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12 novembre 2011

Il crimine legale nel PIL

Copio e incollo da "feisbius"

"Il criminale non è solamente chi spara. La torta delle colpe è da dividersi partendo da chi fabbrica armi e software per i governi repressivi, alla legittimazione di tali governi e all'indifferenza. Sono tante le persone con le mani sporche di sangue.

La colpa è anche dell'AREA SPA, l' azienda italiana di software che starebbe fornendo al regime siriano di Bashar Assad un capillare sistema di intercettazione del traffico Internet allo scopo di reprimere il dissenso interno. L'odore dei soldi hanno prevalso sul rispetto dei diritti umani. La società italiana, indifferente, spiega che loro stanno solamente rispettando le leggi internazionali.

Infatti, mentre gli Stati Uniti hanno adottato nei confronti di Damasco sanzioni rigide, che consentono l' export verso il Paese di Assad solo di cibo e medicinali, l' Unione Europea (e dunque anche l' Italia) ha preferito un embargo più morbido, impedendo solo la vendita di armi.

“Ogni compagnia che vende tecnologie di sorveglianza al regime di Assad è complice di crimini contro i diritti umani”, ha spiegato un esponente della Foundation for Defense of Democracies.

Parole ancora più dure sono arrivate dalla nota associazione Human Rights Watch, secondo cui “qualcuno deve staccare la spina” (alla partnership tecnologica con la Siria), minacciando di portare il caso davanti al governo italiano e all’Unione Europea

Dalle 14 davanti alla sede dell' azienda a Vizzola Ticino (Varese), c'è un presidio organizzato dalla rete dei dissidenti siriani in Italia.

Ecco la società che rispetta le leggi internazionali, ma se ne frega dei diritti umani:

http://www.area.it/irj/portal/anonymous"

Pro e contro di Mario Monti


Pro:


"Sotto la sua guida la Commissione Europea approfondisce il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando nel 2001 la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell, considerata contraria alle normative antitrust."

"Nel 2004 il governo Berlusconi II decide di non indicarlo per un terzo mandato nella commissione Barroso."

Contro:

"E' presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg."

"Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute. È advisor della Coca Cola Company."

Neutro:

"In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici"

Io so che il segno - ha il potere di modificare il risultato a suo favore anche là dove incontra il segno +, quindi, per me, Mario Monti è scartato.

Condivido in pieno l'articolo, la riflessione, di Alessandro Gilioli (clicca qui) che, dopo essersi posto mille domande sulle sue future azioni, afferma: "E la risposta è sempre la stessa, cioè che al momento non ne sappiamo una mazza, né io né voi, quindi siamo costretti a dire di sì o di no al buio, cioè il contrario della trasparenza, cioè il contrario della democrazia: in nome dell’emergenza economica e della salvezza nazionale."

Senza la Polizia le manifestazioni sono pacifiche

Qualche giorno fa, a Roma, dei ragazzi si sono ritrovati, dopo essersi messi d'accordo tramite Internet, per compiere una sorta di manifestazione e volantinaggio entrambi illegali, cioè senza aver fatto alcuna richiesta e ottenuto quindi alcun permesso.
Risultato? Zero incidenti.

In California, invece, tanto per fare un esempio sulla stupidità delle leggi, dello Stato e dei maiali in divisa, la Polizia ha manganellato dei manifestanti che "illegalmente" avevano espanso la loro protesta al di fuori di una piazza.
E cosa ha urlato un dimostrante? "Era tutto pacifico prima che arrivaste voi"

Il risultato calcolatelo voi, per me è Anarchia 10 - Ordine statale 0


Sempre dalla California, a riprova della stupidità, ottusità, assolutismo e nazismo dello Stato, riporto quest'altra attinente notizia:
c'è stata una sparatoria che ha causato un morto nella zona degli accampamenti dei manifestanti, ma i ragazzi di "Occupy Oakland" negano che i ragazzi coinvolti facciano parte dei dimostranti e difatti negli USA ogni giorno la gente si spara e muore per futili motivi e molto spesso è gentaglia di destra, repubblicani, appartenenti al KKK o altro. Ma il sindaco di questa "ridente" città ne ha approfittato per dare contro a questi "indignados" dicendo: "
Questo incidente e' la prova che 'l'accampamento deve essere smantellato''
Allora, caro mister coglionazzo, smantella tutte le città!

Dopo Silvio, o il primitivismo o nulla cambierà

Mai riporre il "destino" della propria felicità nelle mani di un governante: è ininfluente sul vostro quotidiano, tranne in estremi casi, e sulle vostre conoscenze, amicizie.

