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8 maggio 2010

Di libertà non ce n'è mai abbastanza..

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)articolo aggiornato il 9 maggio 2010)

..e libertà non significa star sopra un albero.

"Di libertà ce n'è fin troppa" (S. Berlusconi)

Se è vero che Berlusconi o con i soldi (tangenti ai socialisti negli anni '80) o con le leggi (dei suoi governi, ma anche da quelli della sinistra che non sono mai intervenuti contro i numerosi conflitti d'interesse) si prende ogni libertà per combattere contro presunte illiberalità che gli si stagliano contro e per governare senza impicci, e se è vero che ognuno deve avere la libertà di criticare l'operato altrui quando ci si sente insultati o denigrati, è anche vero che questi devono essere liberi allo stesso identico modo.
Certo, con troppa libertà a disposizione si possono compiere svariati errori, infatti ci siamo dati delle regole e leggi condivise (bel luogo comune, eheh), ma.."Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare" (Ghandi), ovvero, senza restringere la libertà altrui, ognuno deve rischiare se vuole esprimersi totalmente.

Ci dev'essere dunque uno scambio di idee, non procedimenti atti ad impedire il pieno sviluppo della persona umana, diritto sancito da ogni vera democrazia (e, ovviamente, libertà che non dovrebbe essere difesa da enti talmente è ovvia, tranne per chi vuole essere uno schiavo), non quindi procedimenti realizzati con la forza, in questo caso portati avanti dalla maggioranza, da una volgare maggioranza.

Possibile che se un'ente internazionale (Freedom House, ne ho scritto qui) ci declassa fra gli Stati "parzialmente liberi", che se si legifera per bloccare indagini della magistratura, inchieste giornalistiche e pure i blog (fonte: Guido Scorza/ByoBlu), al premier di questo Stato privo di fiducia verso (fino a prove contrarie) persone oneste non venga in mente nient'altro da dire se non che di libertà ce c'è fin troppa?
Proprio mente pronuncia questa scandalosa frase senza alcun senso (dopo cercherò di spiegare il perchè), si scaglia contro Parla con Me di RaiTre e dopo pochi giorni ecco che i Bondi e Brambilla sputano sangue contro Draquila, il film di Sabina Guzzanti sulla città abruzzese martoriata dal terremoto e da una dubbia ricostruzione. E non scordiamoci le velate minacce agli scrittori e registi di libri e film sulle mafie..

Di quale libertà stiamo parlando? Quella usufruita da qualche criminale ex terrorista o ex tangentista che ora siede in Parlamento?
No, di giornalisti e artisti.
Scagliarsi contro di loro è assurdo e criminoso.
Le loro idee, sensazioni, pareri e fatti accertati e documentabili, devono avere la stessa dignità di quelle dei loro accusatori (se non maggiori), invece in questo sistema sia politico che sociale la maggioranza (politicamente relativa, tra l'altro) sancisce la giustezza, afferma che lei è (sempre) nel giusto e determina cosa è brutto, cattivo e puzzolente.

E' giusto che siano i numeri a stabilire cosa è giusto?

Perchè questa acredine verso gli onesti denunciatori?
Perchè, così si difendono gli accusatori al governo, rovinano l'immagine dell'Italia.
Certo, se si parla male di un Paese, si rischiano di perdere investimenti stranieri e turisti, ma l'Italia non è descritta e ripresa solo da questo genere di documentaristi, giornalisti e registi, infatti c'è una varietà enorme di professionisti, quindi una persona "normale" non si preoccuperebbe in modo così enfatico dei divulgatori dei crimini mafiosi e del malgoverno.
Solo una mente malata (e tutte quelle da questa plagiate) può scagliarsi contro persone che non sono da attaccare, ma da difendere.
Il buon governante difende i singoli, il dittatore li accusa e li strozza.
Probabilmente ciò avviene perchè si ha bisogno di mostrare la propria forza, trattenuta per anni per mezzo di una certa educazione, contro persone deboli per potersi sfogare senza problemi.
Ovviamente è solo una mia piccola elucubrazione.

Troppa libertà.
E' dunque misurabile!
Sì? E chi ne decide i limiti?
Se ce n'è troppa, chi può ergersi al ruolo di distributore?
E il distributore è tale perchè ne è anche il produttore?
O forse il produttore non esiste, facendo quindi crollare questa piramide dalle fondamenta marce?

Queste sono affermazioni e domande surreali o surmoderne, in cui la libertà coincide con la quantità di merci che il singolo o la famiglia acquista e in cui questa fatidica ed evidentemente misurabile parola è legata alla scelta fra la visione di un reality show anzichè un talk show, fra un tv al plasma ed uno ai led e fra un garage al primo piano interrato o al quinto.

