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10 febbraio 2012

Il tempio dell'eleganza

Il tempio dell'eleganza, ha questa dote solo apparentemente.

Sto parlando della Scala di Milano e delle sue ballerine.
Tutti, guardando dei balletti, pensano a quanto noi esserini umani siamo così bravi, belli, armoniosi, sinuosi, leggeri, leggiadri, insomma, gli animali più belli e più bravi, ovviamente quando ci impegnamo, proprio come fanno le ballerine.

Ma, queste ballerine, esagerano troppo e fanno a gara a chi mangia di meno. E dov'è l'armonia?
Ma, queste ballerine, subiscono pressioni psicologiche infinite da parte delle maestre che le criticano per ogni inezia. E dov'è l'armonia?

Se l'armonia risiede solo nello spettacolo finale, solo alla fine, e non parte dal principio, da quando ciò una bambina si infila le scarpette e tutto il resto, cosa ce ne facciamo?
E' un inganno che è proprio di buona parte dell'arte dove si è fissati con la bellezza. Fa niente se non si mostra invece la brutalità con cui certe tecniche son state insegnate.

Torniamo alle caverne. Marchionne senza più golfino.

Senza Monti si torna alle caverne, afferma Marchionne.

Sarà vero? Io non lo so.

So soltanto che tornando nelle caverne, gli attuali uomini di potere non avrebbero più gli strumenti per dominare le masse e il mondo. Non puoi certo avere migliaia di persone che lavorano per te solo brandendo una clava.
Sinceramente non ci vedo nulla di male se davvero tornassimo primitivi: niente scuola, chiesa, stato, esercito, fabbriche. In fondo, che ce ne facciamo delle auto e dei computer? Il computer, come la tv, è un modo per distrarsi che non porta a nulla, l'auto serve per andare soprattutto a lavoro o fare la spesa.
Insomma, fra welfare oppressivo che ci omologa e comanda fin dalla culla, e lavoro schiavistico, potremmo benissimo decidere di mollare tutto, no?

Purtroppo questa saggia scelta primitivista viene bollata come un passo indietro dai potenti, proprio perchè in una società senza stato, leggi, organizzazioni super razionalizzate da perfetto lager, i potenti non sarebbero più tali, ma dovrebbero cercarsi il cibo ed un riparo come chiunque altro, come il barbone che vediamo vicino alle stazioni di notte, barbone che è tale a causa della società (rispetto della gerarchia che "ti dà da mangiare" o morte) e della città (niente caverne = niente riparo; niente boschi = niente cibo).

9 febbraio 2012

Inno contro la religione

L'avevo salvato nel 2006, ma non so se è opera mia o meno..poco importa:

"La vostra Messa è un inno all'odio
anni di puro sfruttamento
bimbi presi e sommersi in acqua
recitate insieme come automi
uniti contro il diverso
uniti per il normale, quello che scegliete voi
la vostra Messa è storie di odio
repressioni e roghi come funghi
voi e le altre religioni
continuate ad incendiare il mondo
predicate la pace ma della guerra
siete voi i colpevoli"

Un parco per il mio bambino

Non sanno che frasi inventarsi e allora quelli dello spot del SuperEnaScemotto hanno pensato bene di usare anche questa frase: "Vorrei un parco per il mio bambino".

Cioè?
Per andare al parco ne devi comprare uno? Ma siamo scemi???????

8 febbraio 2012

Cosa ci dice il caso Siria.

Il prosieguo dei combattimenti in Siria ci dimostra ciò che affermo da un bel po' di tempo a questa parte.

Ma rivediamo un po' la situazione: da una parte c'è lo Stato, c'è il capo di questo regime con l'esercito, dall'altra i cosidetti ribelli.
Il capo dello Stato e lo Stato, cosa dicono? Che per il solo fatto di non accettare quel capo, sono non tanto dei ribelli quanto dei terroristi, perchè mettono in discussione lo "status-quo".
Ovviamente, chi parla di terrorismo, non viene sfiorato dal dubbio di essere anch'esso un terrorista, infatti se, facciamo questo esempio non troppo truce, ad uno schiaffo rispondo con un pugno ed un calcio, passo dalla parte del torto e perdo ogni legittimità, diventando più criminale di quel criminale che mi ha colpito per primo.
Poniamo che in Siria siano stati i ribelli i primi a far fuoco. Ciò non può giustificare la reazione dell'esercito, composto da non-umani, da sub-umani che vivono per subire ordini, per essere comandati a bacchetta senza esternare non dico critiche,  ma neanche perplessità. Anzi, le persone, venendo educate al rispetto dei potenti fin dalla culla, sono ben felici di eseguire gli ordini: facilitano la vita!
Ma se lo Stato risponde in questa maniera con mitra, bombe e quant'altro, dimostra appunto di essere peggio dei suoi nemici, e che il pericolo non siano i ribelli - potranno essere un pericolo quando conquisteranno lo Stato o quando ne costituiranno uno loro -, ma lo Stato che da un momento all'altro può ammazzare centinaia e migliaia di persone a piacimento perchè in un dato territorio comanda solo lui, deve comandare soltanto lui e basta, non si sa per quale diritto divino!

Con gli Stati la direzione è a senso unico e la gente non decide nulla, nè là, nè qua.
Ci possiamo solo affidare al buon senso e alla magnanimità di chi comanda.
Nessuno di noi potrebbe fare qualcosa se l'esercito italiano, anzichè spalare neve, decidesse di bombardare i paesini isolati per ovviare alle loro richieste di aiuto.