Ma quale "Alleluja"!
Non per fare il qualunquista o il disfattista, ma un governo vale l'altro: vi pare che ci sia mai stato un governo in tutto il mondo civilizzato che abbia cambiato in meglio la vita della gente? No. Al massimo aumentava o diminuiva qualche tassa, imprigionava un po' di più o un po' di meno qualcuno che non voleva sottostare alle leggi dello Stato (e la maggior parte degli arrestati son sempre stati dei porazzi, porazzi generati da questa società e dal potere, mica dalla Natura, potere che in modo sempre più sofisticato ci incatena senza farcelo notare come ben ci mostra Foucault in "Sorvegliare e punire"), e, badando ai giorni nostri, in Italia, vi pare che a Sinistra ci sia qualcuno intenzionato a regalare 6 mesi di vacanze all'anno? No, anche i politici di Sinistra prendono lauti emolumenti una volta entrati in Parlamento (ma anche nei Comuni, Province e Regioni) e le vacanze, anzi, la pensione dopo 5 anni anni se la pappano loro. Loro, però, sono bravi a reclamare il "lavoro per tutti", tanto non saranno di certo loro quelli che consegneranno giornali di notte sotto la neve o che entreranno in qualche miniera infinita o che cadranno da qualche impalcatura. Anch'essi vogliono perpetuare questo sistema che nasce e continua a vivere con le sembianze di un genocidio infinito ma silenzioso perchè le svariate morti vengono spalmate su anni e anni e perchè queste morti avvengono per incidenti, non ad opera di qualche esercito.

Primitivismo is the way. Wild is the wind.

11 novembre 2011

Altro che il concerto della Pausini di stasera


In risposta a quelli di Italia 1 che ci propongono i soliti nomi che cancellano ogni altro nome e ogni fantasia




Volete ridere?

"Adoro!
Si sente un'evoluzione nel sound, un salto di qualità... Ma del resto sappiamo bene che Laura lavora sempre tantissimo per migliorarsi e regalarci ogni volta un album più bello, non si considera mai arrivata e rimane umile!
Le canzoni sembrano davvero meravigliose, non vedo l'ora di sentire l'album intero! Mi sono già innamorata di Bastava... <3
Bentornata Laura!!"

Gli idioti del calendario

Quanto fiato e quanto inchiostro è stato sprecato, e anche quanta memoria digitale, per la questione della data odierna (11-11-11, che poi in realtà sarebbe 11-11-2011)!

La data è una convenzione, in questo caso religiosa e per nulla perfetta, infatti secondo alcuni studiosi si dovrebbe tornare indietro di 4 anni per imprecisioni legate alla data di nascita di Gesù detto il Cristo.
La Terra, però, non ha mica 2011 anni, quindi solo un credente cristiano può soffermarsi su questo anno e sulla data odierna, che poi non si capisce perchè se un numero si ripete dovrebbe accadere qualcosa di particolare. Poniamo che esistano dei, anime vaganti, satanassi; perchè mai dovrebbero reagire di fronte a dei numeri? Mica sono sostante che scatenano allergie :)
Il giorno e il mese, poi, altre convenzioni. L'anno potrebbe benissimo iniziare verso la fine di marzo quando rinasce la vita naturale o in qualsiasi altro giorno, l'importante è sapere (o anche solo accorgersi) che la ruota gira e che per compiere questo moto impiega 365 giorni.

Espertoni del numero si dilettano a fare dietrologie, credenti ma materialisti coi piedi ben piantati per terra, la testa sui numeri e cose della vita quotidiana e la pancia piena, si scatenano con il loro armamentario atto a scardinare il malocchio del numero palindromo, ecc.

Sintesi sulla civiltà


Nella logica dell’addomesticamento si sono chiusi gli animali nei recinti, i vegetali nelle serre e gli umani nella città.

John Zerzan

10 novembre 2011

Michel Foucault sul docile assoggettamento


Terzo post su Michel Foucault (il primo
qui e il secondo qui):

"I corpi docili"

"..in ogni società il corpo viene preso all'interno di poteri molto rigidi, che gli impongono costrizioni, divieti ed obblighi. Ma ci sono novità in queste tecniche. Prima di tutto la scala del controllo: non si tratta di intervenire sul corpo in massa, all'ingrosso, come fosse un'unità indissociabile, ma di lavorarlo nel dettaglio; di esercitare su di esso una coercizione a lungo mantenuta, di assicurare delle prese al livello stesso della meccanica - movimenti, gesti, attitudini, rapidità: potere infinitesimale sul corpo attivo.
Poi, l'oggetto del controllo: non più gli elementi significanti della condotta o del linguaggio del corpo, ma l'economia, l'efficacia dei movimenti, la loro organizzazione interna. La costrizione verte sulle forze piuttosto che sui segni; la sola cerimonia veramente importante è quella dell'esercizio.
Infine, la modalità: essa implica una coercizione ininterrotta, costante, che vaglia sui processi dell'attività piuttosto che sul suo risultato e si esercita secondo una codificazione che suddivide in rigidi settori il tempo, lo spazio, i movimenti.
Metodi che permettono il controllo minuzioso delle operazioni del corpo, che assicurano l'assoggettamento costante delle sue forze ed impongono loro un rapporto di docilità-utilità: è questo ciò che possiamo chiamare le discipline.