Non facciamo finta di vivere semplicemente nella modernità, siccome la libertà si misura davvero coi
soldi: chi ne ha, può parlare in tv giorno dopo giorno, in qualsiasi canale, a qualsiasi ora (negando quindi libertà a chi avrebbe cose da dire che non vengono mai dette); chi ha soldi ha il potere di decidere se farci campare degnamente, oppure se sfruttare certe leggi schifose dello Stato senza pagarci il dovuto che invece veniva preso dai nostri genitori; chi ha i soldi penetra nei nostri pensieri anche attraverso i cartelloni pubblicitari che stanno lì solo perchè qualcuno ha sganciato fior di quattrini globalizzando l'immagine (anzi la realtà) delle nostre città già invase dalle insegne luminose per attirare clienti vecchi e nuovi, per tranquillizzarli con la prensenza di opulenti supermercati e distributori di benzina, mentre i poveri writers vengono multati e arrestati, quando non ghettizzati in luoghi prescelti dai politicanti finti liberali di turno.

Conclusione: questi governanti si arrogano il diritto (la libertà) di criticare e minacciare onesti cittadini, il diritto (la libertà) di proporre multe e carcere per chi non delinque, ma indaga e racconta, il diritto (la libertà) di mettere nei posti che contano i loro amici e amici degli amici, di eliminare ogni trasparenza e di raccontare balle a tutta la nazione.
Ma chi li vota pensa che siano persone brave e da ammirare, sono sicuramente dei fedeli credenti che devono trovare un Dio in terra da venerare e di cui essere schiavi. Questo avallerebbe ancor di più la tesi secondo cui si vuole che la religione sia stata inventata dagli uomini (e non calata dall'alto durante una rivelazione) per comandarne altri.

Vero, di libertà ce n'è fin troppa: levatevene in buona dose e datecene un pò, magari dandoci la possibilità di scegliere i candidati.

Combinazione parlo di libertà il giorno in cui si commemora il 32° anniversario della morte di Peppino Impastato (La Repubblica).

Schifosi

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Bertolaso se la spassa
in un centro sportivo/massaggi di proprietà di imprenditori (che hanno allargato il centro romano sulla Salaria grazie a favori/silenzi politici) che poi si aggiudicheranno lucrosissimi appalti pubblici senza gara o gare velocissime oltre ogni regola, perchè considerati di emergenza (incriminati principalmente i lavori del G8 sardo e i mondiali di nuoto. Altre emergenze riguardano l'Unità d'Italia, gare ciclistiche, spostamenti del Papa a colpo di 800 mila euro, beatificazioni, vaccini, quelli da 24 milioni di euro, ecc. Se queste sono emergenze, la marea nera del Golfo del Messina cos'è, l'apocalisse? Certo, vere emergenze ce ne sono state: come il terremoto dell'Aquila e i rifiuti in Campania dove sono stati stipati...dentro aree verdi. Complimenti!).
Come se non bastasse, chiedono introiti maggiorati del 23%.

Bertolaso, grazie alle emergenze, ottiene lauti compensi (ogni gettone può andare dal 3,75 al 50% del proprio trattamento economico complessivo; ogni emergenza è un lucro per lui, ma non è già pagato per affrontare le emergenze, anzi, per prevenirle?) ma, oltre a ciò, avrà preso soldi dalla cricca o li avrà scelti perchè "simply the best"?
Ora salta fuori che questi della cricca han fatto favori a Scajola e Lunardi. Al primo è stata pagata per metà se non oltre un'appartamento con vista sul Colosseo,mentre il secondo è stato aiutato nell'acquisto e vendita di appartamenti ad un'agenzia immobiliare del Vaticano.
In cambio di cosa? Magari di soldi, in questo caso provenienti dalle casse dello Stato, per un importo pari agli euro risparmiati dai due ministri?
Sono curiosissimo di sapere come sono stati ricompensati questi favori..
Qui un mio semplice schema, sicuramente da arricchire:

Ah, la protezione civile ha 1milione e 300mila voltonari. Porazzi..
Ah, ovviamente Bertolaso dice di non aver mai fatto sesso con massaggiatrici forntegli dalla cricca nè di avere preso soldi e ovviamente Scajola afferma, nonostante l'incredulità popolare (ne sta abusando? ahah), di non essere mai stato a conoscenza degli 80 assegni della cricca che lo aiutarono nel pagamento dell'appartamento romano e ovviamente Lunardi dice che è tutto in regola.

