Questo blog utilizza solo strumenti forniti da Google per i blog, come ad esempio il numero dei visitatori e la possibilità di seguire le novità del blog. Nessun vostro dato (nome, email, sesso, ecc.) verrà da me visto e/o memorizzato e/o diffuso, venduto, ecc.
Non vengono utilizzati software di altre terze parti.

9 settembre 2011

Se consumo il Pil cresce ma la mia mente regredisce


Per gli economisti e i politici la gente deve consumare, deve aumentare la crescita, praticamente dobbiamo badare ai numerini, l'economia che schiaccia la vita.

Sì sì, certo, quando si è in rosso bisogna studiare qualcosa, lavorare meglio o di più per incassare di più e tornare ad avere solo utili, ma se un Paese ha enormi debiti e le mega ditte fanno tutti grandi utili, che altro si può fare?


L'obiettivo è sempre crescere, se si rimane stabili non va bene.
Ma quando finirà quest'illusione? L'illusione che la crescita economica (e mica solo economica, essendo legata alla produzione è anche crescita materiale) porti benessere, quando invece porta solo benavere, anzi, tantoavere e basta?

Se nel 2000 si consumava più che nel 2010 (esempio forse non veritiero, ma utile ai fini del ragionamento per scaridanare un modo produttivistico di ragionare), è anche vero che comunque nel 2010 s'è consumato e cresciuto più che nel 1990, 1980, 1970 e così via, quindi dovremmo essere molto felici, così come nel 1980 la gente sicuramente doveva essere sicuramente molto più felice che nel 1970, invece..invece un PIL maggiore non influisce affatto sul morale, sull'umore, sulla contentezza e felicità della gente.

La gente triste, insoddisfatta che è sul baratro della depressione consuma, consuma tantissime cose che fanno male alla salute come tanti dolci, sigarette, vino, birra e alcolici in generale, consuma tanta elettricità stando davanti alla Tv, consuma tanta benzina per cercare posti dove stare meglio, oltre a consumare in modo maggiore tanti altri beni di consumo nè salutari nè dannosi, rispetto ad uno sano di mente e di fisico per cercare di compensare la sua solitudine e incapacità generali, ma dato che le cose, le robe non danno compagnia e nè possono alzarti sulla scala sociale (più che scala, oggetto facilmente scalabile, parlerei di piramide, bella scivolosa..), sarà solo un
"brick in the wall" che continuerà ad essere tale ricadendo in questo giogo che lo stringerà fra rifiuti di una casa divenuta discarica.

Praticamente questo sistema vuole una massa di gente insoddisfatta:
se sono felice con quello che ho da anni e che per fortuna funziona (altrimenti avrei fatto degli acquisti da imbecille o da vittime della moda e della tecnologia che in quanto a moda non scherza affatto) non mi recherò nei supermercati per acquistare ogni settimana valanghe di confezioni di plastica (dentro c'è qualcosa? Qualcosa di buono intendo..), quindi l'Italia e tutti i Paesi industrializzati come il nostro dovrebbero fallire portandoci alla rovina, oh my gooooooooood, non vivremo più, ahah, ma come, per millenni abbiamo vissuto senza auto, pc e supermercati e dovremmo disperarci se tutto crolla e scompare?


Ma anche se non ci fossero i depressi malati cronici degli acquisti (che, poverini, non è colpa ma della società che ci incasella, ci separa e ci sbatte dentro i loculi chiamati appartamentini), questo sistema non avrebbe problemi, dato che milioni di lavoratori ogni giorno compiono il tragitto, sempre più lungo, casa-lavoro in automobile, sprecando una quantità immane di carburante.
Un sistema così malato che non sa dare lavoro sotto casa, non dico a tutti, ma a buona parte della gente, e che quindi può campare anche su quest'altro spreco, di cosa si lamenta?


