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25 dicembre 2011

L'Espresso saluta Giorgio Bocca


CRONACA. Non capisco le polemiche sul suo razzismo verso il Sud. Giorgio Bocca disse semplicemente che certe zone di Napoli sono inguaribili e con gente orrenda, e quindi? Non è forse vero? La mafia, intesa anche nei comportamenti di chi non appartiene ad associazioni criminali, è comparsa e vive in provincia di Cuneo o nel Meridione? E poi non lo sanno questi "lamentini" che la gente del Nord da sempre guarda con un leggero disprezzo al Sud, pur non essendo una vera forma di razzismo, ma solo una rude forma di snobismo con forse un'aggiunta di un pizzico di invidia perchè non riuscirebbe mai ad ambientarsi nel casino e nelle urla vitali del Sud Italia.

Che poi, mica faceva "distizioni di latitudine" come si può vedere, anzi, leggere, in questo articolo di fine novembre 2011 dove scriveva dell'alluvione di Genova:

"Qual è stata nella recente alluvione di Genova la responsabilità maggiore dei danni? I comportamenti abituali degli uomini in tema di alluvioni. Prima le prepariamo costruendo nelle zone in cui dovrebbero esondare le acque di piena, poi aggraviamo il disastro continuando a vivere nel corso delle alluvioni come se non ci fossero.
[..] Ho conosciuto il comportamento dei miei simili anni fa durante l'inondazione del Polesine. Il
Po era in piena da almeno una settimana, ma nel Polesine nessuno se ne curava.
[..] Chi è scampato a un'alluvione sa bene quali sono le colpe e gli errori fatti dagli uomini. Anni fa feci un viaggio lungo il Po dalla sorgente alla foce. Era chiaro che almeno la metà delle case da Revello in poi sarebbero state allagate. Il disastro predisposto dagli uomini continuava per tutto il corso del fiume: scomparsi i canali di scolo dei boschi, asfaltate tutte le strade, un mantello di cemento attorno alle città, nessun taglio degli alberi cresciuti lungo le rive, una proliferazione di pioppi che non potevano trattenere le acque." 


Poi, certo, dice anche che al Sud in generale quando succedono catastrofi aspettano sempre e solo gli aiuti dallo Stato, ma insomma, non gli si può neppure tanto torto:


"A seguito di altre catastrofi nei paesi arretrati del Sud, come in Irpinia o nel Belice, le conseguenze e i danni si sono protratti per anni. In alcune zone d'Italia progredite gli uomini e le loro organizzazioni reagiscono immediatamente, mentre in altre comincia la lagna dei soccorsi dello Stato che non arrivano."

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