LINK:
"Bertolaso decide quanto prende Bertolaso" La Repubblica
"La cricca degli appalti puntava il Vaticano" L'Unità
"Una portaerei, Bertolaso, soldati e soldi al di fuori di ogni intervento razionale e senza il coordinamento Onu" Noisiamochiesa

6 maggio 2010

Così, giusto per puntualizzare

La storia dice che:
"Nel 1860 Garibaldi organizzò una spedizione per conquistare il Regno delle Due Sicilie."
;

"Sbarcò nel porto di Marsala proclamandosi dittatore della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II, da lui appellato Re d'Italia."

Napolitano, presidente della Repubblica, dice che:
"Tutte le iniziative comprese nel programma per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi, impegno che si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione”

Dove vedete, voi politici figli di guerrafondai monarchici e massoni, la volontà del popolo italiano (?) nell'unire l'Italia?

Come osate parlare di Patria, se sceglieste la morte per un cospicuo numero di vostri "fratelli"?

VERGOGNA!
VERGOGNA!
VERGOGNA!


Tutti moralisti con Totti

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E' la prima volta che parlo di calcio in questo blog, ma non mi addentrerò molto nelle ultime vicende, ma cercherò di allargare lo sguardo.

Ieri sera ha destato sgomento, durante la finale di Coppa Italia disputata fra Roma e Inter, il calcione e il colpo alla nuca rifilato da Totti, capitano giallorosso, a Balotelli, giovane promessa interista.
Di primo acchito chi non avrebbe voluto scagliarsi contro il romanista, per il suo atto di totale vigliaccheria?
Ma questo è semplicemente ciò che s'è visto, mentre nessuno potrà mai sapere delle provocazioni verbali e gestuali/mimiche del rivale durante questa o altre partite.
Siamo così schiavi dell'immagine e dell'ultimissima notizia, che non riusciamo ad immaginare cause che non ci vengono dette/mostrate?
Questo vale per ogni cosa, per ogni attacco verbale di un qualsiasi politico contro un altro o contro un altro Paese. Noi vediamo ciò che ci fa comodo e ciò che fa comodo a coloro che abbiamo delegato al potere.

Un calcione da dietro è un'azione riprovevole, anzi esecrabile (come piace dire a certi politici per ergersi a sapienti incacciabili), grazie al quale tutti noi possiamo finalmente svolgere il ruolo dei moralisti ergendoci un gradino più in alto dei calciatori che tanto invidiamo, ma seguiamo perchè ci fanno sognare.
Non vediamo l'ora che commettano qualche bizzarria anticonformista e incivile, per giustificare così la nostra ignavia, che consta nel non esplicare mai le nostre volontà e nel metterle mai in pratica. Loro possono e lo fanno senza apparenti problemi, noi no.

Perchè finalmente?
Perchè per la maggioranza di noi, fin dalla più tenera età, la vita è costellata da educazione, insegnamenti, regole, leggi e punizioni e..qualche premio (che non entrerà mai nella storia) che sancisce la nostra definitiva nullaggine e la loro assoluta supremazia.
Loro chi? Genitori, maestri, professori, preti, legislatori, vigili, giornalisti, presentatori tv, vecchi, bacchettoni, vecchi bacchettoni, gente insomma che sa cos'è giusto e cosa è sbagliato, nonostante questa capacità di discernimento sia insita (originariamente soggettivamente) in ognuno di noi.
Fin da quando nasciamo, dunque, ci insegnano subliminalmente attraverso tecniche di ricompensazioni meschine, ad ubbidire e a conformarci.
Chi sgarra dev'essere punito
con la pubblica gogna, senza considerare le cause che han spinto all'insano gesto questa nostra vittima sacrificale, punita quasi come volerla ammazzare, per aver mostrato il lato animale che c'è in noi, perchè il nostro sistema di valori non dev'essere messo in discussione.

Valori disumanizzanti che sta per umanistici disvalori.