Beh, un sistema basato sullo spreco, sull'inquinamento, sull'insoddisfazione, malattia e depressione non merita di campare e di essere curato (che poi, se stessimo così male, i capi dei più svariati settori si dimezzerebbero di brutto i loro lauti compensi, invece..).

W il calcio


Ieri sono andato a vedere l'inaugurazione del nuovo stadio della Juve, l'ex Delle Alpi, e m'è servito per rivalutare il calcio non come sistema, ma come sport che unisce la gente, infatti ho visto tante persone per bene felici di assistere a questo show, a questa novità per dare carica ai loro beniamini in pantaloncini.


Considerando che non ci sono altre possibilità per stare assieme emozionandosi, tranne qualche grande concerto che però non replica ogni settimana nella stessa città (sono eventi unici o annuali), capisco finalmente il perchè la gente si rechi allo stadio, perchè è un modo per volere bene al prossimo, certo, al prossimo simile, mentre quello diverso (cioè con colori diversi) lo si odia a morte, anche se a volte ci sono anche alleanze con altre tifoserie.

Ci si potrebbe anche chiedere cosa si guadagna da gol fatti da altri per società che abbiamo scelto di tifare ma dentro le quali non siamo nati nè mai stati ammessi, ma sono quesiti e critiche che tanto non verrebbero recepiti dai tifosi.
 Io, anzichè tifare da "soldatino ben ammaestrato e patriottico", mi godo lo show, quando c'è, proprio come se mi stessi godendo della buona musica, senza badare alle classifiche, torti arbitrali, ruberie, "vendette", fratellanze e odi.

7 settembre 2011

Nuovo blog



Da pochi giorni ho aperto un nuovo blog dal titolo
Lavora Consuma Crepa, incentrato sulla stupidità delle pubblicità perchè io, come Bill Hicks, odio i creativi!

6 settembre 2011

Ma perchè tutta questa mole di informazioni?


Possibile che l'uomo moderno debba sempre volere sapere tutto quello che accade nel mondo?


Alla fine cosa gli cambia? I suoi pensieri rimangono quelli perchè i giornali non sono libri di filosofia e la sua vita scorre sempre uguale.
Come cantava il grande Franco Battiato, detto Francuzzo poco ciucciuzzo, in una canzone dal titolo che lo avrebbe messo alla pubblica gogna se scritta dal 2001 in avanti, ovvero Arabian Song, "..a quei tempi per divertimento non avevano inventato il telegiornale", perchè infatti il telegiornale come anche il quotidiano servono per intrattenere e, nel mentre, invogliare la gente al consumo tramite articoli ad hoc e spazi pubblicitari (in tv ciò avviene grazie ai programmi che lanciano i Tg come i quiz show).

Da un bel po' di tempo si parla di Libia e manovra economica italiana.
E sti cazzi!
Ci sono tante "libie" in giro per il mondo con dittatori sanguinari, eppure sembra esistere solo il caso Libia come qualche anno fa c'era solo il caso Iraq (niente Libia ai bei vecchi tempi!).
Per quanto riguarda la manovra..sai che rivoluzione! Si toglierà un po' di qua, si prenderà un po' di là, ma la vita di tutti quantà sarà in buona sostanza invariata, magari si lavorerà un po' di più, ma che problema è? C'è chi si suicida perchè senza un lavoro non sa cosa fare..che disgraziati gli umani, pensate invece come sono fortunati gli animali - aridaje, lo dico sempre lo so, ma voi non lo volete capire convinti che ciò che conta è l'intelligenza, bella roba, tsè! - che da quando sono "comparsi" sulla Terra non hanno fatto altro che cercare cibo, riparo e un sesso diverso dal proprio per riprodursi.

In camera ho una mole di giornali dei mesi passati che non ho ancora letto e a cui darò una lettura molto veloce (tranne per gli articoli di cultura generale che leggo con attenzione se la tematica mi garba), eppure se li avessi già letti ora non starei meglio, anzi, magari con tutte quelle info e notizie negative, starei molto peggio!!!
Più si sanno fatti negativi, più la nostra percezione della realtà muta e vedendo nero, diverremo anche noi neri..
Voi amici blogger ora mi potreste dire, "Ma come? Non è un blog d'informazione questo?" Sì, nasce come tale, da un po' di tempo invece si sta trasformando in una sorta di diario dove cerco di fare discorsi che vadano oltre i soliti scandali.

