica fatta di sprechi, corruzione, regalie, illiberalità, poca mobilità sociale, leggi contro i lavoratori, menefreghismo verso i pensionati e invalidi, etc.
Non per difendere Berlusconi (anzi..), ma lui è uno dei tanti e se al suo posto ci fosse Di Pietro l'Italia non sarebbe florida come lui asserisce. Se non c'è riuscito Zapatero, potrà riuscirci lui che non ha mai governato?

18 novembre 2010

AHAH Che pecoroni

I "social network" (social?) sono come dei vasi contenenti distrazione a non finire, certo, anche informazione, disinformazione e controinformazione, ma la somma di link e articoli ci riporta appunto alla distrazione perchè ci si comporta come i telespettatori e i lettori dei quotidiani (pensate al cinismo di questo nome, "quotidiani": ogni giorno cioè i big dell'editoria, ma anche gli illusi piccoli editori, vogliono farci stare con un giornale in mano per farci sapere delle beghe politiche, dei bisticci e di qualche disgrazia in giro per il mondo) che non riescono a fare a meno di informarsi pur vivendo ogni giorno però la stessa vita.

L'informazione non è uguale al cambiamento. Meglio avere delle opinioni generali sulla vita e sulla società che dover discutere di ciò che ci viene messo in testa, perchè è sintomo di ignoranza e di subordinazione e perchè poi ci si ritrova a discutere tutti quanti delle stesse cose col difetto di dividerci tramite una divisione più decisa a tavolino che altro.

Il titolo di questo "post" nasce da certe iniziative di pochi, d pochissimi, che prendono piede non si sa come e che molti seguono e seguiranno.
Ultimamente, ad esempio, si è parlato della giornata per rimuovere i "finti amici" su Facebook. Se Facebook è un sito internet famoso in tutto il mondo, creato apposta come tanti altri per stringere amicizia con persone sconosciute, come si può pretendere di avere solo "amici reali"? E che senso avrebbe avere solo "amici veri", se tanto li vedo già nella realtà? In effetti, però, pensando a tutti i vari obblighi (scuola, lavoro, famiglia, compere, etc.), gli amici e gente a cui siamo affezionata la vediamo per poco tempo, quindi è anche normale cercare di stargli "vicino" tramite Internet, sintomo del fatto che questa società con le sue mille distrazioni e impegni alienanti (peggio del computer e di internet) è malata perchè ci lascia poco tempo libero.
Qual è il problema di questa iniziativa? Che l'ha decisa un tipo (non so il nome e se lo sapessi non mi interesserebbe fargli pubblicità) e che molti utenti/utonti di FB ne parlano, la approvano. Se non va vi parlare/chattare con sconosciuti, avevate bisogno, per cancellare i "finti amici", del "via" da parte di uno..sconosciuto?
Più che pecoroni come li potrei chiamare?

Ci sono tante altre iniziative sui social network, come quelle di cambiare l'avatar, cioè la foto che ci rappresenta (tutti a cambiare la foto, via le vostre facce verdastre), come segno di solidarietà verso questo e quello.
Una volta si organizzavano mostre fotografiche per portarci a rappresentare certe disgrazie, ora invece basta cambiare una manciata di pixel (ci si impiega due secondi) per sentirsi parte della disgrazia.
Ovvio che se impiego due secondi a leggere "l'istruzione" e a compiere quell'azione, la mia attezione verso quel dato problema sarà minima e non entrerà nella mia mente.
Ma il vero problema è il fare tutto ciò che viene detto da sconosciuti.
E allora che differenza c'è tra questi internauti e le casalinghe adoratrici di Emilio Fede?

17 novembre 2010

Grande Cota

Ho appreso da un Tg che Cota, neo presidente del Piemonte (spero per poco, ovviamente, siccome ha vinto causa leggerissimo barbatrucco di una lista sua alleata), vuole creare dei bonus per le gite degli scolaretti delle elementari, gite da svolgersi esclusivamente in Piemonte.
Poverini, non vedranno mai il mare, ma sicuramente ci penseranno già i genitori con la seconda o terza casa nell'estrema periferia di Torino, cioè la Liguria.


Bello, peccato che si siano scordati di menzionare il superbonus per le famiglie anche abbienti per mandare i loro figli nelle paritarie cattoliche (16 milioni di Euro la spesa annuale per la Regione Piemonte)..

16 novembre 2010

Scoop su Saviano

Per farsi due risate con la politica e tv nostrana, non c'é niente di meglio che leggere i commenti sul Giornale.it:

"Della rasmissione non posso dire niente perchè la mia tv si rifiuta di farmi vedere i canali RAI, aboliamo il canone per la RAIi e per la carta stampata, non devo contribuire a pagare lo stipendio a chi usa questi mezzi per insultarmi continuamente.
Sicuramente il Saviano è molto ben informato dei fatti, molto probabilmente lui fa parte della mafia o altre cosche, altrimenti non si spiega quello che ha detto e che dice, deve aver partecipato al vertice che lui dice si sia svolto. Ma davvero ha la scorta? Chi la paga?"


Non dire così, che poi Silvio si offende perché non guardi i prodotti Endemol (aaah fazziofabio, sembri Scalfari, Bocca e Saviano che ce l'hanno col Berlusca e poi pubblicano con Mondadori), il Tg1 e Tg2 di suo dominio e tanti altri programmi stupidi e inutili d'intrattenimento per le casalinghe.
E comunque sembra che tu abbia una Tv posseduta, sei fortunata che in questi giorni la Chiesa sta organizzando corsi per avere nuovi esorcisti.
Come mai Saviano ti insulta? Sei una camorrista? Ah no, giusto, lo é lui, ahah
Chi paga la scorta? Gli stessi che pagano lauti stipendi, uffici, auto blu e puttane (o puttani) ai tuoi amici politici. Cioé noi.
PS: "Il" Saviano? Canone per la "carta stampata" (no..sputata)?

Di mio sulla trasmissione che posso dire?
Mi sembra sconclusionata, cioé si passa da un argomento all'altro senza un qualcuno-qualcosa che crei un legame e poi, davvero, l'elenco delle cose, degli ideali e balle varie, non si può sentire. Saviano non é andato a fondo sulla questione dei mafiosi a Nord, di Paolo Rossi non capisco mai nulla di quel che dice e Silvio Orlando s'era travestito da Alessandro Haber.
Sembrano tanti bambini idealisti e illusi, tutti che credono che senza Silvio si vivrà nell'Eden, nel famoso paradiso in Terra. Vedremo se smetteranno di alzarsi alle 7 per andare a rompersi le palle in ufficio o per rompersi le ossa in fabbrica. lo spero per loro (cioé i telespettatori, mica i politici e comici).
E spero che dopo aver lavorato come schiavi per le "feste" di natale in qualche fabbrica o supermercato diventino disillusi.