Un disvalore è anche la ricerca, compiuta purtroppo senza anestesia totale, di un proprio idolo. Quanto ci danniamo infatti in codesta ricerca, e quanto ancor di più ci disperiamo quando questo idolo tanto amato ci tradisce.
Questa ricerca è la diretta conseguenza dell'educazione che ci viene impartita da intoccabili figure ricche di sapienza e di orgoglio. Anche da ragazzi e da adulti sentiamo il bisogno (indotto appunto da questi vecchi maestri) di un idolo, questa volta più malleabile perchè posto non dinnanzi a noi, che ci guidi nel mistero della vita, dandole così un senso.
Possiamo pensare al Presidente della Repubblica che ci dice cos'è la Patria e perchè amarla e possiamo pensare al calciatore famoso nel mondo che ci dice cos'è la sportività e perchè non possiamo fare a meno di quella sua attività.
Cosa sono questi uomini, se non professionisti della morale da tirare giù dal piedistallo? Perchè non può mai sostenere le nostre figure, codesta base?
E perchè ci dicono quanto è bella e quanta è giusta e sana una cosa? Sia perchè di questa loro sono esperti professionisti e quindi ci mangiano, sia perchè, evidentemente, non fan parte del sentire popolare. Senza le loro belle parole, tutti se ne fregherebbero di patria e lealtà, siccome sono cose inventate da uomini rapaci del passato.
Dal senso della Patria può nascere sì fratellanza, ma anche razzismo.
Dalla sportività può nascere sì pace fra i popoli che giocando col pallone si dimenticano le guerre, ma anche aggressività insita nel voler vincere, dominando e conquistando proprio come in una guerra, dunque.

Le belle parole e i buoni intenti non cambierano mai, MAI, il nostro essere animale.
Fatevene una ragione, moralisti.

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PS: nessuno ha osato farmi notare di aver scritto inizialmente "incaccabili" anzichè "incacciabili". Giuro sulla testa dei testicoli qui testimoni che si tratta di un errore non voluto. Non vale citare Freud.

5 maggio 2010

Illiberalità nascosta

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Sui blog e sui social network (aaaah, grande web!) spopola il rapporto di Freedom House sulla libertà di stampa nei vari Paesi del mondo.


L'italia, secondo questo istituto, si posiziona al 75° posto (in realtà 33° e fra i primi Stati parzialmente liberi. Qual onore..) di questa speciale classifica (scarica il PDF), a pari merito con Hong Kong (vabbè, dai..), India (dicono sia una democrazia, ma le caste vigono sempre e se non hai pagato il biglietto del treno i poliziotti ti gettano fuori anche se si è in movimento, ma forse non ti scrivono sulla busta "negro" come in Padania) e Benin (???).

In realtà l'Italia meriterebbe un posto ben più scandalosamente basso e non per la presenza, la ricchezza, il potere, le minacce, le leggi bavaglio e l'influenza di Berlusconi sui mass-media (son questi i motivi del nostro esser visti "bananosi"), ma per l'attenzione che i giornali, la carta stampata, ha riservato all'annuale report di questo famoso ente.

Infatti, appropinquandomi su Google News, pagina di Google che setaccia le notizie dei maggiori giornali e siti online, noto che questa notizia viene menzionata da pochi giornali (in ordine di apparizione):

1

Per chi non fosse bravo in algebra: solo un giornale, fra l'altro non dei più venduti e famosi, ha osato realizzare un articolo sulla libertà di stampa in Italia. Il suo nome è L'Unione Sarda.
Potremmo aggiungere il Corriere del Mezzogiorno, se non fosse che l'articolo riporta frasi del segretario dei giornalisti, Franco Siddi, durante un convegno a Bari, e quindi non le opinioni di un dipendente dell'editore.

Anche la Reuters ne fa un articolo, ma è un'agenzia.
Così come ne parla Virgilio, ma anch'esso non è un giornale, ma un portale web e, chi bazzica su Internet, di questo argomento ne dibatte spesso, il problema è la massa di lettori e soprattutto di inconsapevoli telespettatori..


Se ne parla di striscio, invece, attraverso i commenti dei nostri politici:
"Berlusconi: Libertà di stampa? Fin troppa" TGCom;
"Berlusconi: In Italia c'è troppa libertà di stampa. No al Paese delle invidie" La Stampa;
"Berlusconi: La libertà di stampa? Fin troppa" Il Sole 24 Ore;
"Fini: In una democrazia, la libertà di stampa non è mai troppa" (non è il titolo, purtroppo) La Stampa;

Tutti sarete consci dell'amicizia fraterna fra Silvio e Putin, no?
Bene: la Russia scende al 175° posto per la sua morsa su Internet e si "accasa" col Gambia, facendosi superare da nazioni considerate il male assoluto (forse non a torto, comunque) come Iran e Yemen (fonte: Virgilio).

Quindi: o i giornali si vergognano di mostrare la loro inezia, o si vergognano dell'Italia, o han paura di ricatti berlusconici..