Anche i gay piangono e versano sangue

Se è vero che l'amore monogamico è patriarcale, cioè nasce a seguito della scoperta della funzione dello sperma (Serafino Massoni docet) per avere la certezza da parte del maschio di essere il padre del nascituro, è anche vero che questa forma possessiva di amore colpisce anche chi non procrea affatto, ovvero gli omosessuali.

Mi si potrà dire che allora la monogamia è un fatto naturale, slegato dalla scoperta di cui sopra, che quindi la nostra intelligenza non centra nulla.

Falso. Infatti, se anche gli omosessuali creano le coppiette e si dicono innamorato solo di un altro singolo, ciò non avviene per vie naturali ma culturali: anche loro, come gli eterosessuali, nascono all'interno di una famiglia composta da due figure principali come il marito e la moglie, il padre e la madre e perciò vorranno ricreare questo ambiente anche nella loro vita adulta per abitudine, abitudine che fa credere che ciò che si fa sia naturale.

Ma in fondo, se la monogamia sia naturale o meno in questo post ci interessa poco, infatti di primaria importanza sono i danni che questa cosa (invenzione, imposizione, fatto naturale, chiamatelo come volete) crea: la possessività, la gelosia e i vari valori ritenuti importantissimi come la fedeltà e l'odio verso il tradimento.
Anche fra gli omosessuali, anche se non c'è alcuna necessità di imprigionare una donna per ottenere da lei dei figli (futura forza lavoro), ci sono queste aberrazioni sentimentali, questi abomini culturali, perchè, come appena scritto, ci si comporta, si pensa, principalmente in base a ciò che ci è stato impartito, tranne nei rari casi in cui si notano iprocrisie e si vuole capire da cosa nascono certe decisioni, imposizioni, strutture, ecc.
E, come ben sappiamo, anche se si può sfruttare l'esame del DNA per sapere con chi una certa donna ha procreato, il valore dell'imprigionamento della donna e della fedeltà permane, perchè un'educazione che si ripete sempre uguale da millenni ha molta più forza, anche grazie all'aria da esseri superiori che si danno i religiosi, delle necessità odierne, ovvero necessità da parte della donna di liberarsi dal gioco del matri-monio (ovvero dal "dovere della donna").

Sia etero che omosessuali sono condannati con questa nostra educazione patriarcale (uguale a quella degli ebrei e dei musulmani) a soffrire in nome dell'amore patriarcale!
Inserisci link
Questa notizia (clicca qui) di due omosessuali che, convivendo in un appartamentino, hanno litigato per l'ennessima volta (ma questa è stata mortale per uno dei due), ne è la dimostrazione:
quando uno dice di amare un'altra persona, vorrà essere totalmente ricambiato, e se questa dimostra attenzioni verso una terza, il primo si vorrà vendicare perchè questa situazione gli risulta inconcepibile, sarebbe come vedere la propria auto mettersi in moto per girovagare da sola alla ricerca di un nuovo pilota..

Anche le vacche si incazzano


Probabilmente con questo titolo farò il pieno di visitatori (conosco i polli di internette, vedendo quasi quotidianamente i termini di ricerca attraverso i quali la gente arriva qui..), ma non è certo mia intenzione prendere in giro la gente promettendo cose diverse da quelle di cui poi parlerò, infatti con questo titolo non mi riferisco alle vacche che si recano brille ad Arcore, ma a quelle vere, alle mucche che però chiamo vacche avendo saputo che il vero termine con cui ci si rapporta a loro è proprio vacche e non mucche (infatti si dice "vacca da latte", oppure, per offendere, "tua madre è una vacca", mica una mucca).