Molti dei procedimenti disciplinari esistevano da lungo tempo - nei conventi, negli eserciti, nelle manifatture anche. Ma le discipline divennero nel corso del secolo XVII e XVIII formule generali di dominazione. Diverse dalla schiavitù poichè non si fondano su un rapporto di appropriazione dei corpi; è la stessa eleganza della disciplina a dispensarla da quel rapporto costoso e violento, ottenendo effetti di utilità almeno altrettanto grandi. Diverse anche dalla domesticità, che è un rapporto di dominazione costante, globale, massiccio, non analitico, illimitato e stabilito sotto la forma della volontà singola del padrone, del suo capriccio. Diverse dal vassallaggio che è un rapporto di sottomissione altamente codificato, ma lontano, e che verte meno sulle operazioni del corpo che non sui prodotti del lavoro e sugli emblemi rituali della sottomissione. Diverse anche dall'ascetismo e dalle discipline di tipo monastico, che hanno la funzione di assicurare delle rinunce piuttosto che delle maggiorazioni di utilità che, se implicano l'obbedienza ad altri, non hanno come fine principale un aumento della signoria di ogni individuo sul proprio corpo.
Il momento storico delle discipline, è il momento in cui nasce un'arte del corpo umano, che non mira solamente all'accrescersi delle sue abilità, e neppure all'appesantirsi della sua soggezione, ma alla foramzione d'un rapporto che, nello stesso meccanismo, lo rende tanto più obbediente quanto più è utile, e inversamente.

Prende forma allora, una politica di coercizioni che sono un lavoro sul corpo, una manipolazione calcolata dei suoi elementi, dei suoi gesti, dei suoi comportamenti. Il corpo umano entra in un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone. Una anatomia politica, che è anche una meccanica del potere, va nascendo. Essa definisce come si può far presa sui corpi degli altri non semplicemente perchè facciano ciò che il potere desidera, ma perchè operino come esso vuole, con le tecniche e secondo la rapidità e l'efficacia che esso determina.

La disciplina fabbrica così corpi sottomessi ed esercitati, corpi docili.
[..] Se lo sfruttamento economico separa la forza dal prodotto del lavoro (non c'è più bisogno della frusta, ndb), diciamo che la coercizione disciplinare stabilisce nel corpo un legame di costrizione tra una attitudine maggiorata ed una dominazione accresciuta."

Capitalismo e consumismo: vogliono starci tutto dentro

L'ho già scritto molte volte, ma continuo a ripeterlo e solo per il bene della gente che ho criticato e che mi appresto a criticare di nuovo.

Chi protesta, siano essi indignados contro la finanza o gente comune solitamente silenziosa, lo fa non perchè è diversa da chi ci comanda (datori di lavori, politici, banchieri, ecc.), ma perchè vuole continuare a fare parte di questa società, quindi è uguale a questi potenti che badano la loro vita sulla quantità e sul prelievo forza di energia e vita altrui per soddisfare questo loro desiderio anti-vita.

Tra l'altro, questi che si lamentano, non si rendono conto che, pur avendo uno stipendio, sono costretti a tirare la cinghia per il semplice fatto che o sono schiavi della moda sia vestiaria che tecnologica, o sono schiavi in tutto e le loro case sono simili a dei grandi magazzini dove la roba arriva dopo svariati viaggi in automobile.

Nessuno arriva a comprendere che oggi, rispetto a 10-15-20 anni fa, l'uomo medio ha molte più occasioni di spendere denaro perchè c'è molta più roba. Sento parlare in giro del bisogno di produrre di più o della bellezza dei nuovi aggeggi come l'I-Phone, neanche fossero sorgenti d'acqua pura che non fa invecchiare, ma dai! Se si produce di più, la gente dovrà sprecare più tempo per lavorare, spendere e consumare (e magari andare all'ospedale causa lavoro e trasporto casa-lavoro); se ci si emoziona per un telefono, è perchè i rapporti umani diretti sono finiti, sono crollati sulla tecnologia che li doveva esaltare, sono stati annichiliti, quindi la felicità dettata dal tatto su quel materiale, finisce presto perchè la controparte (il telefono o altro) non sorride mica..

Tutti delle formichine che perpetuano il sistema, inconsci delle problematiche scaturite dalle fisse dinamiche che si rigenerano col passare delle generazioni, sicuramente perchè si viene allevati guardando solo i lati positivi, se così possiamo chiamarli: luci, giochi, velocità, quantità.


9 novembre 2011

WWF: In Liguria disastro annunciato


Ecco la lettera del WWF sul disastro ligure (intanto vi invito a firmare la petizione per salvare un'oasi ligure preziosa per gli uccelli acquatici migratori, ma anche per noi a cui piace ammirarli: http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-l-oasi-del-nervia-a-ventimiglia-im/5404)
:

"Mentre non si arresta la conta dei morti e dei danni per i recenti fatti alluvionali del 25 ottobre, rivolgiamo 4 domande alla Giunta e al Consiglio Regionale della Liguria:

1) La Giunta Regionale ha appena depositato il disegno di legge n. 177 che intende istituire il regime del “silenzio-assenso” per i permessi di costruire.

http://iterc.regione.liguria.it/VisSintesi.asp?comando=Ricerca&modalita=Scheda&AnnoProc=2011&NumProc=814


in esame il 4 novembre alla VI Commissione Consiliare della Regione Liguria.