Ma noi siamo il Paese che vuole festeggiare l'Unità d'Italia, senza minimamente pensare che "forse" non fu un atto del popolo, ma l'invasione del Regno dei Borboni da parte dei Savoia (senza considerare le trame massonico-globaliste che portano in terra d'Albione per la volontà inglese di avere uno sbocco sul Mediterraneo).

Ce ne sarebbe da dire però anche su Freedom House. Infatti se solitamente si dice che è un'organizzazione non governativa, è anche vero che è finanziata da fondi governativi, quindi dietro questa classifica i complottisti potranno vedere ogni sorta di ricatto, minaccia, punizione.
Ad esempio durante gli anni del repubblicano Bush (e di Prodi, bisogna specificarlo) l'Italia era considerata una nazione libera, mentre ora col democratico Obama (e con Berlusconi in Italia) è passata a parzialmente libera.

4 maggio 2010

Non è colpa di Scajola, ma di..

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Sei schiavo delle tentazioni (della carne, della cioccolata o del sangue che ti piace far zampillare dal corpo di tua suocera?)
E' colpa di Satana! (Fonte: Yahoo Answers)

Tuo figlio si droga?
E' colpa di Satana! (Fonte: Panorama)

Una compagnia aerea stenta a decollare economicamente?
E' colpa di Satana! (anche se sarebbero più appropriati gli angeli..) (Fonte: Corriere della Sera)

Sei contro l'omofobia della religione?
Sei satanista! (Fonte: Centro San Giorgio)

Terremoti, che da miliardi di anni semplicemente sanciscono l'evoluzione del globo?
Colpa di Satana! (Fonte: Giornalettismo)

La tua banca acquista titoli spazzatura? Crisi economica mondiale?
Colpa di Satana! (Fonte: Pontifex. Guarda caso la denuncia arriva da un esorcista)

Preti pedofili e conseguenti denunce e scandali?
Colpa di Satana! (Fonte: Uaar. Guarda caso la denuncia arriva da un esorcista)

E la casa di Scajola, che si dice sia stata pagata in parte da un suo amico costruttore (in cambio di cosa?), Anemone, quello della famosa cricca di amici vicina a Bertoladr..ehm..laso, in realtà non è stata pagata in codesto modo, ma..da Satana!

Guardate questo mio scoop:

666 notizie a riguardo, e allora!!!

3 maggio 2010

Tutti pazzi per Casa

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Il caso Anemone-Scajola
, ovvero il giro di assegni dati dall'imprenditore al ministro per consentirgli di acquistare un appartamento in un prestigioso palazzo romano sito dinnanzi al monumento italico per antonomasia, il Colosseo, ha riportato i giornali a parlare della passione dei nostri politici per l'oggetto/merce casa.
Molti di noi sono abituati a considerare già dispendioso l'acquisto di un solo banale e popolare appartamento dove trascorrere tutta la vita (sigh), quindi sentire e leggere di politici con numerose case, non produre altro che sento di inettitudine verso noi stessi. Ma anche no.
Con la sfrenata crescita demografica delle città negli anni '60 dello scorso secolo, non ci fu la possibilità di realizzare sempre palazzi decenti i quali, pur nei casi lo fossero, invasero zone dove gli autoctoni, abituati a grandi spazi, vivevano in case autocostruite e che presentavano e presentano magari anche un giardino ed un orto.
Dico questo giusto per smitizzare il desiderio di possesso delle attuali case che sono state ideate da altri, sia costruttori che politici, che hanno imposto a tutti noi un'urbanizzazione, anche se necessaria, insopportabile.
Se un tempo si poteva abitare, pur non essendo ricchi, in deliziose casette di massimo due piani in periferia, oggi si è obbligati a cercare un loculo a 30 metri dal livello del terreno.
Ecco che lo Stato imponendoci questo tipo di insediamento ci abbassa al livello di cittadini senza alcun rapporto con la terra, quindi di persone incapaci di produrre cibo da sè. Lo Stato, oltre a ciò, usa anche la scuola per creare cittadini incapaci. Ma questo è un altro discorso che forse approfondirò più avanti attraverso le mie idee.

Pensiamo alla casa, al concetto casa: dovrebbe essere un semplice riparo per quando non siamo fuori a lavoro o a divertirci, invece è il centro della nostra vita, infatti lavoriamo soprattutto per comprarne una. Un oggetto che veniva costruito dalle comunità, oggi è costruito dai professionisti della casa che, essendo tali, badano al guadagno, anzi al profitto e non concederanno mai tanto facilmente al singolo la possibilità di scegliersi la casa dei suoi sogni costruita magari da lui o da amici e parenti. Questo discorso vale per ogni altra tematica: là dove ci sono dei professionisti, il singolo deve abbassarsi. L'unica cosa che può fare è pagare senza pensare e progettare.

