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17 novembre 2011

Silvio detto il "Che"

Il governo tecnico è un'espropriazione del volere popolare, sta dalla parte degli sfruttatori, San Silvio ritorna, questo l'appello di un letto del Giornale:

"[..]l'attuale governo sarà mera espressione degli interessi delle Banche e della finanza internazionale; un tempo governi siffatti si nominavano nelle repubbliche del Sudamerica allorquando gli interessi dei latifondisti erano messi in discussione da governi di estrazione popolare. Oggi il golpe è stato attuato dal Padre della Patria con il concorso delle gerarchie della Chiesa e della Confindustria, il contributo determinante della miglior sinistra (Bazoli, Prodi, Profumo) e le prestazioni dei soliti cialtroni organizzati da Casini. Con buona pace dei compagni che sono felicissimi di avere oggi il Governo delle Banche".

Io, ovviamente, non nutro alcuna fiducia e ancora meno stima verso i banchieri, economisti e tecnici che riducono tutti quanti in noi in formichine o da far lavorare o da schiacciare per tenere in piedi il bilancio, però, ecco, non mi pare che Silvio fosse nemico degli industriali, dei cattolici, ecc.

Inoltre, le schede elettorali provenienti dall'estero e bruciate dai mafiosi per favorire il PDL ce le siamo scordate? E il "calciomercato" dentro il parlamento per levare la maggioranza al centro-sinistra? ECC. ECC. ECC.
E' un golpe continuo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

dalle mie parti si dice "il bue che disse cornuto all'asino!"