Si intende accantonare questa scelta scellerata che attenuerebbe i controlli preventivi sui nuovi volumi da edificare ?

2) Il regolamento regionale 3/2011 proposto dalla giunta ed approvato dal Consiglio regionale il 20 luglio scorso ammette possibili deroghe per costruire nei centri abitati a 3 metri dai corsi d’acqua, (5 metri fuori dai centri urbani) anziché 10 metri come prevede di norma il Regio Decreto 523 del 1904; si intende o no elevare questo paramentro per le distanze di sicurezza ?

3) Si intende o no abrogare la variante normativa al piano del Parco di Montemarcello-Magra, approvata a fine estate 2010, che consentirebbe la speculazione immobiliare di Marinella, in aree colpite dalla recente alluvione ?

4) Come si esprimerà la Regione sui progetti dell’outlet di Brugnato , alla luce dei recenti tragici fatti ?

Nel frattempo, nella pubblica amministrazione, la mano destra continua a non sapere cosa fa la mano sinistra. Da alcune settimanale a Rossiglione (GE), vicino al confine con Molare (AL) la Presidenza del Consiglio, attraverso il Provveditorato delle Opere Pubbliche del Piemonte, sta spendendo 206.000 euro per la costruzione, in un’area boschiva completamente disabitata, di un terrapieno a difesa di una diga abbandonata e dimenticata da 76 anni (con bacino secco !):

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Molare

ci riferiamo alla diga principale dell’ex invaso di Ortiglieto, luogo di una tragica alluvione nel 1935. La differenza è che ora l’invaso non esiste più, e si sta buttando denaro pubblico per proteggere una diga abbandonata che sorge sul vecchio tracciato dell’Orba, ora asciutto, perchè il torrente scorre con un altro percorso.

Si pensi che i lavori vengono affettuato in adempimento ad un decreto-legge del 2004 per lavori “urgenti” di protezione delle dighe, e ad un’ordinanza di Belusconi Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi, 1 giugno 2005, n. 3437 riguardante gli “Interventi urgenti di protezione civile per la messa in sicurezza delle grandi dighe delle regioni Liguria, Marche e Lazio”.

http://www.altalex.com/index.php?idnot=7080

http://archivio.ambiente.it/impresa/legislazione/leggi/2005/ordinanza3437-2005.htm


Una spesa assurda e inutile, per difendere lo scheletrone abbandonato della diga dalla possibile erosione del Rio Brigne (un ruscelletto), che scorre parallelo a qualche decina di metri di distanza, mentre non si sa dove sbattere la testa per coprire i danni dell’alluvione nello Spezzino e in Lunigiana."

Renzi il berlusconino


Renzi ha fatto un'inutile convention da egocentrico attorniato da berluscones d.o.c. (come potete ben leggere qui: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/03/renzinvest/168096/) e nulla avviene per caso, infatti la sua famiglia ha un non so che di Berlusconi:


(fonte: unioneinquilini)
"Matteo Renzi è figlio di Tiziano Renzi, ex parlamentare della DC e gran
signore della Margherita e della Massoneria in Toscana. Il feudo
incontrastato della famiglia Renzi è il Valdarno, dal quale si stanno
allargando a macchia d'olio. Il padre di Matteo controlla dalla metà degli
anni '90 la distribuzione di giornali e di pubblicità in Toscana. Questo,
unito agli affari con la Baldassini-Tognozzi, la società un po' edile e un
po' finanziaria che controlla tutti gli appalti della Regione, spiega
l'ascesa di Matteo Renzi."

E dall'ultimo articolo di Travaglio (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/05/caro-travaglio-la-mia-vita-tutta-unaltra-cosa/168590/) mi preme copincollare questo pezzetto:

"Nel ’ 94 Gori “interruppe i rapporti con B.”, tranne il 28 del mese, quando ritirava lo stipendio. Nel ’ 95 però rivendica di essere stato “in prima linea nella campagna contro i referendum che avrebbero strozzato” e addirittura “ucciso Mediaset”. Chi invece pensava che quei referendum fossero finalizzati al rispetto della sentenza della Corte costituzionale del ‘ 94 che imponeva a Fininvest di ridurre il numero di reti in base a un principio antitrust vigente in tutte le democrazie occidentali, si vergogni e arrossisca. Chissà che ne pensa Renzi, in proposito."

Spero che la domanda finale su Renzi sia retorica, eheh

Il Parlamento ha votato contro il vitalizio


Scherzo, ha votato bello compatto contro la richiesta di abrogazione del vitalizio (pensione dopo 5 anni di attività in Parlamento):




Crescito e sviluppo

Ma a me che me ne frega della "crescita e sviluppo" (economica ed economico, ca va sans dire)?

Non abbiamo già troppi problemi con rifiuti, inquinamento per terra, nell'acqua e nell'aria e col cemento selvaggio?

Occidentalization fuck off!!!

8 novembre 2011

Asma+Karabigneri=Morte


Allucinante, un innocente senegalese malato d'asma, che finì in cella non perchè commise un reato, ma soltanto perchè privo del permesso di soggiorno (e sono molti quelli finiti dietro le sbarre perchè appena scaduto), morì proprio nel luogo dov'era recluso, ovvero una caserma bresciana.