Quindi, essendo una cosa pagata col sudore della fronte (e non solo), è divenuta ad essere uno status symbol che ha attratto qualsiasi categoria di persona, perchè mostra il proprio successo in ambito lavorativo.

Dicevo dei giornali, dove si è parlato oltre a Scajola, di tutti quei politici che negli anni passati ottennero le prime pagine per il loro attaccamento ai vani, ottenendone di numerosi magari anche senza intrallazzamenti e ruberie varie.
Ci sono Nilde Jotti, Cirino Pomicino, De Michelis, D'Alema, Nicola Mancino, Antonio Di Pietro e Clemente Mastella, il più amato dal grande web. La prima fu proprietaria di un appartamento di lusso già prima di divenire presidente della Camera, il secondo si vantava pubblicamente del suo attico affacciato su Posillipo, mentre il terzo era più modesto, e dimorava in una stanza d'albergo per la modica cifra di 6 milioni di lire al mese. D'Alema divenne famosissimo per il caso "Affittopoli", ovvero appartamento di lusso ad equo canone, al pari di Veltroni e De Mita. Mancini acquistò un appartamento per la modica cifra di 1 miliardo e 500 milioni di lire, mentre Mastella ne comprò addirittura 6, ma per i figli, poveri pezz'e cuore. Di Pietro 9, se non 10, ma molti di questi grazie a cause vinte in Tribunale contro dei diffamatori.

Io trovo deplorevole l'acquisto non dico di una seconda, ma sicuramente di una terza casa in sù, infatti, in zone dove c'è un netto calo demografico, il continuare a costruire implica che ci sorgeranno quartieri fantasma, popolati solo durante i fine settimana di ben precise stagione. Il tutto a discapito del paesaggio e dell'ambiente.

Pensando al concetto di società che hanno i politici, nonostante la legge sia uguale per tutti, si può dire senza alcun problema che chi governa grazie ai voti degli italiani, non si vuole certo abbassare al loro livello, infatti fa come il Papa ed i vescovi che per soggezionare il prossimo, la massa, non copiano certo il povero Gesù, ma si ricoprono d'oro e vivono in infiniti palazzi.
Per questo loro stile di vita non vengono criticati, ma rispettati ed invidiati e, con politici simili, gli ideali scompaiono (oltre al tanto decantato spirito). Questi politici sono la prima causa del consumismo ed egoismo, sono dei corruttori morali, ma non vengono redarguiti dalla pubblica morale perchè chiunque vorrebbe vivere come loro, quindi vengono compresi.
Chi comanda si vuole/deve ergere ad un livello (ma anche due o tre) superiore e mostrare la propria (?) ricchezza (in realtà dello Stato). Il popolo così si sente inferiore rispetto sia al politico che allo Stato, ente che prende ogni decisione per tutti noi.
I politici, burattini del sistema, continuano a portare acqua al mulino del possesso che sancisce l'onore: chi più ha, più è rispettabile, oltrechè intoccabile.
Siamo dinnanzi ad un potere basato sull'avere e non sulla meritocrazia e sulle qualità morali.

Concludendo, affermo che si vuole, con il possesso di lussuosi appartamenti, mostrare il proprio approdo al più alto punto d'arrivo e, finchè la gente avrà lo stesso mito, non cambierà nulla.
La proprietà è una mera illusione, oltrechè un problema.
Con questa non possiamo mai sentirci liberi, nè esserlo veramente, perchè ancorati a ben determinati luoghi e perchè viziati da un comportamento che ci porta a preoccuparci della difesa delle nostre cose da parte di sconosciuti, ma anche dallo Stato.

2 maggio 2010

Sono arrivati i cecchini

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Torino, città partigiana, oggi ospita il Papa, prima volta nella storia, così dicono i giornali. Record di cui si vanterà il solito Silvio, dalle cui spalle spunterà Guido o qualche cattocomunista savoiardo?

Cota, Sindone e Papa, che trio!
Ultimamente il Piemonte e Torino non si fanno sfuggire le evoluzioni culturali-scientifiche-politiche dell'umanità..

