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23 luglio 2011

Ma gli attentati chi li fa?

Ieri sera ceno con la tv accesa e sento dire da dei giornalisti professionisti, non blogger, ma gente pagata per dare notizie, non opinioni, che gli attentati in Norvegia son stati opera di jihadisti, di islamici.

Invece il primo arrestato è un norvegese, alto e biondo e ora leggo che c'è un altro che sarebbe un fondamentalista cristiano.
Quindi anche in questo caso c'è di mezzo la religione, però è da un bel po' di tempo che se succede qualcosa di brutto non è mai opera di cattolici, di cristiani, ma sempre e solo dei musulmani (che, sia detto, non mi stanno per nulla simpatici) e chi opera nella Tv, magari su suggerimento di qualche grando capo che vuole diffondere lo stesso tipo di notizie del mondo, non è stata data una notizia ma un'opinione per incrementare la diffidenza e magari l'odio verso chi è diverso dalla maggioranza degli europei, degli occidentali.

Praticamente i giornali hanno diffuso un luogo comune, un nocivo luogo comune che fa sì che la gente non pensi,n onr agioni, ma che d'istinto dia subito la soluzione. "Massì, chi vuoi che sia stato!", "Sono sempre loro a rompere le balle" e così via.
Questo non può che fare il paio con gli speciali sugli assassini privati, cioè fatti privati finiti in tragedia. Si parla di qeuste cose come fossero dei telefilm anzichè ad esempio analizzare dati economici sui soldi che non abbiamo più a causa di manovre, tagli, tassi, evasione, datori di lavoro criminali e tante altre cose.

21 luglio 2011

Satana sta nei valori della società


I cristiani dicono che il loro arcinemico Satana si nasconde nelle cose belle per non farsi riconoscere (così mi pare..se sbaglio correggetemi).


Infatti, a ben vedere, sono proprio due grandi valori della nostra società a portarci alla disperazione più cupa e totale: il LAVORO e l'AMORE..

Due piccoli dati:
2 milioni di infortunati sul posto di lavoro (più quelli che subiscono incidenti nel tragitto casa-lavoro, lavoro-casa) negli USA ogni anno;
I morti per motivi passionali in Italia, superano i morti per mano mafiosa (delle 4 mafie italiane).


20 luglio 2011

Vignette represse


Sempre dalla parte degli oppressi.

Difendiamo Belpietro!

Ancora una volta lo Stato si mostra per quello che è, una bestia che non solo non ammette che qualcuno voglia porsi sopra a lui, ma pure chi lo mette in discussione.

Cos'è se non un'altra raffigurazione del nostro concetto di Dio?

Libertà, libertà, libertà!
Ridiamo dello Stato e dei suoi capi, ridiamo e diciamo no facendo una sonora pernacchia.

Non abbiamo bisogno nè di dei nè di Stati, io non voglio pagare le tasse e le imposte che non sono altro che un pizzo maggiormente obbligatorio di quello che molti sfortunati devono dare ai mafiosi, pizzo in cambio di cosa? Per cosa? Per morire in ospedale? O per una buca nella strada?

"I don't care about you, fuck you!!!"

19 luglio 2011

Quando vedo gli spot penso ad una vita per i soldi


Ma chi siete? Dove andate?


Sapete solo indossare maschere e fare ciò che è stato ideato prima di voi, siete prevedibili, siete funzionali al sistema delle cose. Siete dei piccoli accumulatori di denaro la cui funzione vitale, non per voi, ma per il sistema, è quella di rilasciarne una buona quantità affinchè vi sentiate obbligati a trovare modi per ottenerne altri da spendere e così via all'infinito.

18 luglio 2011

Sull'orlo del precipizio


E' da una miriade di anni che le casse dello Stato piangono, che il debito pubblico incrementa, eppure solo ora tutti gridano "Allaaaarmeeee!".


Che pena, che tristezza, per noi s'intende, perchè questa sarà l'ennesima scusa per stringere la cinghia, per diminuire il welfare (che, sia chiaro, per me in parte è una fregatura per sentirci sempre legati allo Stato, dato che è il contentino che ci dà in cambio del pizzo che ci richiede tramite tasse e imposte, pizzo che non possiamo esimerci dal pagare perchè non ci sono altri fornitori di servizi, se non più cari, e perchè lo Stato è un'ente che si è autoimposto, uno e unico), per far lavorare di più gli operai (e non solo, tutti i lavoratori) dandogli di meno in cambio e facendogli anche rischiare di più.

Ma in nome di cosa stiamo vivendo così? Alla fine ci sarà un premio?
Magari vedere un prem..ier diventare potente come un Re?
Basta con questi individualismi che pervertono la società, portandola, come avviene da millenni, a venerare pochi che comandano i tanti che vorrebbero essere come quei pochi.. eh sì, nessuno vuole cancellare/eliminare queste figure predominanti, al massimo cacciare chi le rappresenta per mettere al loro posto altri che reputano più bravi e giusti.
Perchè? Perchè tutti, nascendo e crescendo in una società gerarchizzata, vieniamo educati in modo tale da rispettare chi sta più in alto (disprezzando i nostri simili e, se schiacciati dal potere, volendo schiacciare a nostra volta chi sta più in basso di noi), cosa che ci porta a vivere cerca di imitarli, infatti anche se non si può, non si riesce, raggiungere il loro posto, bene o male si cercherà in ogni frangente della vita adulta di avere una nicchia di potere, anche solo dentro casa, nella famosa e avvelenta famiglia monogamica patriarcale col "pater familias" che, fidatevi, esiste ed esisterà ancora!

Premier con più poteri. Assurdo. Già i cittadini, che a parte i referendum (che però nascono dai cittadini o da pochi personaggi famosi "illuminati") e le X sui simboli dei partiti, non decidono niente, sono costretti a subire le legiferazioni dei parlamentari, ora ci manca anche un premier supereroe che si erge non solo sopra i cittadini, ma anche sopra il Parlamento e il Quirinale! Per chi non lo sapesse, il Presidente del Consiglio è la quarta figura più importante dello Stato, non la prima, non la seconda, ma la quarta.
Tutto torna: dato che una figura N.1, chi sta in basso vuole salire la classifica che lo riguarda.


Dannate e dannose gerarchie!
Si dice che essendo in milioni, non possiamo vivere civilmente senza qualcuno che prenda per noi tante decisioni, peccato che non l'abbiamo mai provato, quindi non si può nè dirne bene nè male, bisognerebbe provare, partendo magari dal piccolo, creando delle comunità staccate dallo Stato per poi mostrarne in giro i benefici e realizzare in giro per l'Italia e il mondo lo stesso sistema super federalista.

Che vita!


Quando vedete la vita in natura, non vi risulta anormale, innaturale, la nostra vita in cui anzichè goderci il sole, la natura coi suoi frutti e asperità nelle quali giocare, ci scanniamo l'un l'altro per rinchiuderci in noi stessi convinti di essere migliori del prossimo perchè abbiamo tutto ciò che vogliamo (o che vogliono farci comprare..)?

Strano come ancora oggi, nonostante una fantomatica evoluzione, ognuno studi solo per avere nel futuro prossimo una certa sicurezza monetaria, materiale, non certo per vivere meglio in società (anche perchè è la società che lo obbliga a studiare tanto, ma solo per poi ottenere i soldi con cui fare bella figura in società, alla faccia della libertà!) o per fare del bene al prossimo (col volontariato ci si pulisce la coscienza).

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