"Per fortuna" non per botte, ma per omissione di soccorso!

Già, in questi giorni ci sono dei carabinieri che cercano di aiutare le popolazioni colpite dai nubigrafi (per fortuna senza carabina, eheh), ma non riescono o non vogliono aiutare chi sta nelle loro caserme.
Ottimo!
W l'Italia, W gli Stati, W la gerarchia, gli ordini, le leggi immonde, le violenze sui nascosti sempre nascoste, mai punite, W il silenzio su questi fatti, W il Patriarcato in pratica..


Caro Saidou Gadiaga, ti ricorderemo e ti useremo come prova dello schifo che fa questo sistema!
Il suo caso è ancora più allucinante e orwelliano leggendo ciò: "È l'11 dicembre. Gadiaga viene arrestato dai carabinieri perché sprovvisto del permesso di soggiorno e già raggiunto da provvedimento di espulsione. Se lo avessero fermato tredici giorni dopo - quando anche l'Italia recepisce la normativa europea sui rimpatri che annulla il reato di inottemperanza al provvedimento di espulsione - le manette non sarebbero scattate." "Il consolato del Senegal, da parte sua, promette che andrà fino in fondo per chiedere che sia fatta chiarezza."

Pensate che secondo i dati ufficiali solo 1/3 dei morti in (di) carcere sono dei suicidi. E i 2/3? ? ?

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/11/08/news/ecco_come_hanno_lasciato_morire_saidou_in_video_l_agonia_in_caserma_del_senegalese-24625620/

http://occhioclinico.blogspot.com/2011/11/saidou-nichi-carlo-e-gli-altri.html

Con Moggi anche Della Valle


Anche i Della Valle sono stati condannati per "Calciopoli" (link), anche il Diego D..V che con Montezemolo voleva risolevvare l'Italia in nome della laboriosità ed onestà pregna di redistribuzione e giustizia sociale!

Il sottotitolo del mio blog ha proprio ragione: "Il più simpatico è una carogna!"

Mr.B se ne va, i nostri problemi restano



Berlusconi promette che si dimetterà previa (o Povia?) approvazione della "Legge di stabilità".
Questo è ciò che risulta al termine del suo incontro con Napolitano.
Sarà vero o la sua ennesima promessa?

Dal sito della Presidenza della Repubblica:

"Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente del Consiglio, Berlusconi

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa sera in Quirinale il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, accompagnato dal Sottosegretario dott. Gianni Letta. All'incontro ha partecipato il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Consigliere Donato Marra. Il Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla Camera ; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea. Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione.

Roma, 8 novembre 2011"

Che da questa decisione ne giovino sia le Borse che il morale degli italiani è un fatto certo, così com'è anche certo, però, che i nostri problemi quotidiani che perdurano per vite intere non si risolveranno. Infatti non è cambiando un capo di Governo che i prezzi delle case scenderanno, che non ci saranno più datori di lavoro "mafiosi" e non lavoraremo un mese per stare in vacanza 11.
Insomma, il sistema sarà sempre uguale, la gente continuerà a deprimersi e ad ammazzarsi per futilità (anche per colpa di illusioni create in questo tipo di mondo).

Prima ho postato la lettera di Veltroni al Corriere della Sera sui misteri italiani e, come avrete sicuramente già potuto capire, il potere anche senza Silvio è sempre un satanasso che dona al nostro Paese, a tutti i Paesi, un velo nero di terrore!
Ed è bene ricordare che in ogni epoca, dopo aver eliminato un dittatore e aver cercato di cambiare il sistema, è tornato il potere oppressivo. Lo dico così, giusto per smorzare i facili entusiasmi.

La lettera di Walter sui misteri italiani


"Caro direttore, io so che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non sono stati uccisi solo dalla mafia. Io so che lo Stato, o pezzi di esso, ha collaborato, coperto, deviato. Io so che l’attentato dell’Addaura fu organizzato da «menti raffinatissime», che volevano togliere di mezzo quel magistrato scomodo per tutti. Io so che qualcuno mandò lì, per salvare Falcone, due ragazzi, due agenti dei servizi leali allo Stato. Si chiamavano Antonino Agostino e Emanuele Piazza. Io so che non è stata solo la mafia ad ucciderli, l’uno massacrato con sua moglie e l’altro sciolto nell’acido, nelle campagne di Capaci. Io so che Scarantino ed altri si sono accusati di aver assassinato Borsellino e che per questo hanno fatto quasi venti anni di carcere. Ma non è vero, non sono stati loro. Io so che pezzi dello Stato hanno costruito una falsa verità sull’assassinio di Borsellino e che hanno guidato i falsi pentiti nelle loro bugie. Perché?