Cota sembra una marionetta che parla per accontentare il popolo cattolico, mentre la sindone un macabro falso storico, non solo perchè del Medioevo, ma perchè si capisce chiaramente, come già scrissi qui, come sia un semplice dipinto, tra l'altro caratterizzato dai canoni dell'arte gotica medievale (fonte: Materialismo.it).
Ci sono alcuni credenti che danno del cialtrone a degli storici, chimici e matematici scettici quando, ad esempio, è assurdo che una persona stesa a pancia in sù, non abbia i capelli scompigliati e il cui corpo non abbia impresso maggiormente la sua figura nella parte posteriore del lino. Ho usato il termine impresso, anche perchè si dovrebbero notare, magari, le pieghe del corpo come delle piccole collinete 3d, cosa che invece non è. Rimane solo un segno che rimanda alla pittura. Che dire del volto che appare come in una fotografia o, appunto, come in un dipinto e non come la realtà vorrebbe, ovvero deformato (fate la prova a casa) lungo questo lenzuolo? Il corpo era macchiato per lasciare quelle impronte?

Dopo la spesa di 4 milioni di Euro da parte del Comune di Torino per l'organizzazione dell'ostensione della Sindone (mentre le strade son sempre dissestate e aumenta il numero dei poveri) che genera un turismo mordi e fuggi verso i soliti luoghi storici, oggi sarà lo Stato a spendere un altro sostanzioso malloppo di banconote per la difesa del dittatore vaticanense ed ex nazista Ratzinger, ma non in tribunale, luogo nel quale lo vorrebbero alcuni atei anglosassoni, ma lungo le vie del centro storico di Torino: infatti il centro sarà circondato da 2.000 agenti delle forze dell'ordine più svariati cecchini sui tetti.

Questa scena agghiaccante da guerra dei Balcani l'ho appresa dai giornali, i quali però non riportano le loro regole d'ingaggio: quando dovranno sparare, per quale motivo?
Basterà l'ingresso di un ragazzo con la maglietta del gruppo black-metal Marduk per scatenare l'inferno, siccome i poveri cristiani non devono correre il rischio di rimanere scioccati di fronte a cotanta disumana visione, troppo libertaria per i loro dittatoriali principi?
Ma, anche se qualcuno lo volesse uccidere (mah), non esiste più il famoso detto molto veritiero che recita: "Morto un Papa, se ne fa un altro"?

Parlando invece della pura e semplice religione, io mi chiedo e vi chiedo se questa, cristiano cattolica, resisterebbe senza un'istituzione forte come la Chiesa coi suoi simboli e oggetti sacri, con le sue rappresentazioni, le sue icone, le sue magnifiche ed imponenti costruzioni che fan sentire l'uomo comune un essere inferiore, i vari riti che, come ogni rito, servono per fidelizzare il fedele e per le sue immense ricchezze con le quali intrecciare rapporti con ogni sorta di personaggio politico, finanziario, militare.
Immaginate una Chiesa composta da sgangherati evangelizzatori come Gesù.
Niente adorazioni, niente reliquie, niente feticismo, niente avidità di ricchezza e potere. Solo ideali, parole e ancora ideali e parole.
Non camperebbe un solo istante, anzi, finirebbe demolita come una casa abusiva/occupata.

Per fortuna Torino non è tutta per il Papa e per i credenti, infatti, a dispetto di ciò vogliono farci credere i telegiornali ed i politici come il sindaco Chiamparino ("Benvenuto a Torino, le porgo il saluto caloroso della citta', mio personale e di tutti coloro che hanno atteso con affetto e interesse la sua visita, in occasione di questa ostensione straordinaria della Sindone per la cui concessione ancora la ringrazio" Fonte: AGI) che ci mostrano estasiati la papamobile (Vaticano 1 - Lego 0) e intervistano impressionati cittadini, turisti e fedeli, oggi c'è anche l'iniziativa della rete "No Sindone" che organizza in piazza Madama Cristina degli spettacoli dalle 15,30 alle 20,00.
Se Chiamparino è diplomatico, Cota invece tira fuori la lingua e fa disperare le persone raziocinanti: "Un'occasione importante per Torino e per il Piemonte ma anche per me: il mio lavoro inizia sotto i migliori auspici". Chissenefrega se lui, la Lega e il PDL mandano nei lager italiani e libici dei poveri africani senza colpe, se non quella di fuggire da regimi (alcuni prendono soldi da noi bianchi grazie alle concessioni petrolifere, minerarie, ecc.), infatti ha avuto "un breve incontro privato in chiesa con il Santo Padre (già santo? ndb) insieme al sottosegretario Gianni Letta" e in una breve intervista ha concluso così: "Sull'accoglienza siamo tutti d'accordo, ma bisogna riflettere su come va fatta perche' sia vera accoglienza. La linea di rigore contro l'immigrazione clandestina serve proprio per poter fare vera accoglienza". (Fonte: Libero-news.it) Insomma, alcuni accolti, altri gettati via verso gli squali..Occhio non vede cuore non duole..