Negli ultimi mesi ho parlato spesso dei rapporti umani, di come s'è evoluta (involuta) la società umana per colpa dell'intelligenza che ha generato strutture gerarchiche, armi, ecc., facendo un confrontro (limitato) col mondo animale: se è vero che anche fra i primitivi e gli animali ci sono capi, è anche vero che questi sono principalmente dei difensori della propria tribù/comunità, non oppressori, sono figure da seguire per imparare a sopravvivere, mentre i capi delle società moderne sono persone messe lì per tenere in piedi le istituzioni e soprattutto sono lì perchè migliori ma o perchè ricchi o perchè di famiglia importante o perchè la loro intelligenza che definirei informatica, robotizzata non gli fa mai mettere in discussione lo status quo.

Veniamo al dunque: ieri transitando per una strada che collega la città ad un paese attraversando sprazzi di campagna mi sono imbattuto in un gruppo ("ed ecco il gruPPPPone all'inseguimento dei fuggitivi!!!") di vacche al pascolo.
Inizialmente erano serene, intente a mangiare l'erba fendendola coi loro morsi, ma, quando i pezzi più buoni si facevano carenti, ecco che singole vacche aggressive davano dei colpi a quelle più docili per scacciarle e mangiare quello che queste avevano trovato.


Quindi, l'aggressività è sicuramente un'arma naturale atta a farci sopravvivere (se non avessimo una spinta all'agire non vivremmo), ma questa serve soprattutto in un'area ristretta come un pascolo ben limitato o anche in ambienti estesi dove però le risorse sono poche (Savana?).
Molto spesso gli animali diventano aggressivi per forza di cose, perchè ad esempio l'uomo li imprigiona, gli restringe e modifica l'habitat, ma soprattutto è fondamentale capire che gli animali si ammazzano solo per nutrirsi, non certo per sopraffare il prossimo perchè godono nel vederlo soffrire, no, solo per la sopravvivenza!
La loro limitata intelligenza non li porta a procurare dolore al prossimo per schiavizzarlo, e questo è un grande punto a favore dell'ignoranza!

Nessuna costruzione di armi che inutilmente feriscono a morte o uccidono direttamente decine di persone sventrandoli e facendoli in mille pezzi.
A mille pezzi magari gli animali riducono i loro simili, ma solo mentre li mangiano e comunque questa è opera solo degli animali carnivori, quando di erbivori ce ne sono moltissimi.


Il problema di fondo di questo post è questo:
se gli animali, come le vacche, fossero intelligenti come noi umani, che succederebbe?

Aumenterebbe il loro odio verso i loro simili che trovano erba migliore inventando tecniche per imprigionarli e per farli lavorare mandandoli alla ricerca dell'erba migliore al posto loro (inventando quindi la schiavitù o il lavoro dipendente)? Sterminerebbero sia questi loro vicini rivali o anche chi è ancora più innocente, solo perchè possibile futuro rivale, o magari, come appena menzionato, li farebbero crescere in una situazione di soggezione totale tramite magari un'educazione in cui la struttura gerarchica è intoccabile?


Una verità c'è: gli animali in libertà sono liberi di spostarsi dove meglio credono, di vivere all'interno di un gruppo se ben accolti o di vivere da soli, mentre gli umani non sono liberi di girare il mondo e, anche negli spazi in cui è per loro possibile spostarsi liberamente, non possono procacciarsi il cibo da nomadi raccoglitori perchè gran parte della terra e delle piante è privatizzata.
Inoltre noi umani pensiamo e parliamo e tramite queste due nostre facoltà possiamo agire di conseguenze o rendere partecipi gli altri delle nostre intenzioni, ma ciò non ci è sempre possibile: infatti se veniamo educati per lunghi anni nelle scuole, nelle chiese e nelle caserme, dovremmo pensare cosa i vari capi di turno vogliono che pensiamo.


Nella gerarchia non c'è libertà, nel nomadismo, nell'anarchia sì!