Io so che Giuseppe Gullotta, muratore di Alcamo, è stato per venti anni in carcere innocente accusato di aver ucciso due carabinieri nel gennaio del 1976. Quei due ragazzi, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, probabilmente avevano visto, durante un controllo, qualcosa che non dovevano: un furgone pieno di armi e di combattenti della Gladio di Trapani. Io so che Peppino Impastato si era occupato di quella storia e aveva scritto di «Un depistaggio per coprire alcuni settori pericolosi e nascosti a livello istituzionale». E che fu ucciso, allestendo la messa in scena di un suicidio, proprio il giorno in cui Moro fu assassinato.
Io so che gli attentati del ‘93 non furono ideati dalla mafia. Qualcuno ha indirizzato gli esecutori ai siti del patrimonio culturale, qualcuno ha indicato il momento in cui cominciare la strategia delle stragi e qualcuno ha indicato quando finire. In mezzo, il cambiamento politico del Paese.
Io so che la Banda della Magliana, le mafie, terroristi di destra e di sinistra sono stati anche agenzie di pompe funebri violente per disegni orditi da poteri occulti, massonerie deviate, ambienti economici, pezzi di Stato infedeli. Ci si scambiava morti e potere, consapevoli di farlo. C’era chi sparava per il comunismo o per il fascismo. Ma c’era anche chi trafficava con la camorra o la ‘ndrangheta, in nome del proletariato o del corporativismo. Io so che Renatino De Pedis non è sepolto per caso nella Basilica di Sant’Apollinare e che questo scandalo si protrae tra ipocrisie e reticenze. E so che killer della Banda della Magliana andarono a Milano per sparare al vicepresidente del Banco Ambrosiano e che assassini della mafia uccisero a Roma Mino Pecorelli. Perché? Cosa interessava a quelle organizzazioni di quelle due persone?
Io so che è assai probabile che il generale Dalla Chiesa sia stato mandato in Sicilia per farlo uccidere e perché sembrasse che la mafia fosse l’unica responsabile. So che quella notte qualcuno in cerca di carte — quelle del memoriale di Moro? — aprì la sua cassaforte in Prefettura. Forse le stesse mani che mentre ancora via d’Amelio bruciava ebbero la freddezza di prelevare dalla borsa di Paolo Borsellino la sua agenda rossa.
Io so che Andreotti e Gelli e molti altri sanno. Io so che ci sono assassini in giro, ci sono stragisti liberi, ci sono mandanti che ancora condizionano il Paese. Io so che il potere in Italia, è più opaco che altrove. Leonardo Sciascia diceva che nel nostro Paese «Il potere è altrove», non nei governi, non nel Parlamento.
So, per la breve esperienza di due anni che ho avuto al governo, che non ci sono cassetti da aprire che non siano già stati svuotati. So che a chi governa, e lo accetta, è richiesta una cieca continuità. Che Ustica rimanga un cedimento strutturale e la morte di Calvi un suicidio. Perché solo così quel grumo di interessi opaco potrà continuare a dominare condizionando con la violenza, come sempre è stato, il destino politico del Paese. E la mafia, che è potere prima che armi e sangue, potrà estendere ulteriormente il suo dominio sul Paese.
Perché è questo che sta avvenendo, nel totale disinteresse. La recessione aiuta chi ha liquidità, la debolezza del potere aiuta chi ha forza di intimidazione. È così che le mafie stanno conquistando pezzi di Paese, specie al Nord e nei litorali, e che comprano politici e funzionari. E si impadroniscono di aziende alle quali forniscono, a tassi di usura, credito che le banche negano. L’Italia, questo Paese meraviglioso e sfortunato, ha bisogno di ritrovarsi e di colmare i buchi neri della sua storia recente. Ha bisogno certo, subito, di nuovi governi. Ma all’Italia serve qualcosa di più. Ora, più che mai. Serve una ambizione grande, la voglia di fare pulizia, di sfidare conservatorismi radicati e poteri immortali. Di restituire alla democrazia tutta la sua bellezza: decisione, partecipazione, controllo, trasparenza. È rischioso spezzare questa nera continuità, come sappiamo pensando a Moro, a Falcone, a Borsellino, a Pio La Torre, a Giorgio Ambrosoli. È rischioso, ma non più rinviabile.
Io so, aveva scritto su questo giornale un grande intellettuale italiano, molti anni fa. Parlava di Piazza Fontana, dell’Italicus e di Piazza della Loggia. È stato ucciso. Io so che non è stato solo Pino Pelosi."

Il Corriere della Sera 07.11.11

Grazie a Craw di Finanzaonline

Qui, invece quella di Pasolini.

7 novembre 2011

Le alluvioni fanno girare l'economia

La penisola sta ricevendo una grande dose di acqua piovana da svariati giorni.
Gravi le condizioni di strade (frane e ponti spiezzati in due), case (ricolme di fango) e di tantissime famiglie in particolar modo a Genova, nelle Cinque Terre, nel napoletano e nel torinese (Val Pellice e Val Chisone).

Di certo l'intensità delle precipitazioni è stata ed è tutt'ora notevole come anche nei passati autunni e a catastrofe terminata, le varie comunità contano i danni e cercano di sistemare le cose affinchè gli anni seguenti siano meno dolorosi, eppure tutto ricapita uguale. Perchè? Perchè purtroppo molti lavori vedono di mezzo il cemento, molti fiumi e torrenti subiscono aggressioni definiti invece lavori di manutenzione, ma il cemento se inizialmente argina bene, poi fa scorrere velocissima l'acqua, non ci vuole tanto a capirlo.