Link:
"Torino, 100mila in strada per il Papa. Cecchini sui tetti" Cronaca Qui
"Odifreddi: 4 milioni di Euro per falso storico" Cnrmedia

Destra e Sinistra

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Se è vero che in origine la distizione fra Destra e Sinistra era forte
, negli ultimi anni e non solo in Italia, ciò è venuto meno, eppure la rivalità è ancora forta fra i sostenitori di una tipologia di politica rispetto all'altra.

Se la Destra è sinonimo di libertà nell'attività economica, atta nel generare nuove opportunità di sviluppo (vedasi alla voce "accumulazione di capitale" da parte di "capitani coraggiosi" che molto generosamente offrono lavoro alle timide masse ignoranti) e della conservazione del potere della Chiesa e delle grandi famiglie industriali, la Sinistra prometteva più diritti ai lavoratori, che però sempre lavoratori che rischiavano la vita nelle fabbriche o nelle miniere rimanevano, e demarcazione dalle religiose leggi immutabili, violente e discriminanti.

La massa di operai che, andando via dalle campagne, si ritrovò inscatolata nelle periferie senza storia e atmosfera, riuscirono a dare maggiori poteri alla Sinistra, ma, da quel che mi risulta, non ci sono casi di nuovi insediamenti industriali ideati da ex operai con l'ausilio dei partiti, o del partito, di Sinistra. In questo modo, pur ottenendo con gli anni diritti sempre più estesi non solo verso il singolo operaio ma verso la sua intera famiglia (case, asili, mensa, ferie, sanità, ecc.), l'operaio era costretto a rimanere sempre tale. La Sinistra, dal mio modesto punto di vista, svolgeva lo stesso inutile ruolo della Chiesa, ovvero consolava ma non cambiava, altrimenti la sua figura sarebbe appassita.

Nello stesso tempo, gli scaltri industriali e i loro amici politici della Destra, attraverso i mass media (giornali e trasmissioni radio in passato, più recentemente coi film e poi con i canali televisivi) han potuto ammaliare l'intera popolazione, separandola dai legittimi desideri degli operai e anche degli altri lavoratori che, però, sentendosi più liberi a causa di migliori stipendi e trattamenti, non fraternizzavano con i primi, pensando più a sogni di gloria che ad un'estensione dei diritti.

Propaganda dunque: tutto il Paese (ogni Paese) poteva sognare mari e colli lucenti e saturi e una lunga vita abbondante in tutto. Dov'era la Sinistra? Facendo da Chiesa è scomparsa.
Anzi no: alcuni, fingendosi di questa parte politica, e lasciando nell'ignoranza e povertà il popolo (in questo caso bue, nel caso dei credenti pecora o agnello), si sono costruiti imperi favoriti dagli amici di partito, partito votato però sempre in massa dai fedeli operai.
Una destra dentro la sinistra, dunque. D'altrone non esiste sistema senza un'elite di ricchi e potenti: non mi risulta che in URSS comandassero gli operai ruotandosi nel ruolo di potente..

Morale della storia contemporanea: destra e sinistra e le loro derivazioni più moderate e democratiche, servono per dividere il popolo, facendo credere ad una parte di stare bene in un mondo perfetto, e che l'altra parte, quella più diffidente, sia una massa di sovversivi che non hanno rispetto, quando invece entrambi sono vittime.
Infatti ogni giorno che passa il popolo arranca sempre di più: fra i giovani c'è un tasso di disoccupazione allarmante, i 50enni licenziati e senza lavoro ipotizzano un'harakiri di massa e gli impieghi un tempo sicuri perchè durativi e remunerativi sono diventati miraggi da raggiungere a suon di stages.
Mentre il popolo è diviso fra chi consuma in allegria, fra chi inquina impunemente e chi vorrebbe ma non può, le elites di destra e sinistra si scambiano consigli e formulano leggi per potersi arricchire. Chi sale al governo aiuterà i suoi amici politici, potenti, banchieri, industriali, finanzieri, oltre alla propria famiglia. Non c'è alcun motivo per aiutare operai o chi vorrebbe divenire un industriale. Non vorremmo mica troppa concorrenza, vero?
La ricchezza, che è una mera illusione, tra l'altro piena di problematiche, dev'essere a scapito di pochi, così come pochi sono i partiti che decidono.

Il popolo si saprà unire? Saprà creare partiti che non creano potere, ma diritti?