Di sicuro le catastrofi sono un grande volano per l'economia: lavori inutili e dannosi prima e lavori per ricostruire dopo. "E il Pil s'impennaaa!"

Nuovo banner



Cari amici, passanti, parenti serpenti e berluscones uniti, ecco il mio nuovo banner:

6 novembre 2011

I costi del G20


L'ex prof e scrittore Serafino Massoni ci legge e commenta i costi del G20:




Foucault e l'istruzione che ci sorveglia e ci rende utili al sistema


Pochi giorni fa trascrissi in questo post, una breve parte di testo tratta dal libro "Sorvegliare e punire" di Michel Foucault.

Continuo qui con questo libro, trascrivendo una parte dedicata all'istruzione:

"Nei collegi dei gesuiti troviamo di nuovo un'organizzazione insieme binaria e massiva. Le classi, che potevano contare fino a due o trecento allievi, erano divise in gruppi di dieci; ciascuno di questi gruppo con un suo decurione, era assegnato ad un campo, il romano o il cartaginese; ad ogni decuria corrispondeva una decuria avversaria. La forma generale era quella della guerra e della rivalità, il lavoro, l'apprendimento, la classificazione venivano effettuati sotto forma di torneo, attraverso l'affrontarsi di due eserciti; la prestazione di ogni allievo era inscritta in quel duello generale e assicurava, da parte sua, la vittoria o le disfatte di un campo. Gli allievi si vedevano assegnare un posto che corrispondeva alla funzione di ciascuno ed al suo valore di combattente nel gruppo unitario della sua decuria.
Si può notare che questa commedia romana permetteva di legare agli esercizi binari della rivalità, una disposizione spaziale inspirata alla legione, con rango, gerarchia, sorveglianza piramidale. Non bisogna dimenticare che, in linea generale, il modello romana, all'epoca dei Lumi, giocò un doppio ruolo: sotto il suo aspetto repubblicano, era l'istituzione stessa della libertà, sotto il suo aspetto militare, lo schema ideale della disciplina. [..] Ciò che vi era di strettamente disciplinare nella favola antica che si giocava in permanenza nei collegi gesuiti, prevalse su ciò che vi era di torneo e di guerra mimata.

Poco a poco - ma soprattutto dopo il 1762 - lo spazio scolare si dispiega; la classe diviene omogenea e non è più composta che da elementi individuali che vengono a disporsi gli uni accanto agli altri sotto lo sguardo del maestro. Il rango, nel secolo XVIII, comincia a definire la grande forma di ripartizione degli individui nell'ordine scolare: file di allievi nella classe, nei corridoi, nei corsi; rango attribuito a ciascuono a proposito di ogni compito e di ogni prova; rango che ciascuno ottiene di settimana in settimana, di mese in mese, di anno in anno; allineamento delle classi d'età, le une di seguito alle altre; successione delle materie insegnate, dei problemi trattati secondo un ordine di difficoltà crescente. E in questo insieme di allineamento obbligatorio, ogni allievo, secondo l'età, le prestazioni, la condotta, occupa ora un rango, ora un altro; egli si sposta senza posa su una serie di caselle - le une, ideali, segnano una gerarchia del sapere o delle capacità, le altre aventi lo scopo di tradurre materialmente nello spazio della classe o del collegio la ripartizione dei valori o dei meriti. Moto perpetuo in cui gli individui si sostituiscono gli uni agli altri, in uno spazio scandito
da intervalli allienati.
L'organizzazione di uno spazio seriale fu una delle grandi mutazioni tecniche dell'insegnamento elementare. Esso permise di superare il sistema tradizionale (un allievo che lavora qualche minuto col maestro, mentre il gruppo confuso di quelli che attendono rimane in ozio). Assegnati dei posti individuali, rese possibile il controllo di ciascuno ed il lavoro simultaneo di tutti; organizzò una nuova economia dei tempi dell'apprendimento; fece funzionare lo spazio scolare come una macchina per apprendere ma anche per sorvegliare, gerarchizzare, ricompensare. [..]

Le discipline, organizzando le celle, i posti, i ranghi, fabbricano spazi complessi: architettonici, funzionali e gerarchici nello stesso tempo. Sono spazzi che assicurano la fissazione e permettono la circolazione; ritagliano segmenti individuali e stabiliscono legami operativi; segnano dei posti e indicano dei valori; garantiscono l'obbedienza degli individui, ma anche una migliore economia del tempo e dei gesti. Sono spazi misti: reali perchè determinano la disposizione delle costruzioni, delle sale, dell'arredamento, ma ideali poichè su queste sistemazioni si proiettano caratterizzazioni, stime, gerarchie. La prima fra le grandi operazioni della disciplina è dunque la costituzione di quadri viventi che trasformano le moltitudini confuse, inutili o pericolose in molteplicità ordinate. La costituzione di quadri è stata uno dei grandi problemi della tecnologia scientifica, politica ed economica del secolo XVIII: sistemare orti botanici e giardini zoologici, e costruire nello stesso tempo, un quadro economico che possa valere come principio di arricchimento; ispezionare gli uomini, constatare la loro presenza e la loro assenza, e costruire un registro generale e permanente delle forze armate; ripartire gli ammalati, separare gli uni dagli altri, dividere con cura lo spazio ospedaliero e fare una classificazione sistematica delle malattie. [--] Il quadro è insieme una tecnica di potere ed un procedimento di sapere. Si tratta di organizzare il multiplo, di darsi uno strumento per percorrerlo e padroneggiarlo; si tratta di imporgli un ordine. [..]

Il quadro nell'ordine dell'economia permette la misura delle quantità e l'analisi dei movimenti. Sotto la forma della tassonomia ha la funzione di caratterizzare, quindi di ridurre le singolarità individuali, e di costituire delle classi. Ma sotto la forma della ripartizione disciplinare, la messa in quadro ha, al contrario, la funzione di trattare la molteplicità in se stessa, di distribuirla e di ricavarne il maggior effetto possibile. Mentre la tassonomia naturale si situa sull'asse che va dal carattere alla categoria, la tattica disciplinare si situa sull'asse che lega il singolare al multiplo. Essa permette insieme la caratterizzazione dell'individuo come individuo, e l'ordinazione di una data molteplicità. E' la condizione prima per il controllo e l'uso di un insieme di elementi distinti: la base per una microfisica del potere che potremmo chiamare cellulare."



Volendo di più, si diventa poveri

Berlusconi ha ragione: i ristoranti e gli aerei sono pieni.

Pensate a voi stessi, ai vostri genitori, amici e parenti: vivono dentro una casetta con ogni comfort o sotto i ponti? Si alzano, alla mattina, per lavorare in cambio di un bel mazzo di soldi (e vaffanculo a chi dice che 1.200 nEuri sono pochi, ma soprattutto vaffanculo a chi bada solo ai soldi, per i quali la gente fa qualsiasi tipo di lavoro in barba alla propria morale e attitudine divenendo sua schiava) o in cambio di un tozzo di pane col quale non potrebbero certo comprare tutto ciò che hanno, cioè la prima casa, la seconda casa, due automobili, un garage, vacanze a natale, pasqua e in estate, un telefonino per ogni membro della casa spendendo a testa, magari, 50 euro al mese, connessione internet, due-tre computer, quattro tv di cui almeno una nuova al plasma, abbonamento a Sky, uscite notturne ogni venerdì e sabato sera per i figli, abbonamento allo stadio, abiti-scarpe-borse-trucchi-parrucchiere per le donne ogni mese, ecc.

Quando vedrò la gente vestita di stracci, puzzolente, con gli occhi rossi, la gobba e altro, allora accetterò le lamentele da parte di chi ora continua ad avere un bel conto in banca col quale, appunto, può permettersi vacanze in posti esotici, prendere ogni giorno un bel po' di benzina tramite la quale sgasare impunemente e magari andare anche a puttane (9 milioni di italiani, in larga parte fedeli maritini che dicono "ti amo" alla moglie mentre fanno sesso e che si sono sposati in chiesa giurando eterna fedeltà-anche sessuale, dato che il matrimonio si fonda sulla privatizzazione del sesso proprio e altrui-, ci vanno).

La maggioranza delle persone, che basa il proprio benessere non sulla salute e sulla felicità data dall'ambiente in cui si vive e/o dai rapporti interpersonali, sta ancora troppo bene, economicamente parlando, per poter affermare di vivere in tempo di crisi economica. Questa gente è uguale ai manager che vorrebbe che i profitti innaturalmente continuassero a salire per sempre.

Se questa maggioranza silenziosa (a parte i rutti dati dalla pancia piena e il rombo dei motori puzzolenti) si sente povera, è solo perchè ha sempre vissuto nello stesso modo, non può fare paragoni con la povertà vera, anche perchè non li immagina o se la vede, se la ri-conosce, li reputa cosa estrema e allora non relativizza col mondo nella sua totalità, ma solo con la propria fetta di mondo.
Per questa massa di persone che, pur credendo di essere felici in mezzo alla roba (che hanno in casa e che c'è per le incasinate strade), continua a lamentarsi senza modificare il "proprio" stile di vita (proprio tra virgolette, dato che semplicemente fa ciò che a cui si viene portati a fare: in città non puoi non andare al supermercato, ristorante, discoteca, negozi di abbigliamento, ecc., insomma, non puoi non spendere, altrimenti che cittadino sei?), essere poveri significa non poter mandare al macero il proprio telefonino "vecchio" di 12 mesi..


E comunque sono gli stessi che si lamentavano già 5 anni fa, 10 anni fa, 20 anni fa, 30 anni fa.
Sempre a lamentarsi!

Alcuni aforismi di Cicerone che possono tornarvi utili:

"Non essere avidi è una ricchezza, non avere la smania di comprare è una rendita."

"Ogni persona si lamenta, specialmente della sorte propria."

"Ogni uomo può dire quante oche o quante pecore possiede, ma